Ri-Trovarsi

Capitolo 50-III parte

Sentendo la voce di Yuki dietro alle sue spalle, Sakura si voltò verso di lui o meglio, verso l'enorme leone! Faceva davvero effetto immaginare che fosse li dentro ma allo stesso tempo, era anche divertente. Nel complesso quel costume era davvero carino, con quelle guanciotte rosate!

Sakura: abbiamo appena iniziato, speriamo in bene! ma adesso ci sei tu, sicuramente avremo più successo.

Yuki: fa caldissimo dentro in questo costume...

Sarebbe resistito fino alla fine della giornata? Yuki era vestito in quel modo da nemmeno dieci minuti e si stava già lamentando di quanto facesse caldo! inoltre, il sole non era ancora del tutto alto in cielo...

Prese alcuni volantini dalle mani di Sakura ed incominciò a distribuirli, per quel che riusciva a vedere attraverso a quelle piccole fessure retinare, ai ragazzi che gli passavano accanto. Alcuni sembravano davvero attirati da quell'enorme pupazzo che goffamente si muoveva per il cortile mentre altri, erano per lo più terrorizzati! Tanto che preferivano di gran lunga approcciarsi con le ragazze piuttosto che con lui.

Intanto che stava distribuendo i volantini, Sakura vide Louis in lontananza. A parte quei brevi attimi in cui si erano parlati il giorno della cerimonia d'apertura, non avevano più avuto modo di incontrasi fino a quel momento.
Chissà come stava procedendo il suo ingresso alle superiori! forse, abbastanza bene! visto che era in compagnia di un altro ragazzo. Che si trattasse di un suo compagno di classe? fu davvero felice di vederlo in giro con qualcuno e non da solo.

Sakura: Louis kun!

Sentendosi chiamare e notando Sakura sventolare i volantini per attirare la sua attenzione, Louis si avvicinò a lei lasciando l'altro ragazzo intento a parlare ad uno dei tanti stand.

Louis: Sakura san, come stai?

Sakura osservò per un istante Louis. Come c'era da immaginarselo, la sua giacca era già tornata alla normalità! Senza più le spille da balia che la impreziosivano. Chissà se aveva preso anche un rimprovero scritto dal consiglio disciplinare oppure, per questa volta, avevano lasciato sorvolare la questione?

Sakura: vedo che ti hanno fatto togliere le spille!

Louis: già, sono stato beccato subito! Che peccato...

Sakura: stai facendo un giro per vedere se c'è qualche club interessante a cui ti vuoi iscrivere Louis?

Louis: la mia è solo curiosità...

Solo curiosità? quindi aveva deciso di non iscriversi in nessun club? era un vero peccato! Ma infondo, chi era lei per giudicare la sua scelta? L'anno scorso non si era nemmeno presentata alla giornata orientativa!
Proprio come aveva detto un istante prima, preso della curiosità, Louis andò verso lo stand del club di basket, salutò Nao e si presentò ad Aoi san. Era la prima volta che quei due si incontravano di persona. Fino ad allora nessuno sapeva dell'esistenza dell'altro! Chissà che impressione di erano fatti a vicenda...
Con la coda dell'occhio, notò una pila di volantini disposti sul banchetto. Dopo un iniziale momento di esitazione, ne prese uno per osservarlo meglio da vicino...

Louis: Yuki senpai?

Sakura: diciamo che è in incognito...

Nell'udire quelle parole da parte di Sakura, si guardò attorno e notò, non troppo distante da loro, qualcuno che stava distribuendo gli stessi volantini vestito in quel modo così buffo. Senza farlo apposta, gli scappò una leggera risata. Era la prima volta che Sakura sentiva il suono della sua voce mentre rideva! era soave e dolce anche in quell'istante.

Sakura: non dirgli che lo hai riconosciuto...

Louis: va bene...

Nel frattempo che stavano parlando, anche Nao si avvicinò a quel ragazzo con il quale non aveva ancora così tanta confidenza. In fin dei conti, si erano solo presentati alla cerimonia di apertura e, a differenza di Sakura e Yuki non sapeva nulla del suo passato se non quelle due o tre informazioni che le aveva raccontato in un momento confidenziale l'amica come, ad esempio, gli atti di bullismo che aveva subito fino a non troppo tempo fa. Vedendolo fissare il volantino con quell'aria trasognate, pensò che fosse interessato al club.
Quella domanda le uscì così spontanea...