«La gamba è rotta, Evelyn» le disse Madama Chips dopo averle fasciato l'arto «Proprio come l'altra volta devi aspettare una notte prima di uscire, le ossa devono aggiustarsi»
La ragazza sbuffò: la notte che aveva passato in infermeria era stata pessima e odiava quel luogo soprattutto dal momento che era l'unica all'interno dell'infermeria. Ripensare a tutte le volte in cui c'erano finiti James e Sirius per via di qualche rissa finita male, la fece scoppiare a ridere.
Aveva passato le successive ore a fissare il vuoto, il letto vuoto davanti a lei o quello accanto, con la speranza di addormentarsi.
«No che non ci sto calmo, devo vederla!» sentiva urlare da dietro la porta ma senza riconoscere la voce, i suoni le parevano ovattati. Dovevano essere le dieci di sera e lei si stava annoiando così tanto che prese a sporgersi verso il comodino per raggiungere la sua bacchetta che era stata riposta nel punto più lontano, quasi irraggiungibile a lei.
«Non posso farti entrare, ha bisogno di riposo» sentì dire da Madama Chips
«Una piccola eccezione? Mi conosce da sempre, dai» si lamentò l'altra persona
«Proprio perché ti conosco so che combineresti solo-» Eve si rese conto troppo tardi di essersi spinta troppo oltre e quando non sentì il continuo della frase di Madama Chips, ma un dolore lancinante al fianco, capì di essere caduta per terra.
Sentì le porte aprirsi, passi veloci avvicinarsi.
«Non riesci a stare ferma neanche se stai male, vero Evil?» Evie alzò lo sguardo al suono della voce del ragazzo e sorrise
«Sai come sono fatta. Piuttosto renditi utile e aiutami» gli ordinò e lui per tutta risposta la prese in braccio a mo' di principessa e la riposò sul lettino.«Ti avevo detto di restare fuori, Sirius» intervenne Madama Chips
Quando Eve collegò il tutto arrossì quanto i capelli di Lily.
«Può lasciarci soli?» supplicò il ragazzo
La donna guardò Evie come per accertarsi del suo stato.
«Sto bene, non si preoccupi se mai dovessi stare male la chiamerei»
Madama Chips uscì dalla stanza senza però lanciare un'occhiataccia a Sirius.
«Ora che le non c'è...che diamine ti è preso?! Avevi detto che non ti saresti fatta male! Io e J siamo morti di paura venti volte e poi non ci facevano entrare e...»
«Lo so ma...come avete fatto a morire venti volte?» sorrise guardandolo negli occhi
«Io...di tutto ciò che ho detto ti sei soffermata su questo?!» chiese come se stesse parlando ad una pazza
«Ovvio che no, Sir. Ma non vi dovete preoccupare per me! Insomma dai! Ho quasi diciassette anni!»
«Non c'entra niente, se ti a-» si interruppe e si passo una mano tra i capelli «Se siamo amici mi preoccupo per te»«Certo...siamo amici» ripeté lei assorta nei suoi pensieri
«Senti...tu...stai bene?» le domandò
«Io sto bene...mi fai un favore?»
Il ragazzo annuì e lei sorrise «Resti qui stanotte?»
«Certo» Sirius fece per sedersi sulla sedia accanto al letto, ma lei gli fece segno di sdraiarsi sul lettino accanto a lei.
Il corvino la affiancò e avvolse le braccia intorno alla sua vita cercando di non farle male.
«Mi spiace per oggi» sussurrò poi lei
«Non preoccuparti, sei stata magnifica» mormorò lui tra i suoi capelli
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tell me why, sirius black
Fanfiction[SOSPESA] Come si fa a non accorgersi che una ragazza ti ama da cinque anni? Chiedetelo a Sirius Black, che a quanto pare ha due fette di prosciutto davanti agli occhi e non si rende conto che Evelyn Lupin, la sorella del suo migliore amico, gli va...