Parte 15: una sfinge marina per il re

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Si offuscarono gli astri e pure il tepore dell'antro si smorzò, il gelo pervase la stanza e l'Accusatore dai prodromi capì quello che sarebbe successo, andò da Alma:

" Presto mia cara, la nasconditi che sta per arrivare la piu' grande belva dell'universo!"

Alma un pò contrariata accettò di chiudersi in una delle celle di alabastro che costellavano l'antro principale e con suo disappunto pure Fresia la seguì e si acciambellò ai suoi piedi, era poco piu' grande di un pony, Alma non poté fare a meno di sorridere.

Intanto nell'antro in tutta la sua imponenza, entrò il re Tritone: non era mai stato bello, ma gli anni e gli stravizi lo avevano reso mostruoso; il viso enfiato e bitorzoluto di un satiro e un corpo in cui i muscoli avevano ceduto spazio all'adipe ma che rimaneva colossale in tutti i suoi quadranti toracici; accanto a lui mastodontica e mostruosa e incredibile a vedersi marciava una bestia che usciva diritta dalle tavole argillose dei sumeri e degli egiziani: per chi non la avesse mai vista era una sfinge marina, cioè un mostruoso miscuglio animale, composto da uno smisurato corpo di leone biondo fulvo, che però terminava nel collo rostrato di un'aquila e con le possenti ali cartilaginee di un drago.

Camminavano l'uno accanto all'altro il re e la belva e sembrava che lo facessero con pari regalità. L'Accusatore li accolse con rispetto: "  maestà è con il massimo rispetto che io vi accolgo".

Re Tritone sogghignò: " non mi provocare Accusatore altrimenti ti decapiterò preventivamente".

L'Accusatore era tutto obbedienza:

" si maestà lei può farlo ma poi chi notificherà il vostro duopolio?"

"Tritone sbuffò: " avanti con questa buffonata: che dici siamo compatibili io e questa bestiaccia?"

Il magistrato prese la mano del re e la zampa rostrata della bestia  e le poggiò sul piedistallo di marmo nero Africa ma invece di affondare le estremità e del re e della belva rimasero inesorabilmente in superficie.

L'Accusatore certificò: " il re Tritone e la sfinge marina Optima non sono compatibili; l'urlo del re Tritone risuonò per tutte le caverne: " come osi? Io ti dico che cavalcherò questa bestia qualunque sia il tuo verdetto. Il magistrato assentì: " potrai farlo, se lo desideri, mio re ma non garantisco la sua obbedienza sul campo di  battaglia".


La nuova progenie del dragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora