Capitolo 13

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Come ogni mattina la sveglia suonò e io la spensi mugolando ''Altri cinque minuti.'' a me stessa, mi girai dall'altro lato stringendo il cuscino a me e chiudendo gli occhi, non avevo per niente voglia di andare a scuola. ''Merda, Destiny hai il compito di matematica.'' mi ricordò la mia vocina interiore, apri gli occhi di scatto, buttandomi giù dal letto, mi capultai in bagno e mi feci una doccia veloce. Indossai un jeans aderente, una maglietta bianca con delle scritte, e poi legai una camicia a quadrettoni sui fianchi. Ai piedi indossai le Timberland, spazzolai velocemente i capelli ed ero pronta. Ritornai in camera mia per prendere la borsa, poi scesi giù. Aprii la porta di casa quando Harry apparve sulla porta della cucina.

''Dove stai andando?'' disse. 

''A scuola.'' dissi con tono ovvio. Lui scosse la testa, poi rialzò lo sguardo su di me. 

''Oggi non ci vai a scuola.'' disse avvicinadosi a me. Lo guardai confusa ''M-ma come Harry, oggi ho il compito di matematica, ho studiato tanto ieri. Devo andarci.'' dissi aprendo la porta. 

Lui la chiuse di colpo, mettendosi davanti a essa. Mi sorrise, portando le braccia al petto. ''Harry, per favore.'' dissi cercando di scansarlo. 

''Non me ne fotte se devi fare il compito di matematica, Destiny. Tu oggi stai con me. Passiamo la giornata insieme.'' disse con tono un po' duro. ''Quindi, o stai con me o stai con me.'' il suo viso si addolcii. Sbattei più volte le palpebre, incantata dalle sue parole, che mi avevano lasciato davvero senza fiato. Lui in questi giorni era cosi' diverso. Annuii e notai i muscoli delle sue spalle rilassarsi, si avvicinò a me prendomi il viso tra le sue mani enormi e terribilmente morbide, mi diede un bacio sulla fronte ''Brava bambina.'' sussurrò. 

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Uscimmo di casa, erano le dieci passate, e vidi Harry caricare la macchina. Aspettai che finisse, mettendomi a braccia conserte e posando tutto il mio peso su una gamba, mentre lo osservavo. Un sorrisetto c'era sul suo viso, indossava una maglia nera quella mattina e aveva i capelli che andavano in diverse direzioni, una voglia di toccarli mi crebbe dentro, ma cercai di placarla immediatamente. Perchè pensavo queste cose? ''Sei stupida.'' si mise in mezzo la mia compagna di avventure. Roteai gli occhi al cielo, Harry mi aveva detto che voleva portarmi in un posto poco lontano da qui, ma che c'era bisogno della macchina per andarci, la curiosità mi mangiava dentro, ma decisi di restare zitta per non sembrare maleducata. Quando ebbe finito mi fece cenno di salire in macchina, acconsenti'. Non ero mai stata in macchina con lui, ne tanto meno con un ragazzo, ricordati che state cercando di andare d'accordo Destiny, mi dissi tra me e me. I miei pensieri furono scossi, dal momento in cui Harry entrò in macchina, la quale si mosse un po' per il suo peso. Lo guardai caricare il motore, lui accese la macchina e incominciò a guidare. 

''Pronta?'' la sua voce roca si fece spazio tra i miei pensieri. Annuii sorridendolo, lui sorrise senza mai staccare lo sguardo dalla strada, poi posò la mano sulla mia gamba accarezzandola, un brivido mi percosse la schiena, poi gli tolsi la mano imbarazzata, lui rise. 

''Metti un po' di musica.'' mormorai. Lui annuii accendendo lo stereo, alla radio parti' la mia canzone preferita, e feci un gridolino per la contentezza. Come quando una bambina è fuori un negozio di giocattoli. Harry rise nel vedere la mia reazione, io abbassai il finestrino mentre il vento mi scompigliava i capelli, incominciai a cantare, muovermi mentre vedevo anche Harry muoversi insieme a me. Quella situazione era cosi' buffa e divertente, in questi ultimi giorni niente mi faceva ridere, se non Harry. Pensai che ci eravamo avvicinati tanto, o almeno io mi ero avvicinata a lui, non avevo fatto altro che stargli vicino, ridere e parlare con lui. Ed era incredibile, più di quanto mi aspettassi. Avevamo fatto grandi progressi, ero cosi' persa tra i miei pensieri che non mi accorsi di non star più dando ascolto alla musica. 

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