capitolo 12

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Quattro mesi dopo

Non sopporto più il fatto di restare in Marocco, mi manca casa mia, i miei fratelli, i miei amici, Zaccaria...

È uscito di prigione un mese fa, non si è ancora fatto sentire, Sami ha detto che non ha nemmeno chiesto di me quando è entrato in casa, ormai vuota, occupata solo da Sami e Rayan.

Il mio cuore si è spezzato. Pensavo fosse vero l'amore che diceva di provare nei miei confronti. Invece.

Io lo amo. Eccome se lo amo. In questo lasso di tempo lontano dall'italia, da lui, ho sentito davvero l'amore, l'attrazione che provo nei suoi confronti.

Non so che mi prenda, passo principalmente la mia vita in camera, condivisa con Fatima. Lei qui va al piccolo parchetto infondo la via. "Viviamo" in una zona carina di Casablanca, non benestante ma nemmeno degradata.

"Jasmin" zio mi chiama, penso abbia bisogno di me per cucinare.
"Arrivo" infilo le ciabatte e mi fiondo in cucina. A mia sorpresa trovo un'intera famiglia, madre, padre, e quattro figli, penso.
Tre femmine e un maschio. Davvero carino.

Ho scoperto che il ragazzo si chiama Omar.

"Fatima" chiamo la mia bambina, sono venuta a prenderla al parco.
"Jaja" mi salta addosso
"Amore mio ti sei divertita?" Le lascio un bacio sulle labbra
"Si si, ho giocato con Amina" sorride
"Andiamo a casa?" Le chiedo
"Si voglio giocare con il cane" si dimena
"Prima ti lavi"
"Se mi lavi tu" mi guarda con gli occhi dolci
"Va bene amore mio"

"Andiamo amore" prendo il suo pigiama e le sue mutande.

"Jaja" richiama la mia attenzione
"Ma Zaccaria?" Rimango pietrificata
"Amore" mi interrompe
"No dai non fare finta di nulla, dimmelo" alza la voce
"Amore vedi, quello che provava lui per me non è uguale a quello che provo io, penso abbia preferito stare da solo o trovarsi una nuova ragazza" le dico, penso di avere gli occhi lucidi
"Appena torniamo a casa lo picchio" dice facendo i gesti dei pugni.
Sorrido istantaneamente.
"Ti voglio bene Jaja" tende le sue braccia verso di me
"Io ti amo, sei il mio amore" l'abbraccio a prescindere del fatto che sia bagnata.

Ho sentito Sami al telefono, mi ha raccontato quello che fanno in quartiere, delle notti che passano in quello studio a lavorare, perché si, stanno riuscendo finalmente a creare della musica, in tutta Milano e dintorni li conoscono. Sono felicissima e orgogliosa dei miei ragazzi.

Spazio autrice

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chérie// baby gangDove le storie prendono vita. Scoprilo ora