Capitolo due

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Gli anni erano passati fin troppo velocemente e Harry e Louis si erano di colpo catapultati nella vita da genitori di una ragazza adolescente.

Già, la situazione era più complicata di quanto potessero immaginare.

Isabelle Anne Tomlinson era una bellissima quindicenne dagli occhi azzurri e i boccoli color cioccolato, tratti che aveva ereditato da entrambi i genitori.

Poteva sembrare una ragazza responsabile, ma chi la conosceva fino in fondo sapeva che non era propriamente così: il carattere predominante era assolutamente quello di Louis, visto che Isabelle amava fare scherzi, era spesso ironica e odiava la maggior parte degli esseri umani. 

Era brava a scuola, questo bisognava riconoscerglielo, ma ai suoi genitori ne faceva passare di tutti i colori.

Fortunatamente, sembrava che non avesse ancora sviluppato dei poteri da semidea.

Ade, dopotutto, era stato chiaro: «Li potrebbe sviluppare entro i sedici anni, sennò potrebbe essere perfettamente normale» e, fortunatamente, Isabelle avrebbe compiuto sedici anni a breve e, ancora, non mostrava nessun cenno di potere.

Però, era comunque pestifera.

~~~

"Papà! Ti prego!" Era la terza volta che Isabelle si lagnava con Harry, che stava tagliando delle carote sul ripiano della cucina. "Ci tengo davvero tanto!"

Il figlio di Apollo sbuffò.

Aveva capito che la figlia dovesse chiedergli qualcosa nel momento in cui era scesa in cucina e lo aveva abbracciato: lei odiava il contatto fisico, quindi stava semplicemente facendo la ruffiana con il padre per ottenere qualcosa.

"Non so, tesoro, non mi convince il fatto di lasciarti sola ad una festa piena di ragazzi..." Harry arricciò il naso al pensiero che la figlia sarebbe potuta tornare con in mano un test di gravidanza che diceva che fosse incinta.

"Papà! Domani compio sedici anni! E la festa sará due giorni dopo!"

Harry roteò gli occhi. "Puoi dirmi chi ci sarà a questa festa?"

Fu il turno di Isabelle di sbuffare. "Te l'ho già detto! Andrò con Amy e James-..."

Il padre la interruppe, accigliandosi. "Zio Niall, zio Liam e zio Zayn sono d'accordo a lasciarli andare?"

Lei scrollò le spalle. "James ha detto che gli zii hanno detto di sì, Amy dice che per zio Niall va bene, ma deve ancora parlare con zia Barbara."

Amy era la figlia di Niall e Barbara, che aveva sviluppato poteri da discendente di Efesto con una leggera passione per le piante (oops, colpa della discendenza da Demetra) sin da subito, mentre James, figlio di Zayn e Liam, aveva mostrato il cervello da discendente di Atena ma la vanità di un discendente di Afrodite.

L'unica senza poteri era, dunque, Isabelle.

«Non c'è due senza tre» ripeteva in continuazione Louis, per prendersi gioco di Harry, visto che era l'unico tra loro due che voleva che la figlia sviluppasse dei poteri.

Harry tolse dalla testa quei pensieri e rispose alla figlia: "Facciamo così: appena arriva tuo padre glielo chiedi e vedi che ti dice, okay?"

Prima che Isabelle potesse aggiungere altro, una terza voce si fece spazio in cucina. "Chiedermi cosa?"

Harry, nel sentire la voce del marito, lasciò le carote sul ripiano, si pulì le mani e, insieme alla figlia, andarono ad accogliere Louis.

"Papino!" Esclamò Isabelle nel modo più persuasivo possibile, e il figlio di Ade roteò gli occhi.

Our Sun Princess [L.S.] -The Prince Of Darkness 2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora