Capitolo quattro

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"No, amico, stavolta non so proprio a chi dare ragione." Harry sbuffò, sentendo le parole del suo migliore amico.

Lo aveva chiamato per ottenere sostegno psicologico mentre aspettava che sua sorella tornasse a casa da lavoro, ma tutto quello che Niall continuava a ripetere era che erano stati entrambi coglioni. "Siete entrambi dei coglioni." Ecco, appunto. "Tu potevi essere un poco più tollerante, ma lui poteva essere un padre e un marito un po' più presente. Sai, è importante anche per Isabelle crescere in un ambiente sereno e fuori dalle urla domesti- BARBARAAAAA, TUA FIGLIA HA LASCIATO DI NUOVO LE SUE SCARPE NEL MIO STUDIO!" Harry dovette allontanare leggermente il telefono dall'orecchio a causa delle urla del figlio di Ermes contro sua moglie. "Scusami, dicevamo?"

"Mi stavi dando del coglione." Gli ricordò Harry, roteando gli occhi, mentre accavallava le gambe sul divano bordeaux della sorella. "Per la venticinquesima volta nel giro di venti minuti."

"Oh, Haz, ma è così!"

Ci fu un minuto di silenzio, e poi Harry non riuscì più a trattenere le lacrime. "Io pensavo che fossimo la coppia perfetta. Il sempre e per sempre, sai, e vissero tutti felici e contenti e altre stronzate del genere!" Si asciugò le lacrime passando un polso sugli occhi. "Io lo amo ancora!"

"Oh, allora è perfetto!" Harry potè sentire le mani del biondo battere dall'altra parte del telefono. "Lui ti ama, tu lo ami, dovete solo parlare e poi tornerete insieme."

"Mi ha cacciato di casa! Non mi ama più!"

"Non dire cazzate, ti ama più della sua stessa vita e te lo ha dimostrato più di una volta." Sospirò. Forse era stato troppo duro con il suo migliore amico. Insomma, se si fosse lasciato con Barbara, Harry lo avrebbe sicuramente preso a sberle, sì, ma poi avrebbero guardato insieme Love Actually e avrebbero parlato di come far fare pace a lui e Barbara. "Quello che voglio dire è che dovreste provare a chiarire. Urlerete sicuramente, e anche parecchio, conoscendovi, piangerete, vi spurerete altre parole cattive addosso, ma sono convinto che, alla fine, chiarirete."

"E come dovremmo chiarire, scusa?" Harry incrociò le braccia, pronto a sentire l'idea del suo amico.

"Chiedigli scusa, è ovvio."

"Te lo scordi! Io non ho sbagliato!"

"Ed è qui che ti sbagli!" Urlò Niall. "Quello che sto cercando di dirti da mezz'ora è che siete entrambi coglioni perché avete entrambi torto e ragione, potreste tranquillamente trovare un compromesso ma preferite semplicemente farvi la guerra!"

"Comunque sia, non ho intenzione di chiedergli scusa. Dovrà essere lui a fare il primo passo."

***

"Mi state dicendo che dovrei chiedergli io scusa?" Louis strabuzzò gli occhi, convinto di non aver sentito bene ciò che i suoi amici gli avevano detto. "No perché credo che la connessione di Skype sia saltata e abbia fatto perdere nel discorso le parole 'deve, farlo, Harry, per, primo'."

Liam e Zayn rotearono gli occhi. "Devi farlo tu per primo, Lou! È ovvio!"

"E secondo quale principio, scusa, Liam?"

"Secondo il principio che, secondo lui, è tua la colpa."

"Ma secondo me è sua la colpa!"

Zayn corrugò la fronte. "E pensarlo ti aiuterà a risolvere in qualche modo la situazione?"

"No, ma mi sento molto meglio sapendo di avere ragione."

I due sbuffarono. "Siete impossibili. Vi amate più della vostra stessa vita e fate finta che non sia così!"

Our Sun Princess [L.S.] -The Prince Of Darkness 2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora