Capitolo 4.

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La sveglia suonò sul comodino accanto a me, mi svegliai di mal voglia. Spostai il caldo piumone dal mio corpo, prima di raccogliere i capelli in un coda alta e alzarmi. Mi diressi verso il bagno, preparai le vasca di acqua calda e schiuma, mi diedi una rinfrascata al viso e poi entrai nella vasca. Dopo una decina di minuti ero pronta, mi spazzolai i denti e indossai, come al mio solito, un jeans e una maglietta. Presi la borsa posta accanto alla porta e scesi giù. Oggi sarei dovuta ritornare a scuola, cosi' salutai Anne, dato che Gemma e Harry dormivano ancora. Uscii di casa e mi strisi nelle spalle, l'aria quella mattina era più fredda del solito, presi le cuffiette dalla tesca dei miei jeans e iniziai a camminare diretta per scuola. Sembrava che le melodie di quella canzone si confondessero con i vari rumori nell'aria circostante, che non mi permetteva di ascoltare la musica tranquillamente. Sbuffai leggermente prima di togliermi le cuffiette e posarle, poi arrivai fuori scuola. Feci pressione sulla porta di quel grande istituto e camminai per il lungo corridoio pieno di gente. Non vedevo l'ora di vedere i miei amici, avevano chiamato varie volte in questi giorni per sapere come stavo, diciamo che il mio umore oggi sembrava migliore. Mi feci spazio tra la gente, qualche persona mi salutò, altre si limitarono a sorridermi. Girai l'angolo per entrare in aula, aprii la porta con un sorriso stampato in volto quando la mia attenzione fu rivolta a tre ragazze sedute sui banchi che se la ridevano. Erano le stesse ragazze che vidi ieri in salotto, con Harry. Una di loro, di cui non sapevo il nome mi scrutò malamente, i suoi lunghi capelli mossi gli scendevano  infondo alla schiena, il contorno dei suoi occhi blu' era circondato da una calcata matita nera, spostai velocemente lo sguardo affianco a quest'ultima e notai una ragazza bionda, dal viso più dolce, o almeno sembrava. Anche lei, mi guardava infastidita e notai che tozzò la spalla ad un'altra ancora, che invece aveva dei capelli neri che arrivavano alla spalla, tutte e tre avevano un abbigliamento basato sul nero, un'po meno quella bionda dalla pelle chiara. Deglutii guardandole, attraversai un paio di banchi fino a sedermi al mio posto. 

''Tu sei la nuova arrivata in casa Styles?'' disse la ragazza dai capelli neri, si avvicinarono a me ''S-si.'' dissi mentre prendevo i vari libri dalla cartella. Mi chiesi che diavolo ci facessero nella mia classe e il motivo per cui mi guardassero con cosi' disprezzo. La castana aprii bocca ma proprio in quel momento il professore entrò in classe, e un sospiro lasciarono le mie labbra mentre le guardavo andarsene e sedersi ai loro rispettivi posti.

''Bene, ragazzi. Oggi ci sono delle nuove arrivate, come avrete gia visto.'' la classe applaudi' mentre quelle tre se la ridevano, pensai che forse conoscevano già tutti. Il professore indicò la ragazza bionda con un dito 'Lei è Amber, Amber Gray.'' quest'utlima si alzò facendo un sorriso raggiante. ''Lei è Sandy Cook.'' indicò quella dai capelli neri, che si limitò a sorridere e fare cenno con la testa. ''Ed infine Alex Roover.'' lei, era quella che da come vedevo aveva più odio nei miei confronti, quella dai modi più ribelli. Le sei ore, per mia grande fortuna passarono velocemente, suonò la campanella e tutti si recarono fuori la classe. Andai diritto verso l'uscita mentre alle mie spalle c'erano Sandy, Alex e Amber. Spinsi la porta e uscii' ma la mia attenzione fu catturata da cinque ragazzi, in lontanza, poggiati su una macchina. Mi avvicinai a passo lento verso di loro, quando le tre ragazze mi raggiunsero e corsero nella mia stessa direzione. Amber saltò adosso ad un ragazzo dalla pelle ambrata, con un grande ciuffo. Sandy invece abbracciò un ragazzo biondo, con gli occhiali da sole. E Alex salutò un ragazzo, che a causa della lontananza non riuscivo ad intravedere, mi feci più vicina quando realizzai che quel ragazzo era Harry. Una maglia bianca gli fasciava tutto il torace mettendo in risalto le sue braccia muscolose, pantaloni neri gli sfilavano le gambe e una fascia arrotolata gli manteneva i suoi capelli ricci. Portava anche lui gli occhiali da sole, e circondò con un braccio la spalla della castana che si girò a guardarmi. Spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mentre notai lo sguardo di Harry fisso su di me, feci per andarmene ma la voce di Harry risuonò nell'aria. 

''Non dirmi che stai in classe loro.'' disse indicando quelle tre. Annuii roteando gli occhi al cielo ''Povere loro, dovranno sopportarti.'' scoppiarono in una sonora risata, quando io di divertente non ci trovai niente. ''Idiota.'' sputai per poi girargli le spalle e andarmene. Per tutto il traggitto verso casa pensai a quanto Harry era antipatico con me, ero fermamente sicura che lui non era cosi'. Dietro quello sguardo imbronciato che aveva quando mi vedeva, sapevo si nascondeva qualcosa di più fragile. Scrollai le spalle in segno di rassegnazione, certo non riuscivo a capire il suo comportamento ma non esistavo minimamente a tirarmi indietro, lo avrei risposto ancora, ancora e ancora. Entrai in casa dopo essermi pulita i piedi sul tappetino, urlai un ''Sono a casa.'' ad Anne poi mi piombai in camera. 

Avevo appena finito di studiare cosi'  decisi di scendere giù per vedere un po' di Tv, scesi velocemente le scale e mi recai in salotto. Mi distesi su quel morbido divano prendendo il telecomando, ma qualcuno me lo tolse scarbatamente da mano. Quando mi girai vidi quell'ammasso di ricci sedersi accanto a me come se non fosse successo niente, decisi di reagire. Gli tolsi il telecomando da mano e cambiai canale, notai il suo sguardo guardarmi con fastidio, fece un colpetto di tosse per poi strapparmelo nuovamente da mano. 

''Harry, dammi il telecomando.'' dissi guardandolo infastidita mentre un sorriso sghembo gli contornava le labbra. ''No, devo vedere la partita Destiny.'' fu la prima volta che sentii pronunciare dalle sue labbra il mio nome, ma in quel momento ero troppo presa nell'avere quel telecomando. Mi alzai sbuffando come una bambina ''La partita può anche fottersi, dammi quel telecomando.'' a sua volta si alzò anche lui. Notai la grande differenza tra la sua altezza e la mia, si avvicinò a me, il suo sguardo penetrante nei miei occhi color nocciala quasi mi congelava, ma decisi di sciogliermi. Mi puntò un dito contro ridendo sotti i baffi, battetti nervosamente i piedi sul pavimento, in segno di disperazione. Cercava di farmi sentire bassa, con la sua altezza che dominava su di me e tutto ciò mi infastidiva molto, cosi' saltai sopra il divano poggiando le mani su entrambi i miei fianchi. 

''Ora chi è più alta?'' dissi cercando di fargli perdere la pazienza, ma niente in quel momento sembrava innervosirlo. Rise leggeremente per poi sedersi e godersi la sua partita, io restai un minuto a guardarlo e notai che indossava una maglia a giro maniche di Basket, guardai il perimetro perfetto del suo viso, le labbra leggermente gonfie e i suoi occhi dannatamente chiari. I capelli erano spettinati, ma sempre una fascia li manteneva, le sue braccia ricoperte di tatuaggi erano abbronzate e toniche. Sospirai mentre mi perdevo in ogni suo particolare, quando i suoi occhi incontrarono i miei e mi accorsi che lo stavo guardando. Mi sedetti di nuovo mentre sentivo le mie guancie evaporare, ma lui sembrò non accorgersene. Guardai nuovamente la tv per poi sussurrare un ''Vaffanculo.'' e alzarmi. Scoppiò in una risata soffocata ''Ho vinto io.'' urlò mentre io roteai gli occhi al cielo salendomene in camera. 

ECCOMII, SCUSATEMI PER IL RITARDO LOL. QUESTO E' IL CAPITOLO, SPERO VI PIACCIA.

ALLA PROSSIMA XX.

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