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Uscii dalla classe con la testa tra le nuvole, la proposta di Clark era marchiata a fuoco nella mia mente dove era già cominciata la guerra tra la parte di me che desiderava cogliere l'occasione al volo e quella parte che sperava che restando a Doncaster avrei costruito la famiglia con Louis

<< Un figlio eh? Complimenti Smith >> disse una voce che conoscevo troppo bene

<< Sophie >> sospirai stanca

<< Non credevo fossi così fantasiosa >> mi derise guardandomi dall'alto in basso

<< Non credevo fosse buona educazione origliare >> la rimbeccai riprendendo a camminare

<< Ero curiosa di sapere Smith, sei un portento a quanto pare, anche se la storia del bambino potevi evitarla. Non mettere in mezzo Louis nelle tue merdate >> mi intimò

<< Non dare fiato alla bocca se non conosci i fatti >> quasi urlai contro la sua faccia

Mi voltai lasciandola in mezzo al corridoio deserto con la bocca spalancata e gli occhi sgranati, non era il massimo dell'intelligenza ma aveva capito che facevo sul serio. Uscii in cortile in fretta, c'erano ancora molti studenti fermi a chiacchierare sotto il sole, cercai con lo sguardo la mia migliore amica finchè non la trovai accanto alla macchina di Harry con in braccio mio figlio; sorrisi felice e corsi incontro alla mia famiglia

<< Mamma! >> strillò felice Josh facendo partire un brusio tra gli studenti

Stephanie lo lasciò per terra e lui corse immediatamente tra le mie braccia aperte

<< Ciao amore >> sorrisi felice riempiendolo di baci

<< Che scena commovente >> disse qualcuno alle mie spalle

<< Cosa vuoi ancora Sophie?! >> sbuffai voltandomi con Josh avvinghiato a me

<< Voglio avvisarti Smith, stai lontana da Louis, lui non c'entra con tutto questo >> soffiò indicando schifata il mio bambino

<< Louis è il mio papà? >> chiese ancora Josh

<< Senti marmocchio...>>

<< Fai silenzio, puoi fare del male a me e dirmi tutto quello che ti pare, ma non osare ferire il mio bambino altrimenti ti distruggo >> la interruppi infuriata

<< Sophie vai via >> si aggiunse Harry

<< Non finisce qui Smith >> mi incenerì con lo sguardo e poi andò via pestando i pedi sul terreno pieno di ciottoli

Tirai un sospiro di sollievo e mi concentrai su mio figlio, era un po' scosso dalla situazione ma lo calmai con carezze e baci per tutto il tragitto di ritorno a casa, in macchina non volava una mosca, Harry guidava in silenzio, Steph gli stringeva la mano ed io mi persi nei miei pensieri, non sapevo se parlare della proposta con loro o tenerla per me fino a quando non avessi preso una decisione. Optai per la seconda opzione. 

Il viaggio fu breve, le strade erano stranamente prive di traffico e in men che non si dica parcheggiammo l'auto nel vialetto di casa nostra, ero sollevata di essere arrivata, era stata una lunga giornata e avevo solo voglia di ripostami un po' prima di dover attaccare con il turno a lavoro fino a cena. Purtroppo quel giorno la fortuna sembrava avermi voltato le spalle, non appena scesi dalla macchina infatti, mi accorsi che qualcuno ci stava aspettando seduto su i gradini del portico.

<< Che ci fai qui? >> chiese il mio migliore amico

<< Voglio vedere mio figlio e non puoi impedirmelo >> rispose Louis duro

Neutron star collisionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora