Non appena i ragazzi andarono via, gentilmente scortati da Stan e Barbara, gli adulti arrivarono il piano che Louis utilizzava costantemente per sconfiggere i cattivoni.
E sappiamo tutti come affrontava le situazioni di quel tipo: "Ehi, razza di codardo!"
Harry avrebbe voluto soffocarsi con un piede. Non aveva mai approvato del tutto il metodo di suo marito, perché «Vedrai che prima o poi incontrerai il cattivo isterico che ti ucciderà non appena userai questo tipo di linguaggio», e John era proprio uno di questi cattivi.
"Oh, LouLou," la voce viscida del figlio di Ares sembrava che fosse dappertutto, come se fosse nelle pareti. "Con me i tuoi giochetti non funzionano. Ti conosco bene. Vi conosco bene."
Louis sbuffò. "Ho notato, sei praticamente uno stalker." Indicò tutte le loro foto appese sulle pareti. "Sai che potresti essere denunciato per questo?"
John rise amaramente. "Non ti smentisci mai, è vero?"
Louis lo ignorò. "Ciò che non capisco è sei tornato dopo tutti questi anni!"
"Oh, piccolo mio," John finalmente si mostrò, comparendo al centro della stanza, proprio accanto alla manticora che teneva Isabelle in ostaggio. "Ma io sono sempre stato intorno a voi."
Il figlio di Ade inarcò un sopracciglio. "Spiegati. Noi ci siamo persi di vista dopo che tu mi hai tradito e io ti ho lasciato."
Lui rise di nuovo. "Pensi davvero che il ricciolino abbia trovato da solo gli annuali contenenti il tuo oscuro passato?"
Harry spalancò la bocca. "Li ho trovati da solo!"
"Non è propriamente così, figlio di Apollo." Disse, sprezzante. "Erano nel dimenticatoio della biblioteca. Se non li fossi andati a cercare io personalmente per esporli alla tua vista, tu non li avresti mai trovati."
Vedendo le facce scioccate dei semidei, John continuò. "Pensate che dopo l'incidente di Stan, Chirone non abbia fatto mettere in sicurezza il campo con della magia, evitando così che qualsiasi potere potesse danneggiarlo nuovamente?" Ghignò, ridendo per l'ingenuità di coloro che venivano definiti i migliori semidei del Campo Mezzosangue. "Ovviamente io ho rotto tutti gli incantesimi, sapendo che, così, saresti finiti nel Tartaro!"
Harry strinse le labbra.
"E chi ha fatto in modo che la Furia rapisse la ragazza e che i mostri fossero esattamente nel luogo giusto al momento giusto?" Fece finta di guardasi attorno. "Oh, di nuovo io! Sono proprio un genio."
"No, sei uno squilibrato!" Contestò Niall, incrociando le braccia al petto.
"Non incolpatemi, l'amore mi ha reso pazzo." Disse, facendo un occhiolino.
Zayn fece finta di vomitare. "Non usare le canzoni di mia sorella per giustificare le tue pazzie, verme."
Harry decise di mettere da parte per dopo, sempre se fossero sopravvissuti, la domanda a Zayn riguardo Taylor Swift. Era davvero una delle sue sorellastre, nonché figlia di Afrodite? Beh, cavolo.
John roteò gli occhi. "Uffa, io volevo divertirmi ma con voi non è mai possibile!"
"Vuoi divertirti?" Urlò Louis, dopo un po' di tempo che non apriva bocca. "Allora ho un'idea: combattiamo. Se vinco io, tu lasci in pace me e la mia famiglia e ti farai portare al carcere dei semidei."
John inarcò un sopracciglio. "Ma se vinco io, la ragazza e il ricciolino muoiono e i tuoi amici vengono direttamente spediti nel Tartaro."
Harry vide il volto di Louis attraversato da una scintilla di paura, ma subito dopo si ricompose. "Ci sto." Esclamò, più sicuro che mai.
Ora, Harry avrebbe voluto soffocarlo con un piede. Fece per afferrare la spalla di Louis, ma Liam lo fermò. "È inutile, Haz, non gli farai cambiare idea."
Il figlio di Apollo guardò in basso, convinto dalle parole di Liam.
"Prendi la tua arma, Louis." Ordinò John, ridendo. "E prega gli dei. Io sono sotto la protezione di Eris. Non potrai mai sconfiggermi."
Eris? Cosa c'entrava adesso John con la dea del Caos? E perché... oh no. Louis finalmente collegò tutti i pezzi del puzzle: Eris era una delle tante dee minori ad avercela con lui, quindi era stato facile fare un patto con John in cui lei gli aveva concesso il controllo su tutti i mostri.
Dopotutto, lei amava il Caos.
"Che c'è, John?" Louis si finse dispiaciuto, mentre agguantava la sua spada. "Sei così brutto che nemmeno tuo padre ti vuole e quindi ti sei affidato ad una dea ancora più brutta di te?" Lo schernì, sperando di provocare una qualche reazione nei confronti del semidio.
Ed effettivamente, ebbe successo. Ma nel modo sbagliato: John afferrò uno dei tanti coltelli che teneva legati alla cintura e lo tirò. Il coltello, però, invece di essere diretto verso Louis si diresse verso Harry, finendo per colpirlo alla spalla.
"Oops!" Esclamò il figlio di Ares, coprendosi la bocca con una mano. "Che sbadato, avrò sbagliato mira!"
Harry cadde all'indietro, venendo prontamente afferrato da Zayn e Niall, mentre Liam ed Eleanor si inginocchiarono accanto a lui per rimuovere l'arma e disinfettare le ferite.
Louis si precipitò accanto ad Harry, tenendogli la mano. "Piccolo, come ti senti?"
Harry sogghignò. "C-come uno che è stato appena p-pugnalato dall'ex storico del marito." Riuscì a dire, balbettando a causa del dolore.
Louis gli baciò la fronte, "Almeno non hai perso il tuo senso dell'umorismo!"
"Non ti preoccupare per me, Lou," consigliò Harry, accarezzandogli a sua volta la mano. "Sono un guaritore, riuscirò a guarire."
"Ehi, non puoi usare i tuoi poteri, riccio." Ordinò Liam, tenendogli la testa con una mano. "Hai bisogno di stare fermo e riposarti, sei troppo debole." Cercò lo sguardo di Eleanor, per confermare di non aver detto una cavolata.
Eleanor annuì. "Credo che ci fosse del veleno nel pugnale, quindi ho bisogno di rimuoverlo dal tuo corpo. Non è molto, ma se ti muovi o usi i tuoi poteri rischiamo di disperderlo e farlo arrivare addirittura al cuore." Harry trasalì. "Esatto, quindi stai fermo."
Louis stava quasi per accarezzare i capelli di Harry quando un grido da parte di sua figlia lo riportò alla realtà: era ancora nel bel mezzo di un duello con un pazzo figlio di Ares che aveva fatto un patto con la dea del Caos. "Papà! Attento!"
Si mise in piedi ma, prima che avesse il tempo di afferrare il suo scudo per respingere il pugnale stavolta diretto verso di lui, esso arrivò. E lo colpì sul cuore. Non sopra. Non sotto. Non vicino. Sopra.
Louis strinse i denti e cadde sul parquet sporco.
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Our Sun Princess [L.S.] -The Prince Of Darkness 2-
FanfictionSe qualcuno avesse chiesto ad Isabelle Tomlinson di descrivere il rapporto tra i suoi genitori negli ultimi tempi, probabilmente avrebbe usato una frase presa da Reputation di Taylor Swift. Infatti, gli alterchi tra i suoi genitori sembravano simili...