Capitolo 5

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Sakura si svegliò di colpo sentendo la porta della sua camera sbattere ed ancora mezza frastornata, trovò sulla scrivania il bicchiere con l'acqua e le medicine lasciate un attimo prima da Yuki. Con quel poco di forza che le era rimasta si alzò dal letto, le prese e ritornò all'istante a dormire. La testa le continuava a scoppiare per via della febbre e si sentiva davvero uno straccio.

Il mattino seguente, fu di nuovo svegliata di colpo, ma questa volta dal suono del suo cellulare. Aveva appena ricevuto un messaggio.

Sakura: cosa è? un messaggio? Ah si, ieri sera ho preso le medicine e mi sono riaddormentata...

Con fatica, ancora distesa nel letto, cercò di allungare il braccio per prendere il suo Iphone, rimasto nella borsa dalla sera precedente. Sul display lampeggiava un messaggio su Line da parte di Nao chan.

Nao: "Sakura come stai? Mi hai fatto davvero preoccupare! ma non volevo disturbarti ieri, magari, stavi risposando, spero tanto che ti sia ripresa! fammi sapere"

Sakura appoggiò il cellulare fra le lenzuola e si portò le mani alle tempie per coprirsi gli occhi dalla luce che entrava dalla finestra. Stava leggermente meglio o per lo meno, non si sentiva più febbricitante ma il dolore alla testa la stava tormentando ancora. Si girò e rigirò nel letto e in quel momento, come un fulmine a ciel sereno, ricordò tutto ciò che fosse accaduto la sera precedente una volta ritornata a casa.

Inaspettatamente Sato si presentò a casa sua. Dopo lo shock iniziale di trovarselo, dopo due anni, di nuovo davanti ai suoi occhi, Tomico lo fece entrare e Sato raggiunse la camera di Sakura per poterle parlare. In qualche modo, non voleva che fosse tutto vanificato ciò che le avesse detto al parco divertimento.

Prese la sedia dalla scrivania e si sedette a fianco del letto di Sakura. Nonostante la luce della stanza era soffusa si riusciva a vedere chiaramente il suo volto leggermente rosso dall'imbarazzo.

Sato: e così questa è la tua nuova camera...

Sakura: già, quella di un tempo la sta usando Yuki

Sato: si, lo so...me lo ha appena detto tua madre.

Fece un profondo respiro ed andò avanti a parlarle

Sato: Sakura, ero sincero prima nella casa degli spettri...non ti ho mai dimenticata. Quando ti ho rivista quel sabato in palestra ero sorpreso ma allo stesso tempo felice che fossi tornata. Non ci potevo credere che fossimo di nuovo nella stessa scuola...

Sato kun dolcemente prese la mano di Sakura fra le sue e rimase un attimo in silenzio come se fosse in attesa di una conferma da parte sua che quel gesto non le desse fastidio.

Sato: che ne dici se ci riproviamo? Lo so, forse sono egoista a chiederti una cosa del genere, dopo quello che è successo fra di noi. A dire la verità, non so nemmeno che cosa provi tu per me in questo momento ma io...io sono ancora innamorato di te!

Nuovamente Sakura non seppe cosa rispondere. Era tutto così confuso nella sua mente. Aveva davvero sofferto per il modo in cui fu lasciata, senza nemmeno una vera spiegazione e forse, proprio come Sato anche lei non era ancora del tutto riuscita a dire la parola fine al loro rapporto.

Sato: non ti chiedo di darmi subito una risposta, ma almeno pensaci...

Quasi con malinconia, Sato lasciò la mano di Sakura. Si alzò dalla sedia e la salutò con una piccola pacca sulla testa prima di uscire dalla sua camera.

Sato: riprenditi presto, ci vediamo a scuola

Sakura: grazie per la visita...

Sakura non poteva ancora crederci a quello che fosse accaduto, sembrava quasi di essere in un sogno surreale. Riprese nuovamente in mano il cellulare e rispose al messaggio di Nao chan rassicurandola che stesse un pochino meglio. Si alzò dal letto e faticosamente andò a bussare alla camera di Yuki. In qualche modo, voleva scusarsi con lui per come fosse andata via il giorno precedente.

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