Il compleanno mancato

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⚠AVVERTENZE⚠
🔴 in questo capitolo ci sono parti che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno
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«mi sto veramente annoiando...» borbottò Cherilyn, muovendosi con molta lentezza «non succede mai nulla d'interessante in questa scuola» il corridoio del settimo piano era completamente vuoto e silenzioso, l'unica cosa che si sentiva era lo stridore delle suole della mora, che strusciavano sulla pietra viva del pavimento
«la vuoi smettere?» lei, a quelle parole, si voltò di scatto, guardando il ragazzo con rabbia «non puoi camminare come le persone normali? Alzando i piedi da terra?» sul volto della mora apparve un sorriso accattivante, fissò il Grifondoro negli occhi azzurro cielo e iniziò a strisciare i piedi a terra, facendo più rumore possibile «ti da fastidio Weasley?» domandò retorica lei, compiaciuta dell'espressione irritata stampata sul volto del rosso «non ti piace questo rumore eh?» e continuò a muoversi frenetica, amplificando quello stridore fastidioso
«sei proprio una bambina Farley» ammise il ragazzo, negando con il capo «ancora non capisco cosa aveva la McGranitt in testa quando ti ha fatto perfetto» ma a differenza di quello che si possa pensare la grifondoro non era affatto indispettita dalle parole del ragazzo, lei era perfettamente consapevole di quello che stava facendo, quindi continuò a fare rumore e a sfidare il poco paziente grifondoro dai capelli rosso fuoco «Weasley mi sembri leggermente contrariato» sottolineò lei beffarda, mentre roteava intorno a lui, senza mai alzare i piedi da terra «non ti diverte questo suono sublime?» aggiunse riferendosi al suono che proveniva da quel sfregamento fastidioso e privo di senso. Aveva finalmente trovato qualcosa di divertente da fare, far impazzire lo scontroso William Weasley 

Non ci volle molto, infatti, per fargli perdere anche quel piccolo briciolo di pazienza che gli era rimasto «mi fai diventare matto Farley» dichiarò il rosso, facendo la voce grossa «per Godric vuoi crescere, si o no?» e le afferrò il braccio, intenzionato a interrompere quella strana marcia snervante che lo stava facendo impazzire. Nonostante il grifondoro avesse una figura slanciata e gracile, la sua presa era eccessivamente forte. La mora sentiva distintamente le dita affusolate del rosso affondare salde nella sua pelle candida «mollami» esclamò lei contrariata da quel contatto fisico non necessario «la smetto, non c'è bisogno di fare tutte queste storie» e in men che non si dica William Weasley la liberò e lei riprese a camminare normalmente, sollevando le suole dal pavimento. Il momento di svago era già finito, nel corridoio era di nuovo calato il silenzio e i due prefetti ripresero ad ignorarsi.

Lo stare in silenzio rendeva quella ronda interminabile, il tempo sembrava come se si fosse fermato. Cherry sperava con tutta se stessa che la mezzanotte fosse ormai vicina, ma appena abbassò lo sguardo sul suo polso sinistro notò che le lancette sul quadrante argentato del suo orologio, in realtà, segnavano appena le ventuno e mezza, quindi le toccava sopportare la presenza seriosa del ragazzo ancora per molto. Si fece sfuggire uno sbuffo rumoroso e seguì il ragazzo, che nel frattempo l'aveva superata di qualche metro.

«allora adesso stai di nuovo insieme a Young?» la grifondoro dai capelli neri rimase spiazzata da quella domanda così intima e personale, quel Weasley doveva smetterla di impicciarsi nelle sue questioni private
«non credo che siano cose che ti riguardino sai...» rispose scostante lei, senza togliergli gli occhi di dosso «la mia vita sentimentale non ti riguarda e questa non è la prima volta che te lo dico» precisò, alzando in alto il mento con fare altezzoso «mi hai stancato Weasley» era veramente stanca di quelle domande inopportune, proprio non capiva cosa passasse per la mente di quel ragazzo antipatico.
Posò gli occhi sul rosso, notando che avesse la bocca aperta, ma da essa non usciva alcun tipo di suono, era semplicemente sorpreso dall'atteggiamento burbero della ragazza e glielo si poteva leggere tranquillamente negli occhi azzurri, che erano spalancati e fissi su di lei. «io proprio non riesco a capire questa tua ossessione per la vita sentimentale altrui» aggiunse Cherilyn, approfittando il più possibile del silenzio del ragazzo, sputando fuori la sua frustrazione «hai una vita così noiosa che non puoi far a meno di interessarti a quella degli altri? O hai semplicemente l'indole da ficcanaso?» Le guance del Weasley divennero rosse, proprio come i capelli che gli contornavano il viso.  La grifondoro era riuscita a metterlo in imbarazzo, ma sfortunatamente non era riuscita a zittirlo «io non sono un ficcanaso» ammise, arricciando le labbra e stringendo i pugni «stavo solo cercando di fare conversazione con te» aggiunse con voce tremante, provando a giustificare la sua eccessiva curiosità «volevo far passare il tempo» ma la mora non era di certo nata ieri, alzò un sopracciglio con fare sprezzante, proprio non riusciva a credere alle parole del ragazzo «ho visto che l'altra sera, durante la festa in sala comune, sei salita nei dormitori maschili insieme ad Isaac» dichiarò lui, ignorando lo sguardo della ragazza «quindi pensavo che aveste chiarito, è l'unica cosa che mi è venuta in mente in quel momento...»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 06, 2022 ⏰

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