Capitolo 18: Veleno.

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Alyson uscì dal muro sfondato pronta a farla pagare al demone. Le corna da cervo bianche erano già spuntate sulla testa della ragazza suscitando una certa curiosità in Valentino.
"Una forma angelica, eh?" disse lui squadrandola "Sarà più divertente spezzarti in due." concluse estraendo quattro pistole dal cappotto e puntandole contro la ragazza.
"Merda! Alyson, stai attenta!" disse Angel uscendo di corsa dal negozio.
"Angel torna dentro cazzo!" urlò la ragazza preoccupata per l'incolumità dell'amico.
Valentino difatti sparò cinque colpi contro il demone ragno. Alyson si mise in mezzo attivando prontamente la barriera, un proiettile però, la colpì al braccio facendola gemere dal dolore.
"Ma questi sono..?" disse lei ricordando quella spiacevole sensazione.
"...proiettili divini potenziati." disse Valentino ridendo sadicamente.
La ragazza riflettè un momento e poi capì.
"Sei stato tu a darli a Vox.." disse lei guardandola sconvolta.
"Esatto." disse lui "So anche cosa tu e quel tuo amichetto avete fatto a lui..." continuò lui con voce affranta "Te la farò pagare per questo." concluse lui minacciosamente.
"Provaci pure." disse lei con aria di sfida.
Valentino iniziò a sparare all'impazzata su Alyson, la ragazza evitò a fatica i proiettili, aveva come la sensazione che lui riuscisse ad anticipare i suoi movimenti sparando nei punti dove si sarebbe spostata. Un'altro proiettile la prese di striscio facendole fare una smorfia. Nel mentre che continuava a schivare i proiettili la ragazza iniziò a fissare il demone, notò un cambiamento: Valentino aveva smesso di sparare con una mano tenendola libera per fumare. La ragazza prese quel gesto come una sfida, quindi corse verso di lui pronta a colpirlo.
Angel sbiancò quando vide Valentino fumare, sapeva di cosa fosse capace quel demone, dopotutto aveva passato con lui settant'anni, e quello non era un semplice gesto, era come Valentino usava il suo potere: il "fumo manipolatore". Troppe volte Angel era stato usato in quel modo, bastava solo che Val gli soffiasse addosso il fumo, lui lo respirava e in un'attimo era in suo potere.
"Alyson! Non farlo!" urlò lui. La ragazza non ci diede troppo peso, probabilmente pensava che Angel la sottovalutasse troppo, ma in quel momento fu lei a sottovalutare il nemico.
Quando la ragazza gli fu praticamente addosso Val sogghignò buttando fuori il fumo. Era di un'intenso colore rosso, quasi come la sua giacca. La ragazza lo inspirò inavvertitamente facendo ridere il demone falena.
"Sei caduta in trappola." disse lui con sguardo crudele.
"Cosa..?" la ragazza si immobilizzò di colpo cadendo sulle ginocchia.
"Sei stata impudente ragazzina, hai osato provare a mettere in ridicolo me! Un Overlord! E per di più hai osato spegnere la vita di Vox.." disse lui, una piccola lacrima solitaria gli bagnò il viso "Ho sofferto davvero tanto per causa tua... ma ora..." disse lui estraendo una piccola siringa contenente del liquido nero "Sarai tu a  soffrire.." concluse lui avventandosi sul collo della ragazza.
Angel si mise in mezzo bloccando il demone con le sue sei braccia.
"Lasciala stare!" urlò lui causando un misto tra lo stupore e il divertimento in Valentino.
"Angel~Cake~perchè~ti~stai~mettendo~
contro~l'unica~persona~che~tiene~
davvero~a~te?" chiese lui con voce seducente. Angel sbarrò gli occhi fissandolo, poi scosse velocemente la testa e lo guardò con odio.
"Fanculo pezzo di merda!" urlò lui tirandogli un calcio. Valentino si piegò in due, Angel ne approfitto per tirargli un pugno in pieno viso rendendolo inoffensivo per pochi secondi. Approfitto di quel momento per caricarsi Alyson sulle spalle e correre. La ragazza era ancora in stato di trance, non si accorse minimamente che Valentino si fosse rialzato e stesse puntando la pistola contro Angel. Il suono dello sparo fece gelare il sangue a Angel, il proiettile lo colpì alla gamba facendolo cadere a terra dolorante, la sua presa su Alyson cedette facendola volare a pochi metri da lui.
"Merda!" sibilò lui cercando di trascinarsi verso la ragazza.
Valentino lo superò senza troppi problemi avvicinandosi a lei con un'espressione sadicamente malvagia in volto.
"Non preoccuparti Angel... ti finirò non appena avrò finito con lei.." sogghignò lui. Si inginocchiò di fronte alla ragazza piantandole la siringa nel collo, la ragazza gemette dal dolore incapace però di reagire.
"Non la toccare bastardo!" disse Angel allungando una mano verso di loro. Valentino scoppiò in una inquietante risata, era troppo tardi, il liquido contenuto di quella siringa entrò in circolo mozzando il fiato alla giovane.
Angel era in lacrime e impotente sulla strada, aveva fallito, non era riuscito a proteggerla. Val si alzò e avanzò verso di lui pronto a finirlo. Alyson uscì dallo stato di trance ma il dolore che stava provando le impedì di alzarsi. Fu quando il demone puntò la pistola alla testa del suo amico che qualcosa scattò in lei facendole superare addirittura l'inferno che stava provando. Con un'ultimo sforzo si teletrasportò vicino a Angel afferrandolo per una mano, dopodiché schioccò le dita teletrasportando entrambi un'attimo prima che il proiettile raggiunse la testa di Angel.

I due si ritrovarono nella hall dell'hotel. Alyson non riusciva a parlare: aveva il fiato corto, mentre Angel era ancora sotto shock. Il demone si riprese sentendo i lamenti sempre più costanti e sonori della ragazza. Si tirò su a fatica facendo leva sulla gamba sana pronto a cercare aiuto. Nella stanza purtroppo non c'era nessuno, così completamente nel panico urlò a pieni polmoni incapace di dire frasi sensate.
Charlie e Vaggie si affacciarono dalle scale inorridendo a quella visione.
Corsero velocemente verso i due nel panico più totale.
"Che cazzo è successo?!" chiese Vaggie rivolgendosi a Angel. Angel era sconvolto, era in iperventilazione e singhiozzava pesantemente.
"Valentino... ha... iniettato qualcosa... ad Alyson.." disse lui tra un respiro e l'altro. Charlie si girò di scatto verso di lui afferrandolo per le spalle.
"Cosa le ha iniettato?!" chiese lei nel panico più totale.
"Era una... sostanza nera... non ne ho mai... vista una così..." spiegò lui ancora sotto shock.
"Charlie, dov'è tuo padre?!" chiese Vaggie.
"A palazzo, sta discutendo con Alastor di alcune faccende.." disse lei.
"Chiamalo immediatamente!" disse lei completamente nel panico indicando Alyson. Charlie e Angel inorridirono a quella visione: la ragazza stava perdendo una copiosa quantità di sangue dagli occhi e dal naso.

Vaggie e Husk trasportarono Alyson nella stanza adibita alle medicazioni. La situazione era peggiorata drasticamente: il sangue aveva incominciato a fuoriuscire anche dalle orecchie e dalla bocca.
"Alyson... cerca di resistere..!" disse Vaggie mentre l'adagiavano sul lettino.
La ragazza non rispose, continuava a respirare a fatica e ad emettere lamenti strazianti. Angel entrò nella stanza zoppicando, in quel momento non gli importava del dolore alla gamba, voleva semplicemente dare una mano.
Alyson cercò la mano di Vaggie tastando tra le lenzuola, una volta trovata la strinse debolmente facendole alzare di scatto lo sguardo.
"Aiut..mi.." disse debolmente lei "Non.. vi v..do" continuò a tentoni. Vaggie spaventata mosse l'altra mano davanti agli occhi dell'amica, le pupille non si mossero minimamente. Afferò tremante una piccola torcia posizionata su un comodino e la puntò negli occhi della ragazza. Vaggie inorriditi, la sclera dei suoi occhi era passata da un colore bianco a un rosso molto scuro, la pupilla invece oltre a non reagire alla luce stava diventando sempre più opaca. Tutti in quella stanza la guardarono sconvolti: Alyson aveva appena perso la vista.

Charlie nel mentre era fuori dalla stanza, stava parlando disperatamente al telefono con suo padre, era in lacrime e si esprimeva a fatica per i singhiozzi.
"Devi venire qui... subito..! Alyson è stata contaminata con una qualche sorta di veleno, la situazione sta peggiorando!" disse lei accasciandosi a terra.
"Arriviamo subito." rispose il sovrano staccando la chiamata. In pochi secondi Alastor e Lucifero si teletrasportarono di fronte a Charlie.
"È qui papà.." disse lei indicando la porta. Lucifero non perse tempo ed entrò velocemente in stanza sbattendo la porta.
Alastor fece un passo per seguirlo ma venne bloccato da Charlie.
"Scusami... ma è meglio se aspetti fuori.. non.." la ragazza non finì la frase, Alastor la spinse leggermente di lato e attraversò la porta. Fece qualche passo verso il lettino della ragazza, ma quando la vide si gelò sul posto. Per la prima volta nel suo post vita Alastor cadde in ginocchio, tutti i rumori in quella stanza iniziarono a farsi ovattati e distanti, la sua visione periferica peggiorava man mano che i secondi passavano.
Alastor era un'esperto di veleni, insieme a Lucifero. Gli era bastato uno sguardo per capire di che veleno si trattasse, per scoprire l'orribile verità. Un senso di vuoto insopportabile iniziò a farsi strada nel suo petto. Provò a scuotersi ma non ci riuscì, rimase lì completamente immobile a fissare il pavimento con un'espressione apatica in volto.
Nel mentre, Lucifero aveva iniziato a visionare il corpo della ragazza, anche lui aveva capito dopo qualche secondo di quale veleno si trattasse, ma continuava a cercare disperatamente delle prove per sfatare quella teoria. Solo quando si fece dire di che colore fosse il veleno da Angel sembrò accettare un po' di più la verità.
"Merda..." sibilo lui tra i denti dando le spalle a Alyson. Il sovrano si mise una mano in faccia per la disperazione, si girò verso Alastor e capì che anche lui sapeva l'orribile verità.
"Si tratta del "internus mors", un veleno potentissimo." disse lui riluttante nell'includere i dettagli.
"Papà, ci serve la cura..." disse Charlie che nel mentre era entrata in camera.
"Non c'è..." disse il sovrano senza riuscire a guardarla negli occhi.
"COSA?!" chiesero in coro i presenti, eccetto Alastor, nella stanza.
"Non possiamo fare più nulla.. qualsiasi cosa faremo lei morirà comunque..." disse il sovrano in lacrime.

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