Capitolo otto

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"Quale sarà il nuovo look di Harriet... o dovrei dire, Harry?" rifletté Circe. "Qualcosa di piccolo e di scorbutico. Ci sono... un topo ragno!"

Delle fiamme azzurre rotearono fuori dalle sue dita e si avvilupparono come serpenti attorno ad Harry.

Rimasero tutti a guardare, paralizzati dall'orrore, ma non accadde nulla.

Harry era ancora Harry, solo più arrabbiato di prima. Fece un balzo in avanti e puntò il coltello al collo di Circe.

"Che ne dici di trasformarmi in una pantera, invece? Una pantera con gli artigli puntati sulla tua gola!"

"Impossibile!" strillò Circe.

Harry mostrò alla maga la bottiglietta di vitamine.

Circe emise un lungo gemito di frustrazione. "Maledetto Ermes e le sue vitamine! Sono un enorme bluff! Non fanno affatto bene!"

"Restituisci a Louis la sua forma umana, altrimenti...!" minacciò Harry.

"Non posso!"

"Allora te lo sei voluto!"

Le assistenti di Circe fecero qualche passo avanti, ma la loro padrona ordinò: "Indietro! È immune alla magia finché non si esaurisce l'effetto di quella maledetta vitamina."

Harry trascinò Circe fino alla gabbia dei porcellini d'India, la scoperchiò e versò il resto delle vitamine all'interno.

"No!" gridò Circe.

Louis fu il primo a prenderne una, ma anche tutti gli altri porcellini corsero ad assaggiare quel cibo nuovo.

Un morso e si sentì infuocare dentro.

Rosicchiò la vitamina finché non smise di sembrargli enorme.

La gabbia cominciò a rimpicciolire, e all'improvviso, bang!, esplose.

Era seduto sul pavimento, di nuovo in forma umana - e in qualche modo dentro i suoi vestiti, grazie agli dei - insieme ad altri sei tizi che sbattevano le palpebre disorientati e si scrollavano trucioli dai capelli.

"No!" gridò di nuovo Circe. "Tu non capisci! Questi sono i peggiori!"

Uno degli uomini si alzò: un tizio grande e grosso con una lunga barba nera sbrindellata e i denti dello stesso colore. Indossava dei vestiti scombinati di lana e pelle, degli stivali alti fino al ginocchio e un cappello di feltro floscio. Gli altri uomini erano vestiti in modo più semplice, con delle brache corte e delle sudice camicie bianche. Erano tutti a piedi nudi.

"Argggh!" ululò l'omaccione. "Cosa mi ha fatto la strega!"

"No!" gemette Circe.

Harry rimase a bocca aperta. "Io ti conosco! Edward Teach, figlio di Ares?"

"Per tutti i mari, sì, ragazzino" ringhiò l'omaccione. "Ma tutti mi chiamano Barbanera! Ed ecco le streghe che ci hanno catturati, uomini. Date loro una lezione e poi vedete di trovarmi una scodella di sedano! Arggggh!"

Circe strillò e fuggì con le sue assistenti dalla stanza, inseguita dai pirati.

Harry rinfoderò il coltello e scoccò a Louis un'occhiataccia.

"Grazie..." balbettò, spolverandosi i vestiti con le mani. "Mi dispiace tanto..."

"Sono contento che non sei un porcellino d'India."

"Anch'io." Annuì Louis, cercando di nascondere il sorriso dal suo volto.

Harry si strappò di dosso la lunga veste e Louis, istintivamente, si coprì gli occhi con le mani.

Our Sun Princess [L.S.] -The Prince Of Darkness 2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora