Capitolo 7

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L'ora di mangiare era già arrivata, l'inferno aveva inizio da questo momento.
Mattheo era già sceso io invece avevo un po' di  timore ma non dovevo fermarmi e pensare, non era il momento.
Arrivai, ero dietro alla porta , esitai ad a entrare sino a quando un ragazzo mi affiancò.
Aveva dei capelli dorati e degli occhi color nocciola, mi guardava, non sembrava volermi giudicare.
"Chi sei tu?"
Mi chiese il ragazzo, per un secondo nella mia testa è passato il pensiero di mentirgli sulla mia personalità ma di certo non passerò inosservata.
"Sono la ragazza mostro o l'assassina dipende come il tuo gruppo o tu preferisci definirmi"
Lui mi guardò, il suo splendido sorriso scomparve, lo sapevo
"Non chiamerei mai una ragazza mostro, sò la tua storia, io e mio padre siamo dalla tua parte sappiamo che non hai fatto nulla"
Mi porse la mano
"Piacere Cedric Diggory"
Allungai la mano a mia volta, era la prima volta che qualcuno non mi giudicasse
"Sofia Malfoy"
"Lo sò "
Disse sorridendo facendomi sorridere a mia volta.
"Che aspetti ad entrare?"
Disse per poi aprire subito le porte, grazie Cedric hai fatto cominciare il mio incubo un secondo prima del dovuto.
Entrai, Cedric andò nel suo tavolo a quanto pare era Tassorosso mentre io dovevo andare la tavolo dei Serpeverde anche se ero Corvonero, i miei hanno voluto truccare il cappello dicendo che se mai dovesse uscire un'altra casa che non sia Serpeverde avrei disonorato la famiglia,
Cammino a testa alta de tendo tutti gli insulti, "mostro!" "Sfregiata" "assassina" "fai schifo!"
Bhe che dire sono tutti molto tranquilli.
Mi sedetti lontano da tutti, anche da mio fratello che poi si avvicinò di sua spontanea volontà
"Non ascoltarli"
Mi girai verso lui che mi aveva affiancato
"È difficile non sentirli quando te lo urlano"
Fece un piccolo sorriso
"Sappi che io non me ne vergogno di mia sorella, anzi ne vado fiero"
Disse per poi baciarmi la fronte ed andarsene.
Sentivo bisbigliare ovunque, alcuni gridavano per farsi sentire, altri guardavano e basta, girai la testa ed incrociai lo sguardo di Mattheo anche il suo impassibile, una ragazza mi affiancò ma non appena girai lo sguardo mi pentii di averla guardata
"Sofia ma che piacere rivederti"
La sua voce era irritante, ogni sua singola parola era come piccoli pugnali nel cuore, se quella ragazza non era cattiva allora non avevo ancora capito cosa fosse la cattiveria
"Vorrei dire lo stesso Pansy"
Già la ragazza si chiamava Pansy e per quanto le nostre famiglie possano andare d'accordo lei ha provato sempre un odio profondo nei miei confronti, nel frattempo a lei si avvicinò anche il suo gruppetto, in questo gruppo c'era anche Draco ma se ne era appena andato , c'era anche Mattheo. Si vedeva lontano un miglio che Pansy avesse una cotta per Mattheo.
"Allora mostro, dicci come sta Viola?"
Ed eccolo lì la pugnalata finale che fece spezzare il mio cuore in tanti piccoli pezzettini, la mia Viola, la mia migliore amica, morta a causa di un'incidente almeno tutti credono sia andata così ma non è vero. La rabbia in me saliva sempre di più, stavi esplodendo dalla rabbia così tanto che credevo perdessi il controllo, come può una persona parlare così di una morta, solo lei poteva ma di certo non ero una ragazza che non rispondeva alle provocazioni.
Mi alzai di scatto dal tavolo rovesciando i piatti che stavo su esso, la presi per i capelli e gli feci sbattere la testa al muro, dopo di che la mia rabbia salí talmente tanto che non riuscii più a trattenermi, solo guardandola la scaraventai dall'altra parte della sala, mi feci apparire una palla di fuoco sulla mano e proprio quando stavo sul punto di rovesciargliela contro intervennero i professori che mi scaraventarono tutti insieme addosso al muro. Vedevo gli sguardi degli studenti bruciarmi addosso, vedevo volti spaventati, terrorizzati, arrabbiati, sconvolti ma in mezzo a tutti sguardi ce ne era anche uno divertito, il suo, quello di Mattheo.
Mi alzai di corsa ed uscii dalla sala grande incavolata più che mai, sono ancora in vita per una sola cosa la vendetta è quella otterrò.

Apatica /fan fiction Mattheo Riddle/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora