Capitolo 16

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Mi svegliai la mattina seguente sul petto di Mattheo. Eravamo fatti, ubriachi abbiamo fatto tutto senza pensare ma non mi dispiace ciò che è successo, forse quello che ho fatto fino ad ora è stato negare ciò che provavo, non provo amore per Mattheo non ancora provo solo un profondo interesse ma una cosa che ho imparato nel tempo è che una persona non può valutare un'altra in un giorno, oppure per una semplice avventura fatta insieme, le persone cambiano possono piacerti in quel momento perché hanno fatto una cosa che ti fa star bene ma il secondo dopo posso già non piacerti più perché rivelano ciò che realmente sono.
Mi alzai presi la camicia che ieri sera indossava Mattheo e me la misi, scesi giù a fare colazione e poi mi misi sul divano.
Dopo un'oretta passata sul divano sentii una presenza sedersi affianco a me. Lui.
"Dobbiamo parlare di ciò che è successo"
Mi girai con il volto, quel tono che aveva sapevo ciò che stava per dire, le persone sono come cartine ed io le sapevo leggere alla perfezione.
"So già cosa vuoi dirmi, è stato un sbaglio mi dispiace"
Mi fissò senza proferire parola, avevo ragione, era quello il motivo
"Posso dirti una sola cosa?"
Lui annuì
"La prossima volta fermati prima di sverginare la tua migliore amica stronzo"
Mi alzai senza lasciargli il tempo di rispondere, aveva preso la mia verginità, sin da piccola mi ero promessa di donarla solo all'uomo che amavo invece l'ho donata al mio migliore amico che per di più si fa tutte.
La mia rabbia era troppa uscì in giardino, sentivo che stavo per perdere il controllo, la mi pelle bruciava, non poteva succedere di nuovo, sentivo Mattheo urlare il mio nome, urlava di calmarmi ma non c'è la feci e gridai più che mai , il fuoco esplose e propagò intorno a me , sentivo la mia pelle rompersi in mille pezzi di punto in bianco tutto finì ma rimasi comunque in aria, vidi Mattheo che mi guardò stupito poi guardai dietro me e le vidi, vidi le ali del demone più oscuro della terra artavate a me, ciò non era possibile,
Erano fatte di fuoco, erano bellissime ma io non ero imparentata con lui, nessuno lo era, lui era solo nella sua solitudine ma era anche la creatura più potente sulla terra.
Ritirai le ali e mi misi sul terreno.
Scoppiai in un pianto liberatorio e come sempre Mattheo venne a darmi conforto , la mia testa diceva che dovevo cacciarlo dopo ciò che mi aveva fatto ma come si sa il cuore vince sempre è così lui rimase affianco a me.

Apatica /fan fiction Mattheo Riddle/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora