III. Thomas Day

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Inverness, Scozia

Thomas Day si fermò, asciugandosi il sudore sulla fronte. Far parte di una famiglia modesta in Scozia non era facile, pensò.

"Thom, è pronta la pepata, vieni!" disse sua sorella chiamandolo dalla finestra.

"Senti, Jenny, non ne posso più di piantare patate tutti i santi giorni. Sono esausto." Disse Thomas sconsolato.

"Peccato che tu non abbia un quattrino, stupido. Sei così affascinante, se fossi ricco saresti già sposato da anni. Eppure, la nostra vita è proprio questa." Jenny sospirò. Thomas mangiò la zuppa avidamente, era squisita.

"Thom, Thom! C'è una lettera per te, sei invitato a un ballo! Posso venire? Sarebbe incantevole!" gridò Mary, la sua sorellina.

"Un ballo? Impossibile. Mary, non ho un soldo, figurati se vengo invitato a un ballo!" Esclamò Thomas.

Jenny strappò l'elegante lettera di mano a Mary. "Eppure è così, sciocco. Questo Lord McGrey invita te, e solo te, a partecipare a questo ballo mascherato nel suo castello. La Provvidenza è dalla tua parte, fratello!"

Thomas sorrise, soddisfatto. Forse una moglie l'avrebbe trovata a un ballo, no?

Il segreto dei McGreyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora