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Era da oltre venti minuti che fissavo la mia figura riflessa nello specchio dinnanzi a me nella mia stanza da letto, avevo indossato una gonna fiorata a vita alta  ed una maglia corallo con delle converse dello stesso colore ai piedi quando Steph entrò tenendo in braccio mio figlio.

<< Mamma bellissima >> sorrise Josh venendo ad abbracciare la mia gamba dopo che la mia amica lo ebbe lasciato andare 

<< Io direi che sarebbe ancora più bella con queste >> disse Stephanie mostrando al piccolo un paio di scarpe nere a stivaletto con un tacco largo e non troppo alto 

<< Mi piacciono >> concordò il bimbo battendo le sue manine paffute 

<< Non lo so… >> tentennai insicura, non volevo impegnarmi troppo per quell’appuntamento, non volevo dare false speranze a Louis e, soprattutto, non volevo avere problemi con Sophie

<< Mettile e non fare storie >> mi incoraggiò la rossa

<< Si >> concordò mio figlio

Mi lasciai convincere dai loro sguardi e cambiai le scarpe. Pochi istanti dopo sentimmo la porta di ingresso aprirsi e poi richiudersi, era tornato Harry e Josh corse subito ad abbracciare il suo zio preferito per poi andare in salotto a colorare con Steph e Zayn.

<< Che schianto che sei, dove vai di bello? >> chiese il mio migliore amico facendo un fischio di ammirazione 

<< Esco con Lou >> sussurrai pianissimo 

<< Cosa? >> chiese il riccio

<< Esco con Lou, Harry >> sospirai passando una mano tra i miei capelli piastrati accuratamente 

<< Davvero?>>

<< Davvero >> 

Terminai di passare il mascara sulle mie ciglia e mi diressi verso l’ingresso seguita dal mio migliore amico

<< So che non ti farà soffrire, andrà tutto bene >> mi incoraggiò aiutandomi ad indossare il cappotto

<< Ho paura, Haz, voglio proteggere Josh >>

<< Non lo proteggerai tenendolo lontano da suo padre, Ju. Lasciati andare e permettiti di amare Louis senza risorse perché solo così tutto filerà liscio >> 

Sorrisi al mio migliore amico e lo abbracciai sussurrando un “ Grazie mille Haz” prima di prendere le chiavi della macchina e andare via. Guidavo tenendo saldo il volante con le mani che sudavano mentre alla radio passavano vecchie canzoni degli anni 80; in pochi minuti arrivai al locale in cui avremmo cenato, parcheggiai e mi avviai verso l’entrata. Quando scorsi la porta d’ingresso il mio cuore prese a battere forte nel mio petto e mi costrinsi a fermarmi; Louis era lì con una sigaretta tra le labbra, una maglia a maniche corte con sopra un giubbotto sportivo e dei jeans scuri che fasciavano perfettamente le sue gambe toniche. Presi un respiro profondo, lisciai la gonna con le mani, un po’ anche per mandare via il sudore e mi avvicinai a quello che un tempo era il mio migliore amico.

<< Ehi >> dissi piano

Il ragazzo alzò lo sguardo verso di me, lanciò via la sigaretta ormai finita e mi rivolse un sorriso meraviglioso.

<< Sei bellissima >> mi salutò avvicinandosi per darmi un bacio sulla guancia 

Posò le sue labbra sulla mia pelle ed io chiusi gli occhi per non piangere, riaffiorarono i ricordi della nostra unica notte insieme, di quella volta in cui concepimmo Josh, quel gesto così normale mi ricordò quella notte in cui gli donai me stessa, quando lui mi strinse tra le sue braccia, percorse tutto il mio corpo da timida quattordicenne con le sue labbra morbide e calde. 

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