Capitolo 26: Il primo sterminio.

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La ragazza guardò il suo mentore confusa.
"La mia anima?"
"Si, renderti l'anima era un piccolo accordo che abbiamo fatto prima che tu venissi arruolata. A quel tempo, ti ho giurato che la tua anima sarebbe stata in buone mani e che dopo l'addestramento sarebbe tornata in tuo possesso." spiegò lui.
"Non sento alcuna differenza da prima." disse lei confusa.
"Questo perchè oltre ad amplificare i poteri l'anima è un recipiente per la memoria, purtroppo ho dovuto "resettartela" per i ricordi traumatici in essa contenuti." disse lui.
"Oh, capisco.." sussurrò lei.
"Pensa positivo, adesso potrai crearti dei nuovi magnifici ricordi senza preoccuparti del tuo passato." le sorrise lui.
"Il mio passato.." riflettè lei "Gabriel!" disse lei alzandosi di scatto "Quel demone che mi ha attaccato, sembrava conoscermi!" disse infine lei. Gabriel a quelle parole si pietrificò, in quel momento capì che le sue prossime parole potevano mandare in vacca il suo piano.
"Probabilmente era una persona che hai conosciuto in vita, non c'è altra spiegazione." disse lui cercando di non far trasparire la sua preoccupazione.
"No.. qualcosa non torna, lui era sorpreso di vedermi lì ancora in "vita" e c'è un'altra cosa... quel demone che mi ha salvata, io... ho come l'impressione di averlo già incontrato... si, credo sia così!" disse lei sconvolta. Gabriel agì in fretta, si alzò di scatto aprendo la mano puntandola sulla ragazza.
"Obsessis" disse lui, a quelle parole la sua mano si illuminò bloccando sul posto la ragazza e tutti i presenti del ristorante. L'arcangelo si alzò avvicinandosi a lei, poggiò la sua mano sulla fronte della giovane iniziando ad analizzare la sua mente. Le immagini scorrevano veloci ma lui sapeva cosa stava cercando, bloccò quel flusso quando lo trovò, aveva intuito che la giovane si stesse riferendo a lui: quel maledetto. Quel bastardo non avrebbe mandato tutto in malora. Chiuse la mano prelevando dalla mente di lei quel ricordo vissuto mesi fa polverizzandolo poi tra la sua mano, non soddisfatto prese anche il ricordo della conversazione che aveva avuto a tavola con lei, più precisamente quando Alyson aveva intuito che c'era qualcosa che non andava e lo polverizzò.
Gabriel tornò a sedersi al suo posto pronto per riprendere la conversazione. Agitò la mano senza troppo sforzo risbloccando tutti i presenti, lei compresa.
La ragazza si mise una mano sulla fronte, non capiva cosa fosse successo.
"Credo di essermi un'attimo persa, ahah. Dicevi?" disse lei imbarazzata.
"Dicevo, che ora non devi preoccuparti del tuo passato, concentrati sul futuro e sui bei ricordi che puoi creare." disse lui dolcemente. Gabriel azzardò ulteriormente stringendo la mano della giovane. Alyson lo fissò vagamente confusa, non si aspettava un gesto del genere.
"Avevi detto niente sentimenti." disse lei ridendo.
"Forse per te potrei fare un'eccezione." le sussurrò lui.

"Ok truppe! Ci siamo!" urlò Carol, la sua voce risuonò in tutta la stanza. Alyson si spaventò dal quantitativo di angeli presenti, l'ordine e la disciplina erano caratteristiche fondamentali per un bravo soldato, e in bel momento la stanza ne era colma. La disposizione era complessa, la prima linea era formata principalmente da veterani e soldati dalle straordinarie abilità, loro venivano divisi in modo equo nei gironi più "difficili". La seconda divisione invece, era formata da un numero maggiore di soldati semplici capeggiati da circa dieci generali incaricati nel coordinamento, la loro destinazione erano le grandi città, deve vi era concentrata un'alta densità di popolazione demoniaca. La terza linea, quella di cui Alyson faceva parte, era principalmente composta dalle nuove reclute e dai rimanenti soldati semplici, il loro compito, oltre a sterminare il maggior numero di demoni, era quello di fare esperienza, la loro destinazione era i gironi più "tranquilli". E infine l'ultima linea, il settore di supporto, il loro compito era di dare assistenza sia medica che armamentaria, sparsi per tutto l'Inferno erano di fondamentale importanza per la buona riuscita dell'operazione.
Gabriel aveva spiegato alla giovane che quel tipo di divisione era stato adottato di recente, più precisamente dopo la tragica morte di un intero plotone avvenuta per mano di un singolo demone. Tutti i presenti, inclusa Alyson, indossavano delle maschere, sia per proteggere la propria identità che per incutere timore nelle proprie vittime, oltre a questo ogni singolo soldato possedeva almeno tre armi angeliche di diverso tipo: lancia, spada e pistola angelica. La ragazza tirò un lungo respiro per calmarsi, aveva ansia, era preoccupata per la propria incolumità, ma doveva avere fiducia nelle proprie capacità. La sagoma di Gabriel apparve lungo la grande scalinata, tutti i presenti alzarono lo sguardo verso l'arcangelo pronti all'apertura dei portali. Il ragazzo si sollevò in aria con le sue potenti ali, tutto il suo corpo era illuminato da un candido bagliore, in quell'istante l'occhio di Gabriel si spalancò rivelando dei portali della medesima forma sparsi nella stanza. Ogni singolo portale conduceva in un luogo diverso, la loro posizione era ordinata in base alle file di attacco, nulla era lasciato al caso, ed era impossibile sbagliarsi. Le prime due file attraversarono i portali a loro designati, che si chiusero. Ora toccava alla linea di Alyson e la ragazza era nel panico più totale.
"Non ti preoccupare, fai del tuo meglio, ti vedrò al tuo ritorno." la voce di Gabriel risuonò nella mente di lei, la ragazza alzò lo sguardo incrociato quello sorridente di Gabriel, fu in quel momento che capì che lui aveva usato la comunicazione telepatica. La ragazza si tranquillizzò all'istante a quelle parole, e senza alcun rimpianto varcò quel portale.

Sangue, morte, distruzione e disperazione, Alyson stava vedendo tutto questo, e non ne poteva più. Lo sterminio stava andando avanti da venti ore ormai e la ragazza voleva solo scappare e correre il più lontano possibile, ma non poteva, non poteva deludere Gabriel e questo pensiero l'aveva fatta andare avanti. Il girone in cui si trovavano era il secondo, quello contenente i lussuriosi, la ragazza non capiva cosa avessero commesso di così sbagliato per meritare una simile punizione. I peccatori erano per lo più persone attratte dallo stesso sesso e amanti dalla passione incontrollata.
"Non dovrebbe esserci un Overlord in questo girone?" chiese una recluta vicino a lei.
"Dalle ultime notizie pare che sia stato ucciso da un'altro demone. Ahahah." rispose l'altra ridendo.
"Ben gli sta a quel depravato! Ehi guarda laggiù." disse l'altro indicando un punto ben lontano, Alyson seguì la traiettoria del dito incuriosita, vide una coppia di demoni che stava cercando di mettersi in salvo passando per un vicolo. I due angeli li inseguirono e anche la giovane, spinta dalla curiosità, fece lo stesso.
Non ci volle molto a raggiungere i due demoni, difatti presi dal panico erano finiti in un vicolo cieco. La coppia guardò spaventata i tre angeli che li stavano squadrando.
"Vi prego.. vogliamo solo tornare a casa..." disse uno dei due mentre stringeva il proprio partner in lacrime, entrambi avevano un piccolo pugnale, probabilmente usato per difendersi, ma nessuno dei due aveva il coraggio di attaccare in quel momento, Alyson fu l'unica ad accorgersi delle due armi.
"Ma che teatrino memorabile." rise il soldato davanti a quella scena.
"Memorabile? Io direi piuttosto disgustoso!" disse l'altro sputando per terra "Ehi, voi! Lo sapete che l'omosessualità è un crimine contro Dio?" rise lui puntando la pistola contro di loro "Vi assolvo dai vostri peccati."
Lo sparo e le urla che seguirono entrarono nella mente di Alyson come un virus incurabile, la ragazza cadde sulle ginocchia iniziando a vomitare.
"Ma che cazzo ha adesso?!" disse la recluta che aveva appena sparato rivolto a lei.
"Primo sterminio, eh?" disse l'altro aiutandola a rialzarsi "Ti ci abituerai in fretta, non preoccuparti." concluse lui dandole una pacca sulla spalla.
"È tutto tuo carina, inizia ad abituarti." disse l'altro indicando il demone intento ad abbracciare il cadavere del suo compagno.
La giovane lo guardò in lacrime, i suoi pensieri erano concentrati sul capire il motivo di tutta quella violenza ingiustificata, in quel momento Alyson non riusciva neppure a muovere un dito, figuriamoci impugnare una pistola per sparare.
"No... non posso.." sussurrò lei attirando gli sguardi delle due reclute.
"Avanti, sono degli esseri immondi, senza alcuna possibilità di salvezza!" disse uno dei due.
"Vedila così, siamo qui per liberarli dalla loro triste vita." disse l'altro.
Una delle due reclute l'afferrò per un braccio trascinandola davanti al demone, le passò la sua pistola assai scocciato dalla situazione.
"Avanti, forza." disse lui. La ragazza continuò a spostare lo sguardo dalla pistola al demone. Respirò a fatica e puntò l'arma contro la sua vittima.
"Perdonami, ti prego." sussurrò lei chiudendo gli occhi. La ragazza aprì improvvisamente gli occhi, con un gesto fulmineo afferrò il pugnale del demone accoltellando la recluta che le aveva appena passato la pistola, l'angelo cadde a terra privo di vita.
"Oh, merda!" disse l'altro puntando l'arma contro la ragazza. Provò a sparare un colpo ma lei fu più veloce: si teletrasportò dietro all'angelo tagliandogli la gola di netto.
Alyson si girò verso il piccolo demone che la stava guardando spaventato.
"Scappa." le sussurrò lei, il giovane a quelle parole spalancò gli occhi e iniziò a correre col corpo del suo compagno tra le braccia, entrambi uscirono da quel vicolo pieno di sangue lasciando sola la ragazza. Il suono di un "grazie" trasportato dal vento arrivo alle orecchie della ragazza facendola sorridere. Alyson cadde a terra completamente priva di energia, quel mondo così orribile e violento che la circondava diventò improvvisamente buio.

Dopo pochi minuti i soldati della quarta linea, allarmati dalle urla, raggiunsero quella zona perlustrandola, trovarono in quel vicolo il corpo privo di coscienza di Alyson e i cadaveri delle due reclute. Gli ufficiali ipotizzarono un possibile agguato da parte di una banda di demoni. Nessuno vide mai come fossero andate realmente le cose, nessuno tranne un demone ragno che riprese a sparare nei tetti dopo aver assistito alla scena.

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