Capitolo 15.

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Infilai il jeans, alzandomi sulle punte per farlo entrare con più facilità quando poi guardandomi allo specchio, infilai anche la maglia. Spazzolai i capelli, e misi le scarpe mentre Harry bussava alla porta con poca curanza. 

''Mi dici quali cazzo di problemi hai?'' spalancai la porta della mia camera, e non potei fare a meno di far ricadere i miei occhi lungo il corpo possente di Harry.

''E tu perchè ci metti cosi' tanto a prepararti?'' disse facendo una smorfia con la bocca. Lo spostai sorpassandolo, per poi chiudere la porta alle mie spalle. 

Mi incamminai verso le scale spostando i miei capelli da un lato. Mi sentii tirare per un braccio, e quando guardai il viso di Harry quasi mi mancò il respiro. 

''Ehi.'' sorrise. ''Buongiorno.'' le fossette spuntarono sulle sue guance morbide. Sospirai, per poi sorridergli. Mi avvicinai a lui, che capii' immediatamente. Allargò le braccia quanto era necessario, e ci volle poco per farmi sentire bene. Il suo petto era confortevole, e la sua mano accarezzava la mia schiena con delicatezza, quasi avesse paura che mi sarei potuta rompere in pezzettini. Quando ci staccammo scendemmo giù, e il suono del clacson ci fece aprire la porta. I vetri della macchina erano neri, come quest'ultima, ma nonostante questo potevo vedere una serie di persone sedute. Harry si girò a guardarmi, facendomi cenno di essere coraggiosa, ma i piedi mi si erano inchiodati sull'asfalto rovinato dalla pioggia. 

''Mi avevi detto che era un gita con poche persone, Harry.'' mi agitai verso di lui.

''Destiny, per quanto ancora vuoi nasconderti? Sono gente che già conosci, tranne qualcuno.'' disse. ''Non mordono, non ti mangiano, sai cosa significa conoscere gente nuova? Si che lo sai, quindi smettila di comportarti cosi', a volte mi sento come se avessi a che fare con una bambina di tre anni.'' disse, quando i suoi occhi si inchiodarono nei miei. La mia vita era sempre stata un grande, momento di imbarazzo. Dovevo incominciare ad integrarmi. Ero sempre stata quella ragazzina in disparte durante l'intervallo a scuola, ci avevo provato davvero tanto volte, ma finivo sempre per essere umiliata. Non mi sentivo all'altezza, e forse quelle parole pronunciate da Harry, mi ferirono di più. Ma nonostante ciò, avevo imprato ad oppormi ad Harry, lo avevo sempre fatto e non avrei mollato ora.

''Ah, si?'' portai le mani sui fianchi, chinando la testa di lato. Lui mi sembrò sorridere. ''Vaffanculo Harry, ti faccio vedere io come sono coraggiosa.'' 

Mi avviai verso la macchina seguita da lui, quando il finestrino si abbassò. Il sorriso raggiante e pieno di allegria di quel ragazzo, quasi mi fece dimenticare delle parole di Harry di qualche minuto prima. 

''Salite, veloci.'' il tono della sua voce era squillante, Harry aprii la portiera alla mia destra e mi fece cenno di entrare, non lo degnai di uno sguardo e forse quella situazione lo divertiva. Capii' che aveva ragione, c'erano persone che conoscevo già, tranne quel ragazzo al volante. Era una macchina enorme, dietro di me c'erano Sandy, Alex e Amber che non appenai entrai in macchina mi salutarono e mi dissero che non potevano crederci che ero venuta, non potevo crederci nemmeno io, in realtà. Affianco a me c'era Liam,  avanti c'era quel ragazzo di cui non sapevo ancora il nome e quell'essere riccio. Una macchina grigia si accostò vicino alla nostra, e uscii il ragazzo che vidi dietro il bancone della palestra, spalancai gli occhi sorpresa. Come si chiamava? Zayn, si chiamava Zayn. Guardai Harry abbassare il finestrino e il ragazzo dalla pelle ambrata si chinò. 

''Ragazzi io non so la strada, quindi seguo te, Louis.'' oh bene, quindi il ragazzo al volante si chiamava Louis. 

''Si non preoccuparti Zayn. Qui c'è una nuova arrivata.'' notai gli occhi di Zayn scrutare i vari sediolini, e quando si posarono su me, io feci un sorrisetto imbarazzata. 

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