Capitolo 2.58 - Sospetti

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Dopo quella giornata Anthea ogni tanto chiamava il figlio e Stolas chiamava la madre, si tenevano più in contatto rispetto a prima, ma mai in modo invadente. Il gufo riusciva a destreggiarsi bene tra fare da insegnante a Moxxie, che ormai era diventato bravo, e tenersi libero per il suo amato Blitzy; impegnato anche lui nelle questioni di lavoro, tornava sempre dal suo amato e se lo coccolava.

La loro vita sembrava andare bene, non c'era nulla che non andasse in quel periodo, anzi, si ritagliavano tempo tutto per loro e non avevano alcun problema a stare separati nelle giornate. Tutto procedeva per il meglio.


Fino ad un giorno.


Quella sera Stolas stava preparando la cena per il suo amato Blitzy, lo aspettava più o meno sempre alla stessa ora, al massimo un po' in ritardo, ma nulla di che. Porta intanto i piatti in tavola agli altri, Octavia e Loona erano già li, era già ora di cena e di Blitz ancora nemmeno l'ombra.

-Che strano... eppure sarebbe dovuto tornare già parecchio tempo fa... -

Aveva provato a telefonargli senza successo, l'Imp non rispondeva, ma il telefono non sembrava occupato o spento, semplicemente era come se lo lasciasse suonare. Aveva provato a mandargli diversi messaggi ma anche questa volta niente, nessuna risposta, nessuna visualizzazione, nessun "online" solo "ultimo accesso alle 17:49". Stolas iniziava a preoccuparsi, quel giorno Moxxie e Millie non erano con lui, ma c'era Loona. Si avvicina a lei.

-Loona! Hai incontrato Blitzy in giro? -

Lei ci pensa su qualche secondo, era tornata a casa molto prima del padre, annuisce

-Si, mi ha detto che aveva da chiamare un tipo per un omicidio appena finito, dovrebbe tornare a breve, in ogni caso per il momento ci dovrebbero essere ancora Moxxie e Millie con lui -

-D'accordo grazie tesoro -

Le acque sembrano calmarsi, loro iniziano a mangiare. Poco dopo l'inizio della cena torna Blitz, sembrava normale come al solito, anche se aveva l'aria un po' stanca

-Ehy Blitzy, tutto bene? -

Si precipita ad abbracciarlo il gufo, l'Imp si limita ad annuire mugolando

-Si.. non mi lasciavano più andare. -

Si limita a sospirare, voleva lanciarsi sul letto e dormire

-A volte li odio i clienti. -

Stolas a quella risposta si dispiace un po' ma era felice di averlo finalmente li con se a coccolarlo, gli bacia una guancia, anche se lui in quel momento non ne sembrava troppo felice

-Mhh.. vieni è pronto! -

Si limita a dire, tirando sulle guance un leggero sorriso, stessa cosa fa Blitz, andando in cucina e a mangiare anche lui. Era un po' strano, più del solito, infatti quella sera era un po' troppo stanco. Oltre a quello, una volta finita la cena e infilatosi sotto le coperte non sembrava avere la minima voglia di fare qualcosa a letto, nonostante la splendida vista di Stolas in vestaglia, l'atmosfera giusta. Sembrava essere talmente stanco da crollare. Il gufo si lega vestaglia e si siede sul bordo del letto

-Blitz.. -

Non lo guarda, gli fa strano chiamarlo con il suo nome completo, cosa che faceva solo in rarissime occasioni, questo cambiamento fa sobbalzare l'Imp, che si volta verso di lui, ignorando il sonno che lentamente stava prendendo il suo corpo e rispondendo al quel richiamo

-Mh? che c'è? -

Il gufo deglutisce a vuoto, come se non volesse veramente fargli quella domanda, sentirsi chiamare in quel modo sicuramente non gli era piaciuto per niente

S.A. StolasxBlitz: Il nostro infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora