Un piccolo puntino ecco ciò che era visto dall'alto. Eve scese in picchiata e rimase sorpresa nel constatare che quel piccolo pallino era Severus Piton che si addentrava fino al Platano Picchiatore.
Il cervo scambiò un occhiata con la civetta che da poco si era riposata sulla sua spalla e si avvicinarono.
La ragazza man mano riprese forma umana e assieme al suo migliore amico salvarono Severus da un colpo del Platano.«Cosa ci fai qui, Piton?» chiese Evelyn guardandosi intorno
«Stavo...pensavo di aver visto qualcosa» borbottò lui un po' in imbarazzo
«Oh, Mocciosus, non dovresti essere qui, non dovresti assolutamente essere qui» James si passò le mani tra i capelli e Severus ne approfittò per vedere se dietro alle sue spalle ci fosse qualcosa o qualcuno, ma venne bloccato da Eve.
«Niente da vedere» affermò incrociando le braccia al petto«J, riaccompagnalo dentro e assicurati che non esca più»
«Ai suoi ordini» James le diede un bacio sulla testa e le ricordò di fare attenzione, poi prese Severus per il braccio e lo trascinò verso il castello.
L'ultima cosa che lei sentì fu: «Ricordati che sono caposcuola adesso!» da parte di James.Sorrise e rientrò. Ringhi e latrati erano tutto ciò che sentiva, escludendo l'ordinario rumore di cose già rotte che venivano fracassate. Ad accoglierla infatti, un lotta tra un cane e un lupo e il vincitore era Remus che aveva atterrato Sirius e stava per mordergli il collo.
Eve si catapultò all'interno della rissa, ma non era trasformata e il fratello, non essendo in sé le ringhiò contro e le diede una testata fino a farla finire dall'altra parte della stanza
Sirius nel frattempo si allontanò lagnando la presenza di ferite. Peter invece era sempre lì, piccolo come una scarpa stava in un angolino non sapendo bene cosa fare.
Eve si stava massaggiando la testa quando Remus prese a ringhiare contro qualcosa fuori.
La ragazza si sporse alla finestra per vedere cosa stesse succedendo e vide Severus accanto al Platano Picchiatore.Prese il passaggio segreto e una volta trovatasi sotto l'albero incantato si mostrò al ragazzo.
«Mi sembrava essere stata chiara con te...Cosa ci fai qui, Piton?»
«Potrei farti la stessa domanda e stai certa che se sei qui con Potter per preparare qualcuno dei vostri scherzi io...»
"Scherzo" era quello che aveva appena detto e non poteva dire cosa peggiore per far arrabbiare Evelyn. Quello che stavano facendo era tutto fuorché uno scherzo.«Severus, vattene in questo istante! Se nel giro di un paio di secondo tu non sarai all'interno del castello ti ci porterò con un incantesimo»
«Ma...io...lo riferirò a Silente»
«Fallo, Piton, ma il far espellere la migliore amica della ragazza che ami non la farà cadere ai tuoi piedi, credimi» incrociò le braccia e lo osservò
«Non...con Potter...quello non è il suo posto» borbottò lui guardandosi incontro
«Beh...mi dispiace dirti che la tua amata ha accettato da poco un invito ad uscire con James e credimi Severus, è meglio così. Ricorda quello che ti ripeto sempre...»
«"Lascia che sia lei a decidere?" che bel consiglio, Lupin. Non posso lasciarmela sfuggire»
«No, certo. Ma non puoi nemmeno obbligarla ad amarti»
«Non voglio di certo obbligarla ma...»«Sev, probabilmente, anzi ne sono certa, Lily ti ha perdonato per quello che hai detto, ma dopo sei anni credo tu abbia capito che ti preferisce come amico. Lo vedi...come si guardano? I sorrisi che si scambiano e le volte in cui lei arrossisce...sono fatti l'uno per l'altra...» disse lei fissandolo negli occhi neri.
All'alba fu James a portare Remus a dormire.
Nel dormitorio James aveva posato Remus sul suo letto e si era seduto sul suo. Chiese ad Eve di sedersi e quando lo fece la abbracciò:
«Ho...ho sentito...quello che hai detto a Piton...lo pensi davvero?» chiese un po' in imbarazzo«Certo» Evie si alzò dopo un lungo abbraccio, si cambiò in bagno, indossando una maglietta e un paio di pantaloncini di Remus, pronta per mettersi a dormire - aveva scartato l'idea di andare nel dormitorio femminile, Lily e le altre avrebbero fatto troppe domande e orami erano anni che facevano così - nel letto del suo migliore amico, che già era crollato quando Sirius la chiamò.
«Dimmi...»
«Vieni qui, Evil»
Lei nascose un sorriso e ringraziò di essere al buio.Si avvicinò e si sdraiò accanto al ragazzo, nel giro di qualche minuto entrambi caddero tra le braccia di Morfeo.
A svegliarla fu del solletico alla punta del naso. Aprì lentamente gli occhi e resto esterrefatta alla visione di una ciocca nera. Sirius, sdraiato accanto a lei, aveva affondato il viso nella incavo del collo della ragazza.
Eve si prese qualche secondo per osservarlo, gli occhi grigi chiusi, il viso rilassato...fino a quando sentì Sirius mugolare qualcosa.Si guardò intorno, i letti vuoti, ciò significava che tutti gli altri erano già a pranzo o a lezione dipendeva dall'orario.
Evelyn chiuse gli occhi, nello stesso istante in cui Sirius li aprì, poi li riaprì facendo finta di essersi appena svegliata.
«Buongiorno, piccola...Lupin» aggiunse lui guardandola
«'giorno, Sir»
"È bello anche la mattina da appena sveglio" pensò«Hai ancora sonno?» chiese Eve, perdere il pranzo non la invitava.
«Sei ancora gelosa?»
«Non sono gelosa, Sirius»«Questo lo dici tu, Evil» mormorò lui, poi si alzò e diede una piccola sistemata ai suoi capelli, che erano davvero in disordine.
Quando Evie replicò il gesto, gli occhi di Sirius scattarono sul suo corpo.
La maglietta si era alzata e lasciava scoperta la sua pancia, lei si sistemò e osservò il ragazzo.«Sai che ore sono?» chiese poi
«Non so...» diede una veloce occhiata all'orologio e sospirò «Sono le 11.30, se ci sbrighiamo potremmo riuscire ad arrivare in orario al pranzo»«Sì...ehm...io vado...ci vediamo...» balbettò in imbarazzo
«Ti aspetto davanti al caminetto, così scendiamo assieme»
«Ehm...ok, d'accordo...»Fece per uscire ma si bloccò quando lui si tolse la maglietta.
Si costrinse a spostare la sguardo e ad uscire davvero.Si recò nel dormitorio femminile e si cambiò, indossò una gonna nera e una camicia, poi allacciò la cravatta e pettinò i capelli.
Poi scese le scale e lo trovò davanti ad uno dei divanetti, stava cercando di allacciarsi la cravatta color oro e rosso.
«Pronta?» chiese lui sorridendo
«Io? Sì, certo»«Mi daresti una mano?» accennò alla cravatta.
Eve sapeva benissimo che lui riusciva a metterla, ma lo aiutò lo stesso.Lui non le staccava gli occhi di dosso, lo sapeva, lo sentiva, aveva persino la sensazione che il suo sguardo attirasse il sangue alle sue guance, facendola arrossire.
"Solo un altro nodo" si disse fissandosi le dita
Quando terminò, alzò lo sguardo sul corvino e lo trovò intento ad osservarla.
«Dovremmo...dovremmo andare» mormorò lei in imbarazzo.
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tell me why, sirius black
Fanfiction[SOSPESA] Come si fa a non accorgersi che una ragazza ti ama da cinque anni? Chiedetelo a Sirius Black, che a quanto pare ha due fette di prosciutto davanti agli occhi e non si rende conto che Evelyn Lupin, la sorella del suo migliore amico, gli va...