capitolo 32

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Settimane dopo.

"Piccola" mi accarezza la pancia

"Yorko piange?" Chiedo

"Si" si scopre dalle coperte

"Ma sei nudo!?" Strillo

Zaccaria inizia a ridere

"Vestiti" gli indico le mutande

"Vestiti anche tu amore" mi lancia una maglietta e le mutande

"Vado a prenderlo" apre la porta e inizia a correre come un deficente

"Eccolo il mio bambino!" Lo sento parlare dall'altra stanza

Lo vedo entrare in stanza con il mio bambino in braccio

Inizia a girare su se stesso e fa le pernacchie con la bocca.

Si lancia sul letto e fa fare l'aeroplano a Yorko.

"Dai che oggi si torna in Italia"
Esulto felice.

"Si infatti, muoviamoci che l'aereo è alle due del pomeriggio"

Cambio Yorko, gli metto una tuta scelta da Zaccaria.

Che tamarro.

"Piccola" Zaccaria mi prende per i fianchi

'Tieni, te l'avevo comprata prima di venire qui"

Mi passa un sacchetto.

È la stessa che ha addosso lui e Yorko.

"Se non ti muovi a metterla, te la metto io" ridacchia.

Siamo sull'aereo.

"Ci puo portare tin via bernardo Zamagna" annuncia Zaccaria al taxista

Vedo in lontananza il mio Anas.

Gli corro incontro.

Mi prende al volo.

Inizio a piangere.

Quanto mi è mancato.

Quanto lo amo.

È la mia vita.

Come ogni ragazzo qui presente.

Saluto Amine, Aziz, Markos, Yosef, Vale, Mattia, Amed, Naha, Omar, Mohamed, Sami.

Quanto mi erano mancati.

"Dov'è mio nipote?!" Aziz Inizia a saltellare

"Tieni" Zaccaria glie lo mette in braccio

"Jasmin, amore mio, stai bene?" Amine mi tocca la fronte mentre ride

"Perché?"

"Guarda come stai vestita, non ti avevo mai vista vestita così bene!" Yosef continua la frase mentre ride

"Andate a cagare" rido

"CHE TAMARRO" urla Amed vedendo Yorko

"Sta crescendo bene!"

"Tieni amore mio" Anas mi passa un foglio

"Leggila da sola" mi lascia un bacio sulla testa.

Amore mio.
Questa lettera la sto scrivendo in carcere.
Ogni notte penso a quelle passate con te sotto il nostro palazzo, quasi per scappare dai problemi o solo per rimanere da soli a parlare.
I momenti più felici sono quelli che ho passato con te.
Ti prometto, che esco da tutto, per te, per me, per noi, per il tuo bambino, per il mio futuro.
Voglio solo uscire da qui, abbracciarti, e chissà se penseremo un'altra di quelle notti perfette.
Tuo Anas.

Corro ad abbracciarlo.

Sto piangendo.

Si ritorna alla vita normale.

Spazio autrice

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chérie// baby gangDove le storie prendono vita. Scoprilo ora