Quattordici anni

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«non posso ancora crederci che hai ballato con Marcus Prince» ammise la riccia sotto shock
«senti sono passati tre giorni, ormai» brontolò Cherilyn «basta parlare di quella stupida Festa»
«hai ballato con quel pallone gonfiato» aggiunse Isabella «è normale la mia reazione»
«Bella, è stato solo un ballo» dichiarò la mora, stancamente.
Era da giorni che diceva sempre la stessa cosa, ma l'amica continuava a tartassarla con quelle stupide affermazioni
«e tuo fratello cosa ha detto? In fondo è il suo migliore amico»
La mora prese un boccone di polpettone ed ignorò la domanda.

Però la riccia aveva ragione, suo fratello, il giorno dopo la festa, era andato da lei a lamentarsi. Alexander non aveva proprio digerito il ballo tra la sua piccola sorellina e il suo migliore amico "stai lontana da lui, non rendere tutto strano" le aveva detto trattenendo la rabbia, come se fosse stata lei a chiedere al biondo di ballare.
A volte quel ragazzo era così cieco, come se un semplice ballo avesse cambiato la relazione tra lei e Marcus. Il Serpeverde continuava a starle estremamente antipatico e nulla le avrebbe fatto cambiare idea.

«almeno dimmi cosa ti ha detto» continuò a pregarla Isabella
«graziosa la tua collana, Rose» dichiarò Cherilyn a voce alta, rivolta alla bionda seduta poco distante da lei, magari in questo modo sarebbe riuscita ad evitare la riccia.
La cercatrice bionda fece una faccia stranita, osservando distrattamente la catenina d'argento che aveva al collo «oh grazie» rispose confusa «è un regalo di Isaac» il moro, che sedeva di fronte alla Grifondoro, fece un sorriso compiaciuto
«è una cosa così carina» commentò Cherry, provando ad allungare ancora di più quel discorso palesemente forzato

«vuoi rispondermi» borbottò Isabella al suo fianco «sono la tua migliore amica, noi due ci diciamo tutto»
La mora, perse interesse per i due ragazzi e fissò la riccia con un ghigno «allora tu dimmi chi ti piace» esclamò «sono passati dei mesi e ancora non mi hai detto chi è la tua cotta» L'amica abbassò la testa sul piatto, aveva centrato a pieno il punto giusto «ora non parli più eh» la punzecchiò divertita, era riuscita a zittirla finalmente, ora si che poteva godersi tranquillamente il pranzo e lasciarsi quella stupida festa alle spalle.

«non ti dimenticare gli allenamenti» disse Rose a fine pranzo «se no chi lo sente a quel brontolone di Isaac» Cherilyn sorrise alla bionda e si alzò dal tavolo, aveva l'ultima lezione della giornata da seguire

Camminava a passo svelto, doveva raggiungere l'aula di Antiche Rune prima degli altri, non aveva studiato e doveva necessariamente occupare i posti in fondo a tutto.

«Farley»

era troppo impegnata per poter rispondere

«Farley, girati dannazione»
sbuffò irritata ed incrociò lo sguardo privo di espressione di William Weasley «io e te abbiamo un discorso in sospeso»
lei non aveva proprio voglia di parlare con il rosso «Weasley lasciami in pace, non voglio fare tardi a lezione» disse seccata, guardandolo negli occhi color cielo.

Ma il ragazzo non le diede ascolto, le prese il polso e la trascinò in fondo al corridoio, in una delle tante ale in disuso del castello
«credi che io non l'abbia notato?» domandò il ragazzo, continuando a stringerle il polso «so benissimo che mi stai facendo seguire da quel tuo strano amico Tassorosso»
la mora sentiva un macigno premerle sullo stomaco, non riusciva a fingere, non poteva guardarlo negli occhi e continuare con quella menzogna, si sentiva sbagliata, in errore.

Abbassò il capo e prese un grosso respiro «va bene hai ragione» ammise con voce strozzata «però che ne dici di spiegarmi quello che stai facendo» dichiarò, liberandosi dalla presa, «così non dovrai più preoccuparti di me» non si sarebbe mai arresa, la curiosità era troppa, doveva capire i piani del rosso.

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