Il segreto dei McGrey

VII.

Thomas Day si applicò la maschera di velluto nero in volto, fece una smorfia divertita ossrvando la sua immagine allo specchio, alzò le spalle e si incamminò verso la sala da ballo. Non sentiva né voci, né musica. Quando entrò nell'immenso salone, quest'ultimo era deserto. Com'era possibile?

Finalmente dopo qualche minuto la porta si spalancò. Mr. Clark annunciò:" L'ospite già presente è Mr. Thomas Day. Proseguiamo col prossimo. Prego, conte St. Cleeve." Un giovane straordinariamente bello, con i riccioli biondi lucenti, scese le scale. Salutò Thomas con un cenno del capo.

Mr. Clark proseguì:" Lord Edward Luxor e sua moglie Lady Grace Luxor." Ed ecco che scendevano un uomo anziano distinto sulla sessantina che teneva a braccetto una bellissima e alquanto giovane fanciulla. Thomas sorrise impercettibilmente, sentiva un forte odore di soldi.

"Lady Blanche del Devonshire"

Comparve una donna matura ma ancora molto curata. I capelli corvini erano tirati sulla testa da uno chignon. Indossava un abito color smeraldo molto ampio, con un rubino al centro della scollatura.

"Infine, Miss Rosanette De la Motte."

Una ragazza frivola e piena di fronzoli fece volteggiare il suo abito rosa e scese le scale sorridente.

Solo sei persone? Un ballo con solo sei persone presenti? St. Cleeve gridò:" Mr. Clark, ci state prendendo in giro? Un ballo con così pochi invitati? Non è possibile. Dov'è Lord McGrey?"

"Per ora non è presente al castello, conte St. Cleeve. Alle 20.30 la cena sarà servita." Rispose freddo il maggiordomo, poi uscì.

I sei ospiti si osservarono, e tra qualche esclamazione di sorpressa, qualche:" Tutto ciò è semplicemente assurdo!" e un po' di danza l'orologio a pendolo suonò le 20:30.

Gli invitati si recarono in sala da pranzo, riccamente adornata da gingilli dio ogni tipo. Sulla tavola erano già presenti zuppe, salse, pollo arrosto ripieno e spalmato di burro, dolce fatto in casa e budino alla frutta. Appena si sedettero, Rosanette scoppiò a ridere:" Signori, direi di toglierci le maschere almeno per la cena!".

I volti si scoprirono, e molti non riuscirono a reprimere un grido di sorpresa. "Miss Spenlow!" esclamò Rosanette fissando Grace. "Io e miss De la Motte ci siamo già conosciute parecchi anni fa, signori." Spiegò Grace ai presenti.

"Signori, dato che siamo solo in sei, proporrei di presentarci." Disse St. Cleeve. "Io provengo da una nobile famiglia scozzese che risale a molto tempo fa, al 1126, mi pare di ricordare. Colgo l'occasione per salutare Lady Luxor, abbiamo passato l'infanzia insieme a Edimburgo." Charles le lanciò uno sguardo malinconico.

"Esattamente, conte St. Cleeve. Io sono nata a Inverness, mio padre possiede una bottega con vari medicinali ed erbe. Tre mesi fa ho sposato il mio Edward, così da Grace Spenlow sono diventata Lady Luxor." Grace strinse la mano del marito. A quelle ultime parole Rosanette e Lady Blanche lanciarono due occhiate differenti a Grace. La prima era di irritazione, la seconda di compassione per quell'atto ipocrito di Miss Spenlow.

Thomas parlò:" Lady Luxor, vi rammentate di me? Venivo spesso alla bottega di vostro padre."

"Mr Day? Ma certo! Mi ricordo anche di vostra sorella Janet. Come sta?" chiese Grace.

"Ottimamente, grazie. Lady Blanche, cosa ci dite di voi?" domandò Mr. Day con un'occhiata maliziosa.

"Vivo nel Devonshire e non sono mai stata sposata. Ho avuto tanti ammiratori, certo... ma nessuno ha mai soddisfatto le mie esigenze. Sono una donna molto precisa e osservatrice, mi piace avere tutto sotto controllo." Rispose Blanche in modo altezzoso.

"Eppure siete una donna così deliziosa, Lady Blanche!" esclamò Rosanette. Poi disse:" Io sono di Parigi, mio padre è un ricco banchiere. Cos'altro dovrei dire? Amo molto leggere, se può interessarvi."

"Cosa leggete, miss De la Motte?" chiese St. Cleeve con una luce tutta particolare negli occhi.

Rosanette arrossì, poi disse, impacciata:" Oh.... Per lo più romanzi sentimentali, oppure gotici. Questo castello ricorda molto il "Castello di Otranto".... Oppure "I misteri di Udolpho" di miss Radcliffe."

"Miss de la Motte, amo quel libro! E' incantevole. L'atmosfera gotica tetra ma allo stesso tempo deliziosa." Esclamò Lady Blanche sorridendo.

Finita la cena, si recarono tutti nel salone principale. Un luogo che nessuno di loro scorderà facilmente.