Capitolo 38-II parte

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Daichi aveva finalmente terminato la propria preghiera quando, assieme agli altri, senti'  qualcuno parlare proprio dietro alle sue spalle.

- ragazzi... -

Quella voce...non era di certo difficile riconoscerla, nemmeno fra tante. Sakura sapeva perfettamente a chi appartenesse e si voltò velocemente. A pochi passi da lei, c'era Sato. Cosa ci faceva al tempio? Che domanda sciocca si era appena posta fra sé. Sicuramente, era lì per il loro stesso motivo.

Sakura: Sato...

Sato: ciao Sakura...

Sakura ricambiò timidamente il saluto. L'imbarazzo fra di loro era più che palese forse, rispetto a quando si erano appena lasciati, questa volta era addirittura più accentuato.
Non si erano più visti né sentiti in pratica dalla festa del club. Chissà cosa stava pensando Sato, in quel preciso istante, vedendola lì assieme a Yuki soprattutto ora, che aveva una consapevolezza in più su di loro: si amavano a vicenda.

Sato: come stai? ti trovo...davvero in forma, non ci vediamo dalla festa...

Sakura: sto bene grazie...più che altro tu come stai?

Sato: abbastanza bene. Mi fa davvero piacere che me lo abbia chiesto...

Sarebbe stato scortese non domandarglielo dopotutto Sakura, per una qualche strana ragione non riusciva proprio ad essere indifferente nei suoi confronti. Anche se non lo amava più, ci teneva molto a lui e si domandò se la cosa fosse reciproca.
Mentre Sato era intento a parlare con lei, sembrava quasi che Yuki e gli altri fossero inesistenti ai suoi occhi. Il suo sguardo era perennemente fisso solo su Sakura che si sentì leggermente in soggezione. Si stava rendendo conto dell'atteggiamento che stava avendo?

Prontamente Daichi, si avvicinò al ragazzo per smorzare l'atmosfera.

Daichi: sei da solo capitano?

Solo in quell'istante, sentendo la sua voce, Sato si degnò di considerarli almeno per un minimo.

Sato: no, sono assieme a dei miei amici delle medie ed alcuni kohai del vecchio club...sfortunatamente, non riusciamo a vederci spesso durante l'anno a causa dei vari impegni quindi, oramai è diventata una tradizione passare il primo giorno dell'anno nuovo assieme. Sai Sakura...

Sato non fece in tempo a finire la frase che fu prontamente raggiunto da un gruppetto di ragazzi. Fra di loro, oltre a quelli che dovevano essere suoi amici, vista la confidenza nei suoi confronti, c'erano anche alcuni compagni della squadra di basket delle medie di cui anche Sakura ne faceva parte. Quella frase spezzata a metà...chissà cosa le stava per dire! a quanto pare, non solo lei ne era curiosa.

- eih Touya si può sapere perché ti sei allontanato così di fretta senza dirci nulla? -

Sato: scusate, ho visto dei miei kohai del club e...

Nuovamente fu interrotto, questa volta da qualcuno che dalle retrovie si fece spazio.

- non ci posso credere...Sakura, sei proprio tu? mi aveva accennato il senpai che fossi tornata, che bello rivederti! -

Sakura: Ogawa?

Anche se fisicamente era leggermente cambiato, non c'erano dubbi. Si trattava proprio lui, quel sorriso era inconfondibile!

- si, sono io! -

Sakura: sei proprio tu! Ne è passato di tempo...

- bhe due anni direi! -

Non ci poteva ancora credere, era davvero lui e, in un istante, le ritornarono in mente i pomeriggi passati assieme al club. Sakura rimase davvero sorpresa, non aveva la minima idea che fossero rimasti ancora in contatto. Chissà se gli aveva accennato anche della loro situazione.
Yuki, così come Daichi e Nao, in tutta quella confusione del momento, rimasero in silenzio quasi a studiare la situazione finché, notando quel ragazzo avvicinarsi sempre di più a Sakura, d'istinto Yuki gli si piazzò davanti lasciando tutti i presenti senza parole. Dove stava andando? Non aveva mica intenzione di abbracciarla davanti a tutti vero?

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