Parte 10: la genesi della guerra

23 8 15
                                    

Il  negoziato fu molto difficile:  l'Accusatore era terribilmente avido ed avrebbe voluto un paio di scarpe per ogni sua delazione ma Alma fu irremovibile; prima offrì una Chanel color cipria e tanto bastò per far impazzire il magistrato: prese tremando la scarpa, la annusò accuratamente e ne leccò religiosamente la punta semi-opaca: "pelle, pelle", mormorò quasi singhiozzando; Alma non sapeva bene se ridere o vomitare, comunque attese paziente e l'Accusatore stringendo al petto la sua preda color aurora cominciò: " all'inizio regnava la pace, tutti veneravano la Grande Madre che portava le piogge e curava le sementi, disciplinava le piene dei fiumi e portava fecondità e letizia; ma i suoi figli degeneri si dilaniavano con mille rivalità finchè prevalse il piu' feroce di loro che si assise sul trono degli dei ma relegò la madre nell'esilio di Io".

Alma allungò verso il togato una decollete color ambra e col tacco a spillo, l'Accusatore la afferrò con gratitudine, poi continuò: 

"Pure le truppe fedeli alla Grande Madre subirono pesanti conseguenze, in particolare le sirene dominatrici dei mari che dovettero cedere lo scettro ai loro fratelli i tritoni, poi si dispersero con un volontario esilio".

Intanto Terver vagava accanto ai vulcani che costellavano il dominio dell'Accusatore: era molto crucciato, il suo coraggio era stato messo alla prova e lui non era stato utile nè a se stesso nè ad Alma, cominciava a chiedersi se veramente fosse un drago dominante e soprattutto se fosse il drago di una principessa.

Alma intanto decise una mossa audace e offrì al togato uno stivaletto di Gucci, l'uomo spalancò gli occhi e afferrato il magnifico manufatto cominciò a parlare come un fiume in piena: " pensavano di avere vinto i tritoni maggiori ma in effetti la morte del drago Maximo non fu mai dimostrata, si sa che giace in fondo all'oceano ma il suo corpo non è mai stato trovato e anche se non lo dicono i tritoni temono che un giorno un qualche drago di infimo rango possa raggiungerlo e prendere le sue insegne".

A quel punto Terver non ebbe piu' dubbi: aguzzò la vista e messa a fuoco la grande massa oceanica vi si diresse senza esitazioni: giunse su un atollo, dalla sabbia bianca argentata e uno strano istinto lo spingeva verso l'acqua, infatti quando immerse le sue zampe palmate uno sfrigolio potente lo avvolse nel suo vapore e quando questo si dissipò Terver scoprì che le sue deboli scaglie erano diventate color madre perla e molto piu' robuste.

Si immerse con decisione, nuotò nelle profondità abissali, scoprì che la sua vista era molto potente e dopo aver nuotato per ore scorse nella profondità oceanica la massa enorme di un drago semi coperto dalla sabbia e dai coralli.

La nuova progenie del dragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora