Il burattinaio

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L'Accusatore ebbe il suo da fare trascinado l'antico Iddio! Eros era pesantissimo e per di più era come in trance: era caduto dal cavallo; Pegaso aveva scaricato a terra con poca grazie e l'Accusatore scoprì di essere più vecchio di qunto pensasse mentre lo trascinava a fatica dentro la sua caverna.

Eros aprì brevemente gli occhi e nel vedere il suo vecchio amico sorrise confortato:

"Sono sul campo di battaglia mio caro e mi tocca tirare le fila dei movimenti del re dei tritoni minori! Lui è. solo un fantoccio nelle mie mani e la battaglia infuria! Terever e la sua superba regina non possono reggere a lungo! Il re Saub sta per sferrare l'attacco!"

L'Accusatore sospirò: sapeva bene che Terever anche al massimo delle sue forze attuali era troppo giovane per reggere a lungo un combattimento di quella portata.

L'Accusatore mirò le tiepide stelle che gravavano sulla sua dimora: ci sarebbe stato aiuto? E da chi sarebbe arrivato? 

Eros tremò e si contorse mimando i movimenti del re tritominorico.

Alma e Fresia intanto fuggite dalla caverna di alabastro si trovarono all'improvviso acceccate da una specie di fango rosso che intorpidiva tutte le acque che le cirrcondavano: Alma intuì che questo tornava a loro vantaggio e si domandò chi mai potesse proteggerla a quel modo.

Dopo aver proceduto con cautela si trovarono davanti una specie di parete squamosa, un frammento smisurato di pelle di serpente maleodorante che si sfilacciava.e si decomponeva; dopo quella falda di tessuto in decomposizione davanti a loro sotto le macerie di una frana di macigni si intravide la coda gigantesca di quello che doveva essere stato un drago di dimensioni immense: la coda che aveva perso la vecchia pelle era di un bianco madre perlaceo e si dibatteva sotto la montagna franosa che lo intrappolava. 


La nuova progenie del dragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora