Capitolo venticinque

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 Zayn e Niall si precipitarono verso di lui, mentre Liam ed Eleanor cercavano di tenere fermo Harry, ora entrato in panico.

"Lou, Lou, Lou, dannazione, svegliati!" Urlò Niall, prendendolo a ceffoni in faccia.

"Se lo prendi a ceffoni non risolvi niente, idiota!"

"Sto solo sperando che si svegli!"

"Sono sveglio!" Strillò Louis, con la poca voce rimasta nel corpo. "Mi state facendo addormentare, voi due. Dannazione, fate qualcosa! Il dolore è allucinante."

"Ovviamente lo è." Ghigno John, avvicinandosi al corpo moribondo di Louis. "Ho scelto per te il miglior veleno che ho trovato sul mercato, caro LouLou."

"Figlio di puttana." Sibilò Louis a denti stretti.

"Ssh, LouLou," John sorrise. "Tra poco sarà tutto finito. Fortunatamente questo tipo di veleno ha una sola peculiarità: può essere curato esclusivamente da un figlio, o discendente, di Apollo." Si guardò attorno. "E il caso vuole che, giusto giusto, l'unico figlio di Apollo presente in questa stanza sia mezzo morto, per terra, e se si muove il veleno penetra nel cuore." Ghignò.

Harry scosse la testa. "Eleanor, lasciami avvicinare a Louis. Lo devo curare."

"Non puoi!" Strillò Louis, "Stai morendo!"

"Anche tu stai morendo!" Ribattè Harry, sbuffando.

"Non permetterò che muoia anche tu!" Urlò Louis. "E poi, neanche volendo potresti usare i tuoi poteri. Sei troppo debole."

John sogghignò. "È così. Quindi, ti auguro una buona morte, LouLou." Si strinse nelle spalle e, proprio mentre stava per riprendere posto sul suo divanetto, Zayn gli si avvicinò, pronto a ucciderlo.

In un battibaleno, John si girò verso di lui, schioccò le dita e ognuno di loro rimase bloccato al suo posto. "Scelta sbagliata, Malik." Disse, trovando il tutto decisamente divertente, prendendo posto sul suo divano.

"Se mi scongelo, lo uccido." Sussurrò Liam, assottigliando gli occhi, ancora fermo sul corpo di Harry, così come John lo aveva freezato.

"Dobbiamo fare qualcosa per Louis, sta morendo!" Esclamò Zayn.

"Ehi, tranquilli, ragazzi," Louis aveva un sorriso sulle labbra, adesso. Si vedeva che era forzato, ma i suoi amici apprezzarono lo sforzo. "Sto bene. Morirò, contento di aver salvato i miei amici e la mia famiglia." I suoi occhi scattarono verso ognuno di loro. "Rendete Harry e Isabelle felici per me, va bene?" E, piano piano, chiuse gli occhi.

"No, no, no, Louis, non ti rischiare a chiudere quei dannati occhi!" Urlò Niall, provando chiaramente a muoversi, ma non riuscendoci. "Non farlo!"

"Sono davvero stanco, Nì." Louis riaprì leggermente gli occhi, per poi richiuderli, per poi riaprirli subito dopo. "Vi vedo tutti girare e... vedo una luce?"

"Non guardare la dannata luce, Lou, non guardarla!" Strillò Eleanor, mantenendo lo sguardo sul corpo dell'amico.

"E se vedi un vecchio signore con barba lunga, veste bianca e un bastone non seguirlo!" Specificò Zayn.

"Zayn, noi siamo politeisti." Gli ricordò Liam. "Non crediamo in Dio."

"Giusto." Tossì. "Beh, se vedi qualcuno tipo grasso e circondato da molte donne, non seguirlo!"

"Zeus potrebbe fulminarti per questo." Disse Niall, roteando gli occhi.

"Il punto è che..."

"Ragazzi!" Li interruppe Louis. "La luce c'è davvero, la vedo!"

"Sei stato un buon amico." Niall tirò sul col naso.

"Niall, se piantassi di fare l'idiota," disse Louis, e Niall notò con piacere come fosse ancora in grado, nonostante il veleno e tutto, di parlare e insultarlo. "Ti renderesti conto che la luce proviene da mia figlia."

Tutti voltarono lo sguardo verso Isabelle che, ancora sospesa a mezz'aria dalla Manticora, era davvero illuminata da una luce accecante.

"Che diavolo...?!" Esclamò Eleanor, scioccata.

"I poteri!" Esclamò Liam. "Anche James ed Amy hanno avuto la stessa reazione quando hanno acquisito i loro poteri!"

Quando finalmente Isabelle smise di brillare, si voltò verso la Manticora e, senza dire una parola, uno scheletro enorme emerse dal terreno e spinse via il mostro, lasciando la ragazza libera.

Allo stesso momento, i ragazzi smisero di essere freezati, potendo finalmente muoversi: John aveva evidentemente perso la concentrazione sulla maledizione che teneva i loro corpi immobili.

"Sei il mio orgoglio." Riuscì a sussurrare Louis, prima di chiudere gli occhi solo per un momento, approfittando della momentanea distrazione dei suoi amici.

"Ma come diavolo hai fatto?" Esclamò John, preoccupato.

Lei si guardò le mani, ancora più scioccata di tutti loro, e ghignò. "Penso di avere finalmente ereditato i poteri."

"Alla buon'ora!" Esclamò Niall, roteando gli occhi.

Eleanor, lì per lì, rise. Ma poi ci pensò su: "Isabelle, se tu hai ereditato i poteri da Louis, vuol dire che, sicuramente, li hai ereditati anche da..."

"Da papà Harry!" Esclamò lei, sorridendo.

"Quindi puoi curare Lou?" Liam si illuminò.

"Ehm, sì, penso. Ma come diavolo si guarisce una persona?" Tutti si strinsero nelle spalle ed Eleanor cominciò a schiaffeggiare la faccia di Harry per farlo svegliare.

"Haz, abbiamo bisogno del tuo aiuto."

Harry, con la faccia assonnata a causa del farmaco anestetico che Eleanor gli aveva somministrato, si grattò i capelli. "Che succede? Perché c'è uno scheletro enorme? Lou lo ha evocato?"

"Ti spiegheremo tutto dopo. Dimmi solo che formula va usata per guarire una persona da un veleno."

Harry posò una mano sulla sua testa e, dopo alcuni minuti per cercare di ricordarla, la disse ad Eleanor che a sua volta la disse ad Isabelle, così che lei potesse recitarla per curare il padre.

Lei gli toccò il braccio, in attesa che Louis riaprisse gli occhi, ma non successe nulla.

"Glielo avevo detto, al bastardo, di tenere gli occhi aperti!" Piagnucolò Niall, allarmato, mentre Zayn cominciava a schiaffeggiare la faccia di Louis, sperando in un risveglio.

"Che scena commovente!" Esclamò John, ghignando. "Tesoro, mi spiace," si rivolse ad Isabelle, che stava ancora disperatamente provando a rianimare suo padre. "Ma il veleno di Manticora non si toglie tanto facilmente per una novellina..."

Our Sun Princess [L.S.] -The Prince Of Darkness 2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora