Di qualunque cosa le nostre anime siano fatte, la mia e la tua sono fatte della stessa cosa.
Emily BrontëQuando incontrano l'altra metà di se stesse da cui sono state separate, allora sono prese da una straodinaria emozione, colpite dal sentimento di amicizia che provano, dall'affinità con l'altra persona, se ne innamorano e non sanno più vivere senza di lei – per così dire – nemmeno un istante. E queste persone che passano la loro vita gli uni accanto agli altri non saprebbero nemmeno dirti cosa s'aspettano l'uno dall'altro. Non è possibile pensare che si tratti solo delle gioie dell'amore: non possiamo immaginare che l'attrazione sessuale sia la sola ragione della loro felicità e la sola forza che li spinge a vivere fianco a fianco. C'è qualcos'altro: evidentemente la loro anima cerca nell'altro qualcosa che non sa esprimere, ma che intuisce con immediatezza.
Platone, Il Simposio
10. Il Mito della Mela
Nella sua seppur giovane vita, Hermione, poteva vantarsi di aver provato molteplici tipologie di risvegli.
Quando era piccola, sua madre era solita svegliarla con una carezza e un dolce bacio sul nasino e poi sul pancino; una volta cresciuta era divenuto compito dell'irritante sveglia babbana destarla dal sonno, per fortuna una fumante tazza di cioccolata calda, che suo padre le preparava poco prima di scappare al lavoro, le faceva sempre tornare il buon umore e il sorriso sulle labbra; ad Hogwarts c'era la sveglia magica a ricordarle che poltrire non l'avrebbe certo aiutata ad eccellere, una sveglia che Hermione, seppur fiera Nata-Babbana, aveva imparato ad apprezzare ed amare; infatti, l'assillante radiosveglia con quel bip bip metallico era stata sapientemente rimpiazzata nel mondo magico da simpaticissime pallette di pelo, molto simili alle Puffole Pigmee ma più grandi, che appena recepivano lo sguardo di qualcuno mostravano l'orario agitandosi sul posto e scostando il folto pelo per mettere in mostra un quadrante; al mattino invece, svegliavano i loro possessori saltellando sul comodino e cantando una dolcissima melodia che si adattava ai gusti di ogni persona. Ovviamente esistevano altri tipi di magi-sveglie, ma quelle pallette puffose erano entrate nel cuore della Gryffindor dal suo primo giro a Diagon Alley quando, affascinata, aveva convinto i suoi genitori a fargliene dono adducendo come scusa l'utilità che avrebbero avuto non solo a scuola, ma anche a casa facendola iniziare ad abituare alle stranezze di quel mondo così nuovo e, ai suoi occhi, così speciale. In ogni caso, i risvegli più duri erano sicuramente stati quelli nella radura dove, la miglior sveglia, sempre se ci si riusciva ad assopire, era la paura.
Pura e semplice Paura.Quella mattina Hermione sperimentò un ulteriore tipo di sveglia.
Quando la Gryffindor aprì gli occhi si ritrovò nuda, coperta solo da un lenzuolo di seta verde prato, con un braccio muscoloso a cingerle la vita e il respiro regolare di qualcuno che, alle sue spalle, stava ancora riposando sereno e ignaro del fatto che il nuoco giorno fosse già sorto.
La mora si girò piano attenta a non svegliare il ragazzo che dormiva placidamente accanto a lei, o forse era meglio dire abbracciato a lei.Draco Malfoy era dannatamente bello. L'aveva già osservato la prima volta che si era ridestata accanto a lui, eppure quella mattina sembrava ancora più bello. L'espressione rilassata, le labbra ancora arrossate dai baci di quella notte, il petto nudo e la certezza che sotto al lenzuolo non portasse nulla se non la sue stessa morbida e invitante pelle, ebbero il potere di farla arrossire furiosamente.
Hermione scostò lentamente il braccio dello Slytherin liberando il proprio corpo da quella stretta tanto rassicurante quanto destabilizzante e si alzò a sedere ancora immersa tra le calde coltri.
Cosa aveva significato quella notte?
La Gryffindor buttò uno sguardo allo specchio posto di fronte al letto e vide la propria immagine riflessa su quella superficie incapace di mentire. Il sudore della notte aveva fatto perdere ogni potere alla Tricopozione Lisciariccio che era svanita facendole ri-arricciare i capelli resi ancora più ingarbugliati e scomposti del solito dal piacere che le era stato concesso sperimentare quella notte.
Spostò appena le lenzuola alla ricerca dell'inconfutabile prova di ciò che era accaduto in quel giacilio: una macchia di sangue, umori e sperma faceva bella mostra di sè proprio accanto alla sua coscia nuda.
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Lilla
Fanfiction[COMPLETA!] Quando la Guerra finisce non rimangono solo Vincitori e Vinti, rimangono soprattutto persone che piano piano devono imparare a riprendere in mano le redini delle proprie vite. Hermione è cresciuta nella paura diventando un'Eroina, una di...