capitolo 13

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Mi sveglio sentendo il mio cellulare squillare, con ancora gli occhi chiusi lo afferro e accetto la chiamata, cercherò di parlare il più basso possibile, dato che Fatima dorme accanto a me.

"Hai davvero risposto?" La voce dall'altro capo del telefono è profonda e roca.
"Chi sei?" Chiedo confusa
"Mi sa che hai sbagliato numero eh" continuo
"No Jasmin, non ho sbagliato numero, sono io" fa una pausa
"Zaccaria" sospira.
Mi blocco, come se non riuscissi più a parlare, a muovermi, ad avere il controllo di me stessa.
"Ah" riesco a dire
"Jasmin, scusami" non gli rispondo. Voglio vedere dove va a parare.
"Non ho mai avuto una relazione seria, tutte mi usavano, io usavo loro, non ci amavamo davvero; ma con te" si ferma e fa un lungo sospiro
"È tutto diverso, più bello, più passionale, dolce. Tu sei così, riesci a vedere del buono in una persona cattiva, buia, cattiva, egoista come me. Sono stato uno stupido, a non mandarti un messaggio, chiamarti, a chiedere di te. Non so davvero come scusarmi, perché di scusanti non ne ho, come ci si può dimenticare della propria ragazza?" Tira sul col naso, spostando di poco il telefono per non farmelo notare, fallendo.
"Scusami" continua
"Zaccaria" sussurro
"Come fai a farti passare innocente sotto il mio pensiero quando mi hai fatto stare male per più di 5 mesi?" Chiedo piangendo
"Spiegamelo ti prego, non riesco a capire come tu riesca a persuadermi con solo delle parole"
"O forse ho capito, è perché io ti amo e tu no?" Lascio in sospeso la frase
"Jasmin, certo che ti amo"
"Allora perché mi hai chiamata solo ora?"
"Perché sono un codardo!" Strilla esausto
"Scusami" abbassa di nuovo il tono di voce
"Quando tornerete a Milano?" Chiede
"Penso tra due o tre mesi"
"La moglie di zio, continua a peggiorare, i medici le hanno dato non più di un mese e mezzo" continuo
"Mi spiace molto"
"È la vita" dico
"Appena torni a Milano, ti porto a cena"
"Non accetto un no" penso stia sorridendo
"Zaccaria non devi sprecare i tuoi soldi per portare me a mangiare fuori, magari in un ristorante rinomato, sai che a me basta una pizza o un kebab sotto casa"
"Ora ho abbastanza soldi per usarli per un ristorante, per portare una persona speciale come te, preferisco spendere i miei soldi così che per comprarmi dell'erba, non ne ho bisogno se ci sei tu, quello è l'importante" sorrido all'istante.
"Grazie Zaccaria"
"Cherie farei di tutto per te, ricordatelo".

"Ciao amore mio" Fatima si è svegliata ora
"Con chi stavi parlando sta mattina presto?" Mi chiede
"Con una persona speciale" sorrido lasciandole un bacio sulla bocca
"Zaccaria?, Sami?, Anas?, Rayan?, Amine?, Vale? Quale dei tanti?" Ridacchia.
"Il primo"
"Davvero?"
"Siete tornati insieme? SIIIIII" inizia a urlare come una matta
"Amore mio calmati" rido, la prendo in braccio e ci dirigiamo insieme in cucina per fare colazione, la distraggo il più possibile, i nostri genitori sono sempre in ospedale, non è una bella situazione, cerco di tenerla "lontana" da questo.

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chérie// baby gangDove le storie prendono vita. Scoprilo ora