Qualcuno bussò alla porta della mia stanza mentre me ne stavo con lo sguardo perso fuori la finestra, verso la foresta.
Mia madre entrò anche senza che le dessi il permesso.
-Louis!
-Madre.- risposi voltandomi appena per poterla guardare.
La vidi e sentii sospirare.
-Allora hanno ragione le tue sorelle.
-Perchè, cosa dicono?
-Che sei sempre attaccato a quella finestra.- disse con tono di voce deluso.
Alzai le spalle ma non risposi.
-Louis sei strano. Da quando sei tornato mi sembri una persona completamente diversa. Non ti riconosco più!
-Sono sempre lo stesso, madre.
-No, non è vero. Lo vedo. Tu qui con noi non ci vuoi stare.- fece una pausa sospirando ancora -Mi chiedo perché tu sia tornato da noi, se non perché ti fossi pentito di essere scappato.
Abbassai lo sguardo.Come spiegarle che, fosse stato per me, non sarei mai tornato?
-Davvero era solo perché stavi morendo di fame?
-Chi lo dice?- chiesi.
-Tutti lo dicono. Il Principe non è ancora convinto di te.
-Da quando prendiamo in considerazione ciò che dice il Principe?- chiesi alterato.
Mia madre si guardò alle spalle, spaventata.
-Abbassa la voce. E comunque da quando potrebbe avere in mente di farti del male se non si fida di te.
Alzai ancora le spalle e mi voltai verso la finestra.
-Non mi importa..- mormorai fiacco.
Lei rimase senza parole.
-Louis..
-No.- la interruppi e mi alzai -Mi dispiace deluderti un questo modo ma..
-Ma cosa?
Sospirai anche io.Cosa dirle ora?
Che la mia testa era completamente altrove? Con Harry?-Devo andare dai Walton.
-È ancora presto!- mi rimproverò mia madre.
-Non fa nulla. Lady Walton ha detto che posso andare ogni qualvolta io desideri.
Lei mi fermò prima che potessi uscire dalla mia camera.
-Perchè sei andato via? E dove sei stato?
Presi un secondo di tempo per rispondere, ancora dandole le spalle.
-Vi ho risposto. Mi sono perso.
Ma sapevo che lei non mi credesse affatto.-Buona giornata, madre.- e così scesi di sotto, lasciandola lì da sola nella mia camera.
Non ero arrabbiato con lei, figurarsi. Ma la mia vita ormai non era più quella e mi sentivo deluso ed abbattuto ogni giorno di più.
Entrai nella carrozza, scortato come sempre.
Niall mi aveva detto che Harry passasse di li la mattina e così guardai bene fuori, attorno a me. Ma di Harry nessuna traccia. Ne del suo cavallo. Ne degli altri.
Sospirai frustrato quando sorpassammo il limitare della piazza.
Una volta in casa Walton, io e Tim giocammo insieme per lungo tempo. Seduti al tavolino da tè, insieme a lady Walton, giocammo con le tazzine per il tè e con i piccoli utensili per girare la bevanda quando Tim dovette andare a fare il riposino.
Fu una delle domestiche a portare Tim via da noi.E a quel punto, io e la signora Walton piombammo in un silenzio sofferto.
Io pensavo alla mia frustrazione, lei aveva sicuramente altri problemi a cui pensare.
Di uno di questi decise di mettere al corrente anche me.-Tim chiede dei suoi genitori.
Guardai lady Walton.
-Cosa dice?- chiesi preoccupato.
Che il bambino avesse dimenticato il nostro patto?
-Dice che li vuole vedere, che vuole tornare da loro.
-E ha detto chi siano? Potremmo accompagnarlo.- la buttai lì per indagare invece quanto sapesse di quella faccenda.
La signora Walton scosse la testa, sconsolata.
-No.- prese un sorso di tè -Non lo dice. Glie l'ho chiesto ma non mi parla. Eppure dice che gli mancano, che qui sta bene ma che vuole tornare da loro. Dai suoi genitori e dal resto della sua famiglia.
Annuii comprensivo.
Lei alzò lo sguardo ed incontrò i miei occhi.
Vidi una certa decisione nei suoi.
-Io so che tu sai chi siano i suoi genitori.
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Robin Hood
Fanfiction1295 Gran Bretagna Contea di Nottingham Robin Hood è il ladro gentiluomo che ruba ai ricchi per sfamare i poveri. Misterioso, coraggioso, fiero e imprendibile è il chiaro esempio del fatto che anche gli eroi abbiano il loro punto debole.