011 • voci di casa

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Eve era diventata cercatrice, il suo sogno era finalmente diventato realtà e durante quel giorno non fece che sorridere e salutare tutti con entusiasmo, tutti tranne Sirius.
"lui ha Jocelyn" si diceva presa dalla gelosia

Decise di passare il resto del pomeriggio in biblioteca, sorrise ancora di più quando portando un paio di libri a Madama Prince, intravide con la coda dell'occhio la chioma corvina tipica dei Black, si avvicinò e sorprese Regulus per rendergli pan per focaccia.
«Regulus Arcturus!» lui ebbe un piccolo sussulto e si voltò verso di lei con la mano nella tasca per estrarre la bacchetta

«Ho capito il tuo gioco Evelyn Elisabeth»
«Oh mio Dio, no! Non farlo mai più!» esclamò lei tappandosi le orecchie come una bambina
«Fare cosa?» domandò lui ridendo
«Dire il suo nome completo. È una cosa che odia» sentì la voce soave di Sirius e si girò per guardarlo ricevendo un occhiata quasi di fuoco.
«Sei cercatrice vero, Evelyn?» chiese Regulus senza dare tanto peso alla presenza del fratello
«Legimanzia? Dovrebbero rinchiuderti. Preferirei morire sotto una maledizione mortale che avere qualcuno che legge i miei pensieri» confessò lei

«Giuro che stavolta non l'ho usata. Solo solo voci di corridoio. O meglio, voci di casa. Si dice che tu sia stata presa perché stai con mio fratello» finì guardando il diretto interessato che incrociò le braccia al petto.

«Oh ma dai! Ci credi davvero?» disse Eve ridendo «Di' alle tue voci di casa di farsi i fatti propri, e in ogni caso io e tuo fratello non stiamo insieme» sussurrò l'ultima parte un po' timidamente.

«D'accordo, in ogni caso, Evelyn, ci vediamo in giro» Regulus alzò leggermente le labbra in un sorriso e poi tornò a consultare libri sugli scaffali.

Eve tornò alla scrivania di Madama Prince e dopo aver preso i suoi sei libri si incamminò verso la sala comune.
«Mi spieghi perché mi ignori adesso? Mi sembrava che ci fossimo chiariti»

«Io non ti sto per nulla ignorando» rispose lei innocentemente passando davanti ad un gruppetto di ragazzine che sussuravano qualcosa guardando Sirius e poi ridevano.
Lui guardò verso di loro per un paio di secondi; se fosse stato un momento normale si sarebbe fermato e avrebbe sorriso, ma Eve che non lo considerava era molto peggio di non rispondere ad un fanclub.

«Mi spieghi cosa significa? Sorridi a tutti e a me nemmeno un saluto dopo che sei entrata in squadra»
«Non capisco di cosa parli» provò a svagare lei affrettando il passo
«Non fare la finta tonta è la terza volta e non è finita nemmeno una settimana di scuola»

«Davvero? Non pensavo potessi rendertene conto con così tante ragazze che ti ronzano intorno»
"Pessimo errore, Eve" si disse poi "Pessimo è un eufemismo"

Sirius si fermò e sul suo viso comparve l'ombra di un sorriso
«Quindi è questo? Sei gelosa?! Avresti potuto dirlo prima» scherzò lui allungando un braccio dietro di lei

«Black. Il braccio. Lontano da me. In questo instante.» mormorò frettolosamente sentendo la voce acuta e stridula di Jane Parkinson, la Serpeverde che gestiva "la Gazzetta degli Studenti".
Il giornalino le era stato tramandato dall'amica Rita Skeeter che solo da qualche anno aveva intrapreso la carriera di giornalista.

Gli articoli erano bombe sganciate sugli studenti: una volta parlavano di quello che aveva preso Troll e veniva deriso, si parlava dei balli e delle novità scolastiche ma soprattutto la Gazzetta dello Studente era una vera e propria macchina di gossip a livello sentimentale.

Almeno una volta a settimana Jane scriveva di una nuova coppia formatasi o di un litigio finito con una separazione.

«Evil. Non. Ho. Intenzione. Di. Muovermi» la imitò lui
«Oddio, Sirius... allontanati, la Parkinson è dietro l'angolo» sbuffò lei e si spostò per poi continuare a camminare.
«Eve, aspetta!» urlò Sirius in mezzo al corridoio
Jane si voltò come un avvoltoio in cerca della sua carcassa e puntò gli occhi di Sirius. È più corretto dire che se lo stava mangiando con gli occhi, aveva persino sorriso e mosso i capelli.

«Sono di fretta, Black e tu mi rallenti trova qualcun'altra da disturbare» arrivò davanti alla donna grassa che la costrinse a sentire un suo "meraviglioso" canto per permetterle di entrare.
Una volta avuto l'accesso alla sala comune buttò i libri sul tavolo e chiamò Remus.

«Credo di aver trovato una soluzione»
Remus interessato prese posto accanto a lei «credo, anzi spero, che se funziona per il prossimo plenilunio tu possa essere in ottima forma. Del nitrato d'argento potrebbe aiutare se mischiato con della belladonna» mormorò mentre sfogliava due libri contemporaneamente

«Essenza di Dittamo?» azzardò il gemello e lei si illuminò, prese una pergamena e iniziò a scrivere una lista.

«Aconito!»

Nitrato d'argento
Belladonna
Aconito
Arnica montana

Sfogliò un libro e si concentrò su di esso, mordendosi il labbro e aggiunse:

Bryonia
Silicea
Lycopodium

«No... c'è qualcosa che non va...certo! devono essere tinture!» si corresse «Il prossimo plenilunio, Rem, solo il prossimo plenilunio»

Avrebbe voluto chiedere a Lily, ma non poteva spifferare il segreto di suo fratello ai quattro venti anche se era la sua migliore amica.
Non era ancora stata prodotta una pozione antilupo, ma lei era convinta che mischiando questi ingredienti Remus sarebbe rimasto lucido durante la trasformazione.

Lesse gli ultimi due libri che rimanevano e aggiunse del Dittamo, delle scaglie di Ramora e delle gocce di Eleuterococco.
Credeva sarebbe bastato, ma per quella sera avrebbero dovuto usare le vecchie maniere.

A metà della cena, Remus si alzò e corse fuori correndo.
«Cavolo! Lils, devo andare! Ti spiego dopo!» quasi gridò Eve e inseguì il fratello.

«Remus? Rem? Dove sei?» chiese al buio della stamberga strillante
«Va via! Eve! Non voglio farti più del male!» urlava Remus cercando di trattenersi
«Oh, Rem! Non pensarlo nemmeno per un secondo. Io sono qui per aiutarti»
«N-no! Vattene!» gli arti presero una forma animale e Eve ne approfittò per trasformarsi.
Una civetta bianca contro un lupo mannaro, cosa sarebbe mai successo?

Evelyn gli svolazzò davanti al viso e si posò sul davanzale.
Un cane nero entrò trotterellando con la lingua di fuori, seguito da un cervo e un minuscolo topolino.

ANGOLO AUTRICE:
Ehilà! Buon anno nuovo in ritardo! Mi auguro sia meglio di quello passato.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se sì, votate ⭐ e lasciate un commento ✍️
<33

tell me why, sirius blackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora