Capitolo 52-II parte

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Sakura si allontanò lasciando Aoi san senza parole per come era riuscita a tenerle testa e a risponderle per le righe. Non era più la ragazza impaurita di un tempo. Quella che aveva il timore di dire ciò che pensava, quella che, piuttosto di vedere nascere una discussione preferiva sacrificare sempre sé stessa e fare da pacere per gli altri. Qualcosa in lei era cambiato o forse in realtà, era sempre stata così! aveva solo bisogno di trovare sul suo cammino, la persona giusta che le liberasse questo suo lato.

Con il cestone ancora fra le mani, Sakura si incamminò verso i lavelli posti in mezzo al cortile della scuola in prossimità del campo da calcio. In quel momento, la arrabbiatura verso Aoi passò in secondo piano pensando a quanto fosse stato bravo Yuki ad affrontare la sua prima giornata da capitano della squadra. Alla fine, tutti i dubbi che gli erano sorti nei giorni precedenti, pensando di non essere degno di quel ruolo, erano infondati e forse, finalmente lo aveva capito anche lui stesso.

Sakura: appena ritornerò in palestra gli farò i complimenti...

Oramai, era quasi vicino al campo da calcio quando vide in lontananza quello che gli sembrò essere la sagoma di Louis. Anche se era abbastanza nascosto in un angolo del cortile poco visibile era sicuramente lui. Una figura così esile, specialmente con quel taglio di capelli non era di certo difficile da confondere. Forse, in tutto l'istituto, i ragazzi che portavano i capelli così lunghi ma soprattutto con quel bizzarro mezzo codino si potevano contare sulle dita di una mano.

Solo quando Sakura si spostò leggermente notò nella penombra di uno degli alberi, che Louis non fosse solo. Stava parlando con un'altra persona, non era lo stesso ragazzo con il quale lo aveva visto in giro la scorsa settimana durante la giornata dei club, era molto più alto! superava di almeno dieci centimetri Louis in altezza ed un ciuffo gli cadeva sul volto tanto da coprirgli quasi tutto il lato sinistro.

Che cosa voleva da Louis? Dall'atteggiamento che stava avendo le sembrò quasi che lo stesse importunando e, vedendo quella scena in lontananza, Sakura non poté fare a meno che avvicinarsi verso di loro per dirgliene quattro.
L'istinto, prevalse sulla ragione! La scuola era appena iniziata, non voleva di certo che Louis subisse di nuovo gli stessi medesimi maltrattamenti della scuola media, non se lo meritava! Era oramai a un centinaio di metri da loro quando di colpo si fermò, vedendo Louis ridere di gusto assieme a quel ragazzo. Si era del tutto sbagliata, non lo stava affatto importunando anzi, tutt'altro!

Nell'osservare quella scena tirò un sospiro di sollievo. Louis stava ridendo così di gusto come non lo aveva mai visto fare prima! a quanto pare, erano davvero in sintonia...forse, una volta per tutte, poteva finalmente dimenticarsi di tutti i dispetti che aveva subito l'anno precedente ed iniziare un nuovo capitolo della sua vita perché no, anche con dei nuovi amici!

Vista la circostanza, Sakura pensò di andarli a salutare. Le lezioni erano oramai terminate da più di due ore, come mai si trovavano entrambi ancora a scuola? magari avevano appena finito di aiutare qualche professore? La sua intenzione non era di certo quella di disturbarli ma forse, senza saperlo, lo stava per fare.

Sakura: Lui...

Non fece in tempo a pronunciare il suo nome per intero che si bloccò nuovamente vedendo il ragazzo con cui Louis stava parlando avvicinarsi a lui ed accarezzargli dolcemente la guancia. Louis arrossì quasi imbarazzato...perché stava reagendo in quel modo? timidamente appoggiò la sua mano sopra a quella del ragazzo, ancora intento ad esternare quella piccola effusione e si scambiarono un bacio.

Quel gesto che durò una frazione di secondi per Sakura sembrò lungo un'eternità. Resosi conto di non essere più soli, il ragazzo si allontanò dal cortile nella direzione opposta a quella di Sakura senza proferire parola e con tutta la tranquillità di questo mondo. Anche Sakura fece la stessa cosa ma a differenza sua, che mantenne sempre un certo livello di freddezza, corse via più veloce che potesse per nascondersi da qualche parte. Sembrava quasi che fra tutti, fosse lei la persona colta il flagrante e non il contrario!

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