Not just envy|| 𝘕𝘢𝘮𝘫𝘪𝘯

8.

Eravamo tutti corsi in ospedale dopo che Namjoon era svenuto. O meglio erano tutti corsi in ospedale (tranne Yoongi visto che ci eravamo dimenticati di svegliarlo e aggiornarlo sulla situazione) e io ero stato trascinato da Jimin e Taehyung con la forza.

Nella stanza con Namjoon c'erano Jungkook e Hoseok mentre noi altri (io, Jimin e Taehyung) eravamo nella sala attesa. Verso le sette arrivò pure Yoongi che dopo aver notato che la casa fosse vuota ci aveva chiamato per sapere cosa fosse successo.

Ora eravamo tutti qui riuniti per sapere cosa avesse il "nostro carissimo e amato amico". Il dottore ci disse che al paziente era salita la febbre a causa di un forte colpo d'aria. Alla notizia tutti saltarono dalla sedia, tranne me e Yoongi. Quest' ultimo si fece spiegare dal dottore altre cose sulla salute di Namjoon mentre gli altri iniziarono ad agitarsi volendo andare a vedere di presenza come stesse Namjoon.

Sbuffai pesantemente infastidito dalla situazione, non l'avessi mai fatto. Tutti si girarono verso di me e dopo qualche istante iniziarono con le prediche.
-Se non lo avessi lasciato fuori al freddo adesso starebbe bene-
-Ogni volta agisci senza pensare-
-Sei un pessimo amico, senza cuore e egoista-
All'ultima affermazione scoppiai, potevano lamentarsi e rimproverarmi quanto volevano ma non potevano darmi del pessimo amico senza cuore ed egoista. Si sarò pure stato cattivo a lasciarlo fuori, ma lui non era mio amico.

-La volete smettere? Quel idiota non è mio amico e sicuramente ha fatto tutto per attirare l'attenzione su di lui come sempre. Proprio non lo capite quanto quel coglione sia falso vero? Non sapete neanche cos'è successo e iniziate a darmi la colpa, non avete notato nemmeno che sono ferito. Scommetto che se ci fossi stato io al posto di Namjoon non avreste fatto tutto questo casino-.

Ed era così, io ero sempre stato invisibile quando si trattava di Namjoon. Ogni volta che litigavamo erano sempre tutti dalla sua parte.
Si, ammettevo di essere invidioso di Kim Namjoon. Lui aveva tutto quello che nella vita desideravo; ricchezza, intelligenza, buona reputazione e soprattutto, attenzioni.
Lui era al primo posto, e io al secondo.
Lui era impossibile da odiare e io lo odiavo così tanto da volergli fare del male.
Lui era cosi perfetto che solo io avevo notato tutta la falsità che lo circondava.
Lui era così fottutamente bello che lo avrei voluto tutto per me, ma io mi ero preso la sorella.
In fin dei conti dovevo ammettere a me stesso che la mia, non era solo invidia.