Capitolo quindici

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La stanza che Eleanor aveva riservato ai due ragazzi era semplicemente magnifica.

Godeva di una vista mare mozzafiato, il letto -rigorosamente matrimoniale- era così grande che avrebbero potuto dormirci anche Zayn e Liam (Niall no, ovviamente, perché aveva il brutto vizio di prendersi tutto il letto per sé), e il bagno... esageratemente enorme.

"A che serve un bagno così grande?" Domandò Harry, guardandosi attorno nell'enorme stanza.

"Non lo so," rispose Louis. "Ma un letto così grande mi ci voleva proprio!" E si lanciò sul letto, sgualcendo le lenzuola.

Harry si batté una mano sulla fronte. "Non hai tempo per dormire, tra poco inizia lo spettacolo."

Louis sospirò drammaticamente nel cuscino. "Dirò a Carlos di sostituirmi."

"Louis," Harry lo sollevò dal letto facilmente, non badando alle lamentele del maggiore. "Tu sei il regista dello spettacolo."

Louis spalancò gli occhi. "Merda, vero."

***

Lo spettacolo era stato semplicemente perfetto.

Gli attori, che andavano dai sei ai diciotto anni, erano stati bravissimi, e la trama era anche abbastanza divertente.

La conferenza era andata alla grande, tutti avevano approvato il suo lavoro.

E poi, Louis sembrava davvero fiero del suo lavoro, mentre si complimentava con i suoi alunni per l'ottimo lavoro svolto, mentre a sua volte riceveva complimenti dai genitori degli attori che erano entusiasti.

Proprio mentre stava parlando con una signora bionda, mentre Harry era accanto a lui, la bambina al fianco della signora bionda gli tirò il pantalone leggermente, per attirare la sua attenzione.

Harry si piegò sulle gambe per arrivare all'altezza della bella bimba bionda, che poteva avere circa sei anni, e le sorrise. "Qual è il tuo nome?"

"Mi chiamo Sophie." Rispose lei, ed Harry ricordò immediatamente il suo volto: lei aveva interpretato la simpatica figlia del pirata ed era stata in assoluto la sua preferita. "E il tuo nome qual è?"

"Sono Harry, piacere di conoscerti piccolina!"

Sophie sorrise. "Mi hai incuriosito molto perché sei stato tutto il tempo a guardare Lou mentre parlava con la mia mamma e sorridevi." Harry rimase stupito dalla capacità di osservazione della bimba, e sbattè più volte le palpebre. "Sei innamorato di lui, per caso?"

Harry ridacchiò e le si avvicinò all'orecchio. "Sì... ma è un segreto, okay?"

Lei annuì, in modo solenne. "Certo! Non lo dirò a nessuno!" Gli tirò un po' la mano. "Però non farlo soffrire, va bene? Gli voglio bene come se fosse un fratello maggiore e non vorrei mai vederlo triste," gli puntò un indice contro, facendo uno sguardo minaccioso. "Intesi?"

Harry annuì, intenerito. Era incredibile come Louis riuscisse a far innamorare chiunque di lui. "Certo, piccoletta."

Lei gli sorrise un'ultima volta, prima di andare al fianco della madre che si stava allontanando verso l'uscita.

Harry si rimise in piedi, stirandosi la camicia con le mani, mentre Louis lo guardò sorridendo ironicamente. "Hai fatto amicizia con Sophie, eh?"

Il figlio di Apollo annuì. "È una bambina sorprendentemente intelligente."

Louis sospirò. "Credimi, lo so. Capisce più cose di quante ne dovrebbe capire una bambina della sua età."

"Ho notato." Harry arricciò le labbra, ridendo.

Proprio mentre sembrava che Louis stesse per aggiungere qualcos'altro, Eleanor entrò nella sala in modo frenetico. "Si può sapere dove diavolo siete finiti? Sto aspettando voi per dare il via alla festa!" I due semidei si scambiarono uno sguardo di intesa, prima di dirigersi fuori dalla sala, seguendo la loro amica.

***

L'After Party era abbastanza caotico: pieno di gente, cibo, musica, alcool e probabilmente droga, se solo avessero cercato bene.

Louis era riuscito a riservare un tavolo per lui e per Harry, ma in quel momento solo lui era seduto, mentre il figlio di Apollo stava ballando amichevolmente con un uomo.

Il liscio socchiuse gli occhi, massaggiandosi la testa.

Eleanor aveva rifilato loro qualsiasi tipo di alcolico, ed erano entrambi troppo ubriachi.

Ma Louis era comunque geloso.

Quel tipo guardava Harry come se avesse voluto scoparlo sul muro.

Eh no caro mio. Pensò Louis, provando a mettersi in piedi... e fallendo miseramente, visto il modo in cui cadde penosamente sulla propria sedia.

"Lou!" Gridò Eleanor, andandogli incontro. "Tesoro sei caduto sulla tua sedia!"

"Oh, me ne sono appena reso conto." Louis scoppiò a ridere, facendo capire ad Eleanor che fosse completamente andato.

"Sei ubriaco fradicio." Disse lei, guardandolo con disappunto. "Da quant'è che non ti ubriachi?"

Louis sorrise. "Dall'anniversario mio e di Harry..." parlò strisciando le ultime lettere di ogni parola.

"Tesoro voi vi siete sposati a Settembre! È Luglio!"

A Louis scappò un singhiozzo. "È divertente. Non ho mai saputo reggere l'alcol, in realtà."

Lei roteò gli occhi. "Immaginavo." Lo afferrò da sotto le ascelle per sollevarlo. "Andiamo, dov'è che vuoi andare?"

"In pista!" Louis indicò il punto dove Harry ballava col misterioso uomo, ora quasi strusciandosi su di lui, come se fosse un bambino che indicava alla mamma il giocattolo che voleva.

"Sei troppo ubriaco per andare in pista, Lou."

"No, no, mi reggo in piedi perfettamente, guarda!" Si districò dalla presa di Eleanor, e si mise sulla punta di un solo piede, per dimostrarle che fosse sobrio. "Prima ho solo avuto un giramento! È okay, El! Posso andare!"

Lei sospirò. "Domani mi ammazzerai per questo, ma ho paura che se non vai da lui questa vacanza potrebbe definitivamente rovinare la vostra relazione." Indicò i due in pista: l'uomo aveva letteralmente il suo cazzo premuto su quello di Harry, ed era davvero troppo.

Louis sospirò, cercando di raccogliere tutto il suo buon senso e ricordando le parole di Liam nelle lezioni su come controllare la rabbia.

A falcate si diresse verso il figlio di Apollo e l'uomo e picchiettò con l'indice sulla spalla di quest'ultimo. "Scusami, posso rubartelo un attimo?" Gli sorrise amichevolmente e il tipo, fin troppo ubriaco per opporsi, annuì.

Louis prese Harry per mano, che aveva uno sguardo deluso sul volto, e lo portò fuori dalla stanza dove la musica suonava, così da poterlo sentire. "Ehi, che hai fatto?!" Disse Harry, arrabbiato.

"Ti ho salvato da una scopata di cui domattina ti saresti pentito." Roteò gli occhi, massaggiandosi le tempie. "Prego."

Harry lo guardò male. "Ma io volevo scopare con qualcuno!"

"Beh... non lo farai, Hazzy." Non ridete. Era solo troppo ubriaco per chiamarlo in modo normale, okay?

Harry piagnucolò, ma poi.. eccolo il suo sorriso malizioso. Girò attorno al corpo di Louis e si abbassò fino ad arrivare al suo orecchio. "Allora mi scoperai tu?"

Louis smise di massaggiarsi le tempie. "Scusami?"

"Voglio scopare con te, Louis." Sussurrò Harry, provocante, le labbra che sfioravano il collo del maggiore. "Non mi scopi da mesi. Voglio urlare come solo tu sai farmi fare."

Louis deglutì. "Non siamo, ehm, troppo ubriachi per farlo? E poi, ehm, noi dobbiamo ancora provare ad aggiustare le cose tra noi, credo?"

Harry scosse la testa. "Per stasera faremo un'eccezione."

"Harry, io non..."

"Ti prego, piccolo."

E quella frase fece impazzire del tutto Louis.

Se fino a quel momento aveva avuto un po' di auto controllo, ora era andato tutto a puttane.

Our Sun Princess [L.S.] -The Prince Of Darkness 2-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora