Capitolo 16.

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Stesa sul letto guardavo il soffitto con gli occhi assonnati mentre continuavo a ripetermi che dovevo alzarmi, un sospiro lasciò le mie labbra quando l'ennesimo rumore proveniente dalla camera di Harry arrivò. Tolsi rapidamente il piumone dalle mie gambe e infilai le mie adorate pantofole, girandomi verso Gemma che ancora dormiva. Attraversai le soglia della porta, dopo aver dato un rapida occhiata allo specchio, il mio viso non era in una delle migliori condizioni. Entrai in bagno sbattendo la porta bruscamente, mi rinfrescai il viso e lavai i denti, per poi scendere giù e mettermi a vedere i programmi trasmessi di solito a quell'ora mattutina. Erano le dieci e mezza e in quella casa nessuno si era ancora svegliato, sciolsi i capelli dalla treccia fatta la sera precendete, prima di alzarmi e vedere Harry sulla soglia a braccia conserte. Risi alla visone dei suoi capelli ricci scombinati. 

''Come mai già sveglia?'' il suono  della sua voce assonnata mi procurò brividi per tutta la schiena. Alzai le spalle, facendogli capire che non ne avevo idea. Un sorriso si distese sulle sue labbra, facendo intravedere le fossette.

''Me lo dai un abbraccio?'' chiese con voce bassa e roca. Lo guardai negli occhi e sorrisi. Mi avvicinai a lui, che mi prese i polsi e mi attirò a sè. Un risolino gli usci' dalla bocca, chiusi saldamente gli occhi beandomi delle sue braccia. Il capanello della porta suonò, ci staccammo e lui mi guardò confuso mentre si avvicinava alla porta e girava la maniglia. 

''Buongiorno Harry, dormito bene?'' la sua voce era squillante, allegra. Harry le rispose per poi sorridere, ma non riusci' a capire per via della sua voce bassa al mattino.''C'è Destiny?'' curiosa, mi avvicinai alla porta e quando feci capolino, una Sandy sorridente corse ad abbracciarmi. I suoi capelli mi andarono sul viso, e una folata di aria fredda mi sfiorò le gambe nude. Harry si mise a braccia conserte sulla soglia della porta mentre io mi chiedevo cosa ci facesse Sandy a casa mia a quell'ora. Quando ci staccammo, si aggiustò la felpa e eccitata battete le mani. ''Vai a vestirti Destiny, andremo a farci un giro insieme.'' Harry si staccò dalla porta che richiuse alle sue spalle.

''Dove la porti?'' chiese. 

''Niente che ti possa importare.'' disse lei ridacchiando quando poi mi fece cenno di andarmi a preparare. 

''Certo che mi importa.'' sentii' Harry dire, quando poi sali' le scale un po' sorpesa. Non uscivo con un'amica da tempo. E forse mi avrebbe fatto bene andare in giro con Sandy, mi avrebbe aiutato a distarmi, e non sarei stata divorata dalla tentazione di stare accanto ad Harry. Quando scesi giù, Sandy era già fuori la porta ad aspettarmi. Presi la giacca di pelle e le sorrisi prendendo la maniglia della porta e chiuderla ma fui fermata, Harry mi prese il polso girandomi verso di lui. Gli angoli della bocca gli si incurvarono in un sorriso, si chinò all'altezza del mio viso.

''Stà attenta Destiny.'' mi accigliai, avevo diciasette anni, non ero una bambina. 

''Sono capace di vedermela da sola.'' risposi secca. Chiusi la giacca mettendo le mani in tasca.

''Si ma ti avviso comunque.'' disse con un ghigno divertito.

''Idiota cosa vorresti dire?'' chiese Sandy chinado la testa ''Secondo te la lascio in mano a degli strupatori a prima mattina?'' fece una smorfia. Harry rise sommessamente per poi guardarla scettico.

''Non lo pensare nemmeno Sandy, se succedesse io..'' gli sventolai una mano sul viso.

''Pronto?'' dissi disgustata. ''Harry andiamo a fare un giro, non a spacciare droga e in un secondo momento non andrò in mano a degli strupatori.'' aggrottai la fornte quando lo vidi pensarci su'. 

''Per favore Harry.'' dissi spingendolo via mentre lui rideva, chiusi la porta e Sandy mi prese sotto braccetto. 

''Dove vuoi andare?'' guardai le sue converse blu' rovinate poi alzai lo sguardo sul suo viso.

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