Capitolo XXVIII - Macerie

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Capitolo XXVIII

Macerie

La struttura della Port Mafia era un cumulo di macerie quando Osamu arrivò lì. Sapeva esattamente dove trovare Chuuya avendo intuito le sue intenzioni, perciò si era diretto, subito dopo aver ricevuto il messaggio, in quel posto.

Conosceva pure gli spostamenti di Mori, dunque era stato veloce ad arrivare.

Era chiaro cosa volesse far il rosso e doveva annullare al più presto il suo potere o avrebbe perso la vita.

Il Boss della Port Mafia non aveva idea che Nakahara nell'ultimo anno avesse spesso perso il controllo dei suoi poteri. Era ancora certo, proprio come voleva Dazai, che Chuuya sapesse controllarsi. In effetti aveva acquisito un buon autocontrollo da quando era entrato nell'Organizzazione di Mori e aveva sempre evitato di trasformarsi quando non c'era Dazai nei paraggi.

Per quanto Mori li avesse spiati non poteva conoscere tutto. Dunque non aveva idea che piccole liti in casa, o a volte in modo davvero casuale, Chuuya attivava "Corruzione" inconsciamente.

Dazai era sempre intervenuto tempestivamente evitando che altri potessero scoprire quel problema, soprattutto stando attento agli uomini della Port Mafia che li spiavano.

Infondo era un vantaggio piuttosto utile, soprattutto verso Mori. Era principalmente per questo motivo che nel periodo in cui Nakahara aspettava Hajime Dazai era sempre a casa dell'omega.

Se Mori aveva permesso a Chuuya di avvicinarsi a lui, voleva dire che Osamu aveva riuscito a nascondere il segreto di Chuuya bene.

Da lontano lì vide.

Da come aveva già potuto intuire dalle macerie della base della Port Mafia, Chuuya aveva attivato "Corruzione". Non era certo se quella volta avesse perso il controllo o se lo avesse deciso, ma conoscendo il rosso era più probabile la prima opzione.

A meno che un po', in fondo al cuore, non si aspettasse che Dazai venisse a salvarlo. Questa possibilità piaceva parecchio al moro, anche se non era la più probabile.

Ma che male c'era a lasciarsi trasportare un po' dalla fantasia?

Ritornando alla realtà, Chuuya stava perdendo molto sangue dal naso e dalla bocca, ma continuava a bersagliare Mori senza sosta. D'altra parte il Beta era senza forze e appena riusciva a schivare i colpi. Mori non era riuscito quasi a sfiorarlo da quando era iniziato quello scontro.

Aveva già assistito personalmente al potere di Nakahara, ma era la prima volta che ne sperimentava il potere così da vicino. Non aveva il controllo della situazione visto che Dazai non era lì.

I numerosi cadaveri degli uomini di Mori, o almeno quello che ne rimaneva, erano ovunque.

Sembrava un campo di battaglia.

La zona era stata evacuata, ma non abbastanza in tempo da evitare che anche delle persone innocenti venissero coinvolte. Fortunatamente non era una zona molto frequentata e popolata, anche per questo era stata scelta come base della Port Mafia.

Se non avesse fermato presto Chuuya, lo avrebbe fatto diventare uno dei corpi su quel suolo devastato.

Però...

Mori era ancora vivo.

Era solo, vero, ma c'ho non lo rendeva meno innocuo.

Il solo fatto che fosse ancora vivo rendeva il problema.

Non era un individuo che moriva facilmente, un po' come gli scarafaggi. Quelli che non riesci a scacciare via e uccidere neanche con i prodotti migliori. In quel caso l'insetticida di qualità era Nakahara, anche se non aveva ancora svolto bene il suo lavoro.

Probabilmente Chuuya aveva trovato degli impedimenti sul suo cammino in quel lasso di tempo da quando aveva attivato il suo potere. Tali impedimenti non erano altro che i sottoposti di Mori che si erano sacrificati per lui e sarebbero bruciati all'Inferno per sempre.

Mori non era uno sciocco, scontrarsi con Chuuya era impossibile, ma non poteva evitarlo visto che non faceva che attaccarlo. Aveva tentato di usare le sue pedine per fuggire, ma erano morti tutti troppo presto. Perfino alcuni dei suoi uomini migliori erano morti in un battito di ciglia.

Trovava assurdo che non fossero ancora arrivati dei rinforzi. Di questo passo sarebbe morto molto presto. Accennò un sorriso.

Che modo patetico di morire era quello.

Ucciso da un cane randagio che aveva preso sotto la sua alla e lo aveva reso qualcuno.

-Ti stai pentendo delle tue azioni?- Dazai comparve da dietro le spalle di Chuuya con un sorriso sghembo sul volto e le mani nel lungo mantello nuovo. Giusto, non indossava più quello che gli aveva dato il suo vecchio Boss.

-Dazai, pensavo che non saresti venuto a fermare il tuo cane. Ci hai messo molto tempo. A questo punto avresti potuto trovarlo già morto- Mori tentava di aver una voce pacata come al solito, ma non era facile mentre correva da una parte all'altra evitando le sfere, di pura energia distruttiva, lanciate dal rosso.

Osamu non sembrava intenzionato a fermare Chuuya, che cosa aspettava?

Le sue azioni come al solito non erano cambiate. Usare qualcuno fino alla morte per i suoi scopi... Mori era certo che sotto sotto Dazai fosse vuoto. Proprio per questo lo trovava davvero simile a lui.

Ecco perché era certo che un giorno avrebbe seguito il suo stesso percorso uccidendolo.

-Non avresti dovuto stuzzicarlo troppo, morde- Dazai ghignò per le sue stesse parole. Apparentemente era calmo, ma dentro di sé fremeva aspettando la morte del beta.

-So trattare i...- Non riuscì a concludere la frase a causa di un improvviso dolore alla gamba.

Dazai gli aveva sparato lì per evitare che si muovesse ancora.

Non era completamente vuoto come pensava Mori, perché dentro di sé voleva salvare il suo omega.

Però prima il Boss sarebbe dovuto morire.

-Tu...- Lo sguardo pieno di odio che Mori gli rivolse non sorprese affatto Osamu. Sapeva che molto presto lo avrebbe visto su quel volto.

Infondo non era quello che si era sempre aspettato da lui?

Dazai sapeva della paura di Mori nell'essere eliminato da lui, proprio come in precedenza il Beta aveva fatto con il Boss prima di lui.

Alla fine era stato accontentato.

-Devo solo ringraziarti per una cosa- le parole di Osamu lo colsero di sorpresa.

Non era quello che aveva sempre immaginato.

In effetti Mori lo aveva drogato, proprio come aveva fatto con Chuuya, lo aveva fermato dal salvare Odasaku e così via dicendo. Non era stato sicuramente qualcuno da ringraziare.

Eppure che senso aveva rinfacciargli tutto il male che aveva fatto?

Nessuno lì era un santo.

Né Dazai.

Né Chuuya.

Tanto meno Mori.

-Col tuo perverso piano ho avuto Hajime- disse semplicemente Dazai prima che una delle sfere di Chuuya colpisse in pieno Mori disintegrando parte del suo corpo.

L'ex Boss della Port Mafia perse la vita a causa del Doppio Nero che lui stesso aveva creato.

Era stato ringraziato dall'unico che che credeva che lo avrebbe sgozzato in una notte come tante ed era stato colpito da quello che credeva di tenere in pugno.

L'ultima espressione sul volto di Mori fu una sorpresa e quasi spaventata.

Forse anche un po' arresa, anche se Elise provava a trascinarlo di lato, fallendo miseramente.

Di lui non rimase niente.

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