Capitolo 2.39 - Un solo colpo

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Mentre Stolas, Blitz ed Angel passano le giornate a divertirsi e rilassarsi, Moxxie e Mille, che erano poi tornati a casa propria, ne approfittano per parlare, o meglio, Millie.

Aveva infatti detto al marito che voleva delle spiegazioni. Si erano seduti sul divano. Lei già pronta ad ascoltarlo, lui restio a parlare.

-Moxxie? -

Alza la testa dal fissare il pavimento

-Si? -

-Sai cosa mi piacerebbe sapere, devo chiedertelo di nuovo? -

L'Imp nega e sospira, appoggiandosi allo schienale del divano

-No, non ce n'è bisogno... -

Millie a quel punto resta solo in silenzio ad ascoltarlo

-Ecco... Il fatto è... Che in un certo senso ho vissuto molto a contatto con degli Overlord e diversi principi quando ero piccolo... E... Niente, ho imparato da loro... -

Dopo qualche altra parola però iniziano a tremargli le mani, come se ricordare gli facesse male o paura. Millie gliele prende prontamente tra le sue, baciandolo e abbracciandolo con tutto l'amore che aveva

-Va bene così Moxxie... Me lo racconterai con calma quando te la sentirai... -

Aveva capito che per lui erano momenti difficili e brutti da ricordare e da spiegare, quindi gli lascia tempo. Lo coccola tutta quella notte.

**

Le giornate corrono veloci tra risate e qualche altro scherzo, si stuzzicavano un po' tutti a vicenda, finchè ovviamente finisce il periodo di pacchia, Angel deve tornare all'hotel, anche se un po' a malincuore visto che si stava divertendo con loro. Li saluta e gli lascia la giornata per riprendersi.

Passato un intero giorno in cui i due non si sono letteralmente mossi dal letto, un servo va a bussare alla porta, Stolas al solo sentire bussare già era nervoso, ma decide comunque di rispondere

-Si? -

-Principe Stolas? -

-Si? -

-Deve organizzare il ricevimento, si ricorda? -

Il gufo si limita a sbuffare per non imprecare pesantemente e lanciargli maledizioni

-Si, lo so, nel pomeriggio lo faccio... -

Infastidito come un bambino costretto a fare i compiti la domenica mattina, Blitz si era svegliato sentendo le voci

-Ehy... Che succede? -

Lo aveva visto con quell'espressione mista tra odio puro e fastidio, aveva intuito subito che non fosse qualcosa che il principe faceva volentieri.

-Ah! Ti sei svegliato Blitzy! -

Aveva sorriso in modo tenero e dolce sentendo la sua voce, gli prende le guance e lo bacia

-Buongiorno mio piccolo Imp! -

Lui si lascia baciare e coccolare

-Buongiorno Stolas! -

Inizia a fargli le coccole con calma, amavano svegliarsi così, in modo tenero, rendeva tutte le giornate più sopportabili. Dopo qualche minuto di coccole e baci però glielo chiede nuovamente

-Cosa voleva il tipo alla porta? -

Il gufo sbuffa, poi si tira su e si appoggia alla testiera del letto

-Ah, vedi, io sono uno a cui piacciono molto le feste, adoro divertirmi e tutto il resto. Ma se c'è una cosa che non riesco proprio a sopportare sono i ricevimenti. Quelle feste mondane di alto rango con la musica che sembra uscita da un film di depressione e in cui ci sono persone che continuano a parlare solo di affari e bere lo stesso alcolico per tutta la sera -

S.A. StolasxBlitz: Il nostro infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora