Mi stavo preparando per la nuova nottata fuori.
Ci saremmo introdotti in casa di Sir Frederick Stich ed avremmo rubato tutto ciò che ci sarebbe capitato sotto mano.Il popolo aveva bisogno di aiuto e ne aveva bisogno quella sera stessa.
Will mi aveva raccontato di una donna che chiedeva l'elemosina quel pomeriggio nella via laterale della città di Nottingham.
Lo sceriffo stava passando con due dei suoi scagnozzi quando uno di questi l'aveva colpita con il fodero della spada sulla guancia.Avrebbe continuato presto se non fosse stato per lo sceriffo che, pigramente, l'aveva richiamato.
E tutto questo per cosa?
Perché era povera e doveva chiedere l'elemosina per poter sopravvivere.Dovevo fare qualcosa ed al più presto.
Legai i capelli, allacciai la bandana e presi arco e frecce.
Sentii qualcuno entrare nella casa.
Mi voltai.-Devi dirmi qualcosa, occhi cielo?
Louis non alzava più all'insù nemmeno lo sguardo quando lo chiamavo in questo modo. I primi tempi in cui lui aveva litigato con me, perché io non ce l'avevo affatto con lui anche se non mi parlava da settimane, alzava gli occhi al cielo ogni volta che lo chiamavo in questo modo. Ora nemmeno più quello.
-State per partire..- disse.
-Infatti!- presi la spada e la legai in vita, avvicinandomi a lui.
-Devi dirmi qualcosa?- chiesi di nuovo ora occhi negli occhi con lui.Louis era più basso di me.
Mi guardava qualche centimetro dal basso e sembrava sul serio sul punto di dire qualcosa.
Ma poi le parole gli morivano sulla punta della lingua e lui non faceva che guardarsi attorno.-Che succede?- chiesi con voce più bassa.
Louis mi guardò un'ultima volta poi scosse la testa.
-State attenti. Sir Stich ha molte guardie nella sua dimora. Potrebbe sorprendervi.
Annuii.
-Siamo preparati anche a questo.- risposi.
Louis sembrava voler dire altro ma poi annuì soltanto e si fece da parte per farmi passare.
Camminai così fino all'uscita della casa ma poi, all'ultimo, mi fermai per guardarlo.
-Quindi ora mi riparli?- chiesi con un sorriso malinconico che lui però, a causa della mia bandana, non poté vedere.
Louis si girò per guardarmi ma non rispose, distogliendo lo sguardo dopo qualche attimo.
Lo considerai un no in quel momento.
Così con un sospiro sonoro, scesi di sotto.Montai a cavallo ed aspettai gli altri.
Mary venne a salutarmi prima che partissimo.
-Tieni d'occhio Louis per me. D'accordo?- le chiesi.
Lei annuì.
-Ci penso io a lui.- mi rispose.
Io annuii, molto più tranquillo, poi insieme agli altri partimmo nel buio della notte.In casa Stich trovammo quanto ci occorreva, ossia almeno qualche settimana di respiro per quella povera gente della città.
Ma ci furono anche dei problemi lungo la via. Due.
Il primo proprio fuori casa Stich.
Il signore della casa ci aveva accidentalmente sentiti ed era corso fuori insieme ai suoi soldati per affrontarci.
Con un gioco di squadra ben piazzato, io, Liam e Will riuscimmo a scappare mettendo in salvo anche Much e Maud, che invece erano rimasti feriti anche se solo superficialmente.
Maud si era presa una freccia nella spalla, che avevamo rimosso, mentre Much aveva un taglio poco profondo nel fianco.Insistemmo per tornare a casa e vendere il nostro bottino il giorno dopo ma nessuno dei due ne volle sapere.
Nottingham ne aveva bisogno subito.E così percorremmo la strada verso il negozio di Joe, il nostro compratore fidato.
Fu allora che incontrammo il nostro secondo problema.Lungo la via i soldati che ancora cercavano Louis ci accolsero.
Spedirono contro i nostri cavalli i loro cani e ci attaccarono con le spade mentre eravamo troppo distratti.
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Robin Hood
Fanfiction1295 Gran Bretagna Contea di Nottingham Robin Hood è il ladro gentiluomo che ruba ai ricchi per sfamare i poveri. Misterioso, coraggioso, fiero e imprendibile è il chiaro esempio del fatto che anche gli eroi abbiano il loro punto debole.