quattro

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Il giorno dopo la puntata, la nuova ragazza fece il suo ingresso nella casetta di Amici, sperava di rimanerci il più a lungo possibile. Aprì il cancello e notò già tre persone fuori, a passare il tempo. "Vuoi una mano?" le chiese uno dei ragazzi. Mi ci vorrà abbastanza per imparare tutti i nomi, pensò Rea.. "Se ti offri così gentilmente..." sorrise la ragazza,, lasciandogli prendere le valigie più pesanti. "Comunque io sono Alex, piacere." si presentò il cantante. "Maria, piacere mio" si presentò a sua volta Rea. "Io sono Linda" si presentò poi la ballerina. Rea notò immediatamente la chioma rossa e riccia, difficile da ignorare. "Luigi" disse il secondo ragazzo, sorridendo caldamente.

"Raga, è arrivata Rea!" avvisò la rossa, prendendo due delle sue borse e trasportandole dentro, in una stanza azzurra attaccata a quella rossa, già occupata completamente. "La nostra stanza è già stata occupata" disse Linda, con un tono leggermente intristito. "Ma stai tranquilla, tanto ci vedremo molto spesso comunque" rispose Rea, speranzosa. "Certo, viviamo insieme, e spero che questa convivenza duri il più a lungo possibile" continuò la ballerina, mentre Rea le sorrise. "Devo mettere via tutta la roba" si lamentò la cantante. "Dai, quattro mani lavorano meglio di due" rispose Linda, piegando il centogrammi. "Ma tranquilla, faccio da sola" tentò di dissuaderla Rea. "Shh, dai che finiamo prima." insistette Linda, e in quattro e quattr'otto le valigie furono disfatte. Nel mentre le ragazze parlarono del più e del meno, come se si conoscessero da sempre.

Il giorno dopo i tre ballerini nella squadra di Raimondo erano stati chiamati in saletta per ricevere le assegnazioni. "Ok, a te Linda voglio assegnare un altro pezzo modern-contemporaneo, dato che so che te la cavi abbastanza bene. La canzone è Jealous di Labrinth" comunicò Raimondo. "Bellissima!" Linda si illuminò. Adorava quella canzone. "Poi voglio assegnarti un pezzo più grintoso, più femminile. Perché sarai sì la più piccola tra le ragazze, ma ti voglio vedere donna. La canzone è Liberian girl di Michael Jackson. E naturalmente sarai sui tacchi. Mi raccomando" sorrise Raimondo, per poi uscire dalla sala, portandosi dietro Christian e Mattia. Arrivò in sala Elena, per insegnare la coreo nuova a Linda. In tre ore Linda aveva memorizzato i passi, e ne era fiera. "Per oggi hai dato. Domani passiamo all'altra coreo, va bene baby?" chiese la professionista, con un sorriso fiero in faccia. "Certo. Grazie mille davvero" rispose Linda, salutando Elena con un sorriso a 32 denti. Linda tornò in casetta e si lanciò sul letto. La voglia di cucinare purtroppo non c'era, sicuramente ci avrebbe pensato qualcun altro.

"Linda! Dov'eri finita?" chiese Mattia, irrompendo in camera rossa. "Non ti hanno insegnato a bussare? Potevo benissimo essere nuda" ribatté Linda, senza muovere un muscolo. "Tanto meglio. Allora ho parlato con Raimondo e ho sentito che in questi giorni ci vuole assegnare un passo a due." disse Mattia, elettrizzato. "Come scusa?" chiese Linda, alzandosi a sedere. "Nelle prossime settimane avremo un passo a due" ripeté Mattia, confuso. "Non intendevo quello. La prima parte della frase... sei un pervertito" disse Linda, ridendo. "Si muore con onore" rise Mattia. In tutta risposta, Linda afferrò il suo cuscino e glielo lanciò addosso. Mattia prese il cuscino di Carola e lo lanciò addosso a Linda. Da lì iniziò una battaglia di cuscini, condita da insulti scherzosi e tante risate.

"Che è sto casino??? Ehi, quello è il mio cuscino!!" esclamò Carola, rientrando in camera e trovando Linda stesa a letto con Mattia sopra di lei a cavalcioni. Linda ringraziò che Carola si fosse concentrata sul suo cuscino e non sulla posizione molto fraintendibile degli altri due. "Scusami Carolina" disse Mattia dolcemente, mettendo il cuscino a posto e lasciando un bacetto sulla guancia di Carola, prima di dileguarsi. Linda poi recuperò due elastici e si intrecciò i capelli, per poi andare in gradinata a ripassare le coreografie. O meglio, quella modern.

Quel giorno Lorella chiamò Alex in sala per le assegnazioni, e per farlo parlare con Katoo per la produzione dell'inedito. Il ragazzo era davvero soddisfatto del lavoro che stava facendo, ed era molto felice del fatto che anche Lorella fosse felice e soddisfatta di lui. Tornò in casetta dopo due ore piene, lavorate su inedito e cover, e appena mise piede in camera si buttò sul letto con molta poca grazia.

"Hai visto per caso Linda passare?" chiese Mattia, passando per la stanza arancione. "Penso sia in saletta, o probabilmente in camera sua, perché?" gli chiese il cantante, girandosi verso di lui. "Raimondo mi ha detto che in queste settimane ci assegna un passo a due" disse Mattia, estasiato. "Ci sta" disse Alex, senza muoversi dalla sua posizione. "Sei stanco?" gli chiese Mattia. "No guarda, mi piace passare il mio tempo libero spiaccicato sul letto come un cetaceo spiaggiato" gli rispose il cantante ironicamente. "Simpatico" disse Mattia, roteando gli occhi, ma sorridendo. "Oh sì, sempre." disse Alex. Poco dopo Mattia uscì.

Alex raccolse tutta la forza che aveva in corpo e si alzò dal letto per farsi una doccia veloce. Si finì di lavare e si rimise solo i pantaloni della tuta, dato che faceva abbastanza caldo. "Vestiti che t'ammali" disse Nicol, passando per la stanza. "Mado peggio di mia madre sei" le rispose il ragazzo. "Non ti conviene una polmonite, te lo dico da amica" insistette Nicol, ma Alex non le diede ascolto. Andò a sedersi in salotto con il PC su cui aveva le cover da ripassare.

Poco dopo spuntò Linda, con delle lunghissime trecce. "Le hai fatte da sola?" le chiese, ammirandole. Linda ringraziò che Alex non l'avesse notata bloccarsi entrando e vedendolo a torso nudo. "Sì, con queste manine. Vantaggi di essere mezza brasiliana" disse la ballerina, con un sorriso enorme che camuffava molto bene il suo imbarazzo. "Davvero? Sei mezza brasiliana?" chiese Alex, sorpreso. "Il cognome Souza non ti ha fatto venire il dubbio?" gli chiese Linda. In effetti non mi suona molto napoletano come cognome, pensò Alex. "C'hai ragione anche te" ammise Alex, chiudendo il portatile e posandolo accanto a lui. "Come va la coreo?" le chiese poi. "Bene dai. Quella modern è bellissima, non hai idea" rispose la ballerina, con una luce diversa negli occhi. Istintivamente Alex sorrise. Il sorriso di Linda era parecchio contagioso. "Tu invece?" chiese la ragazza, sedendosi a gambe incrociate sul gradino sotto a quello dove era Alex. "Bene dai, l'inedito gira bene e le cover ci stanno tanto. Ho solo bisogno di mettere l'emozione in ciò che canto" rispose lui. "Beh, sì. Ci vuole emozione in tutto quello che facciamo. Anche io devo lavorare sull'emozione per la coreo modern, è una canzone molto particolare" considerò Linda.

"Souzinha, vieni n'attimo?" la chiamò Luigi. "Souzinha?" chiese Alex, ridacchiando. "Mi chiamano tutti così, sin da piccola. Arrivo Giggino!" disse Linda, per poi correre dal cantante.

Souzinha, suona davvero bene come soprannome...

IN REVISIONE | Siamo speciale || Alex WDove le storie prendono vita. Scoprilo ora