Abbandonando il drago maximo morente Marina afferro' l ovario comune e lo sradico' dal corpo gia straziato del drago:pianse pensando all ultimo dolore che infliggeva a un vecchio amico,ma la voce,insondabile emanazione della mente del rettile la conforto'
"non importa cara e' necessario,e per la nostra salvezza,pensa solo a questo".
Era d avorio ,l organo che proteggeva le uova, era di un bianco accecante, ma striato dal sangue dei recenti squarci,era pesante ma Marina impiego' tutte le sue forze,nuoto' seguendo le correnti benigne sapendo di avere un solo approdo ,un solo rifugio
Nuoto 'verso ovest fino a quando il tramonto colo' in larghi festoni su un cielo tenero e azzurro,che coronava l isoletta greca:tutte le acque cristalline che la cingevano ,erano accese di vermiglio.
Il vecchio guardiano del faro si riscaldava le ossa approfittando di quell ultimo sole di settembre,ma non solo:nonostante la vecchiezza tendeva l orecchio ansioso,perche' in gioventu le maliziose sirene l avevano avvolto nelle loro voluttuose code argentee:di primavera in primavera avevano rinnovato i loro attacchi al muscoloso marinaio e da allora egli aspettava un loro cenno o almeno aspettava il canto flautato che l aveva per sempre avvinto
Si alzo' di scatto sentendo un frammento di quella melodia: si disse che era pazzo, ma cio' nonostante si precipito' ugualmente sulla spiaggia di sabbia rosa e la ,stesa e apparentemente morta ,c era una sirena di grandissima bellezza che sbatteva lenta la coda negli spasmi dell agonia
Oreste era pronto all evenienza,,erano quaranta anni che era preparato ad affrontare quell evento estremo, percio' afferro' la borraccia con l idromele e fece cadere poche gocce sulle labbra riarse della bellissima donna
Fu sufficiente
La divinita 'marina apri gli occhi intensamente turchesi e lo fisso'
"sei uno degli incantati vero caro"?
Oreste annui
"ho avuto questo onore mia signora, ma dimmi se puoi,con chi ho l onore di parlare? chi sei?
sei ben diversa dalle capricciose compagne della mia gioventu!
In quel momento la coda della sirena ebbe ebbe un ultimo guizzo e le sue squame sparirono d incanto e al loro posto apparvero le gambe piu lunghe che Oreste avesse mai visto,acconsenti alle preghiere di Oreste:
Mi chiamo Loreda di Atlantide e sono la regina del continente perduto".
Oreste si inchino' e pote' baciare le unghie di madreperla della sovrana, poi unendo le forze trasportarono al faro l urna d' avorio che fremeva al loro tocco
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La nuova progenie del drago
FantasySi può risorgere da una rovinosa sconfitta? Potranno i nuovi eroi riportare al potere la Grande Madre? Alma e Terver risponderanno a queste domande.