Erano passate ore da quando avevamo lasciato la foresta.
Non sapevo dove fossimo, mi ero limitato a seguire Harry lungo tutto il tragitto. Poi ci eravamo fermati ed io mi ero lasciato cadere vicino al primo albero.
Avevo le ginocchia vicine al petto, seduto con le spalle poggiate al tronco dell'arbusto e lo sguardo era perso nel vuoto.Avevo ucciso tanta di quella gente...
Sentii una presenza vicina a me, mentre il vociare che c'era nel luogo continuava ad essere l'unico suono nell'ambiente.
Tutti si stavano facendo curare ed avrei giurato che qualcuno avesse contato anche quanti fossimo.
Sentii uno spostamento, poi due gambe si misero ai lati del mio corpo, due braccia mi avvolsero e sentii il petto di qualcuno contro la mia schiena.
Mi strinse forte a sé ed i ricci di Harry mi accarezzarono il viso.
Forse furono loro a farmi tornare alla realtà o forse la presenza di Harry, non saprei dirlo.
-Non volevo che fossi mai costretto a fare una cosa del genere...- mormorò Harry al mio orecchio, sussurrando piano.
La sua voce era piena di tristezza e di compassione mentre mi parlava.Sentii solo allora, vicino al suo respiro, quanto il mio fosse tremolante e corto.
Mi appoggiai al suo petto e voltai il viso per averlo nell'incavo del suo collo.
Lui mi strinse di più a sé e mi baciò la fronte e la guancia.-Mi dispiace..- sussurrò ancora.
Un singhiozzo lasciò le mie labbra.-Tu come stai?- chiesi con voce fioca.
-Bene. Tu?
-Non riesco a credere a quanto sia successo in poche ore..- ammisi.
-Lo so. È tutto così assurdo.Solo allora alzai gli occhi nei suoi.
-Gli altri?- chiesi preoccupato.Ora che stavo cominciando ad elaborare, con molta calma e lentezza ovviamente, smisi di pensare a me e pensai anche a tutti gli altri.
Un senso di angoscia mi pervase.
-Diciamo tutti bene. Maud ha una spalla lussata credo. Much e Will si devono riprendere, hanno delle ustioni sul corpo e Liam.. credo che sia quello che sta messo meglio di tutti. È stato lui ad accorgersi dei soldati per primo e ha avvertito gli altri.
Annuii.
Almeno stavano tutti bene.
-George, la moglie e Tim?
Harry annuì.
-Lei e Tim sono scappati via appena hanno capito cosa stesse accadendo, assieme agli altri bambini. George è rimasto. Ha molte ferite ma sta bene anche lui.-C'erano tanti morti.- dissi debolmente, ricordando quanto avevo visto.
-Si. Tutti soldati per lo più. Non si aspettavano che fossimo così tanti e forti, credo. Ma anche qualcuno dei nostri.
-Chi?- chiesi preoccupato.
Il mio pensiero andò subito ad una persona.
-Non Niall!- disse quasi leggendomi nella mente -Lui non era qui questa sera. Per fortuna. Era in una chiesa della campagna ad ovest, dovremmo avvisarlo di quanto accaduto in qualche modo. Se torna e i soldati lo vedono è finita per lui. Manderemo qualcuno in questi giorni..- mormorò sovrappensiero Harry. -Comunque ho visto Kyle a terra e John anche. C'erano anche due bambini. Ma non ho saputo riconoscerli.Chinai il capo.
Conoscevo quelle persone, maledizione!
-Se fossimo arrivati in tempo...- mormorai distrutto.
Harry mi avvolse di più le braccia attorno al corpo ed alzò il mio viso con l'aiuto delle sue dita.-Abbiamo fatto il possibile. Non ci siamo mai fermati.
Annuii.
Ne ero consapevole.
Ma il senso di colpa mi distruggeva lo stesso.
-Maud come sta?
-Non bene. Si sente in colpa.
Annuii.
Lo sospettavo. Mi sentivo in colpa io, sicuramente anche Harry. Immaginavo lei come potesse stare.
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Robin Hood
Fanfiction1295 Gran Bretagna Contea di Nottingham Robin Hood è il ladro gentiluomo che ruba ai ricchi per sfamare i poveri. Misterioso, coraggioso, fiero e imprendibile è il chiaro esempio del fatto che anche gli eroi abbiano il loro punto debole.