capitolo 20

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"Piccola" Sami apre di scatto la porta del bagno, sono sotto la doccia.
"SAMI" urlo
"Non ti guardo, poi anche se fosse? Ti ho vista nuda quando eri piccola, e anche tu hai visto me nudo, non vedo dove sta il problema" ride
"Siediti sul gabinetto e non guardarmi" dico mettendo un asciugamano davanti al vetro della doccia.
"Come sei esagerata" ridacchia
"Vorrei la mia privacy, che ne sai che mi stavo depilando?"
"Ti depili?" Controbatte
"No amore mio, rimango una scimmia, a me i peli non piacciono, quindi li tolgo, appena finisce la quarantena vado a farmi la ceretta"
"Non sono venuto qui per parlare dei tuoi peli"
"Era chiaro" dico ridendo
"Zaccaria mi ha scritto" sembra un sussurro
"Che ti ha detto" mi si gela il sangue nelle vene, pur avendo l'acqua calda che scorre sul corpo.
"Mi ha scritto che tu gli hai detto che la nostra amicizia deve restare fuori dalla vostra ex relazione"
"È quello che ho detto" mi scende un lacrima che si confonde con le gocce d'acqua
"Sei davvero disposta a vederlo?
Solo per un mio capriccio? Piccola"
"Sami stai tranquillo" quella che doveva essere una lacrima ora si è trasformata in pianto silenzioso e tanto, troppo doloroso.
"So che stai piangendo" sento che si alza dal wc.
"Tieni" mi passa l'asciugamano dalla porta della doccia, ha la testa girata verso la lavatrice.
"Grazie" singhiozzo. Mi avvolgo nel tessuto.
"Vieni qui" apre le sue braccia, mi ci butto a capo fitto. Ne ho davvero bisogno.
"Sei davvero sicura?" Chiede
"Si Sami, la vostra amicizia non si deve rovinare per colpa mia" aspiro il suo profumo, è il profumo di casa, d'affetto, d'amore, di pace, di mio fratello.
"Non è colpa tua. Ho già scritto che per far pace con me ti deve le sue più dovute scuse"
"So che non potranno farti stare bene le sue scuse, ma è un passo avanti" continua
"Grazie Sami".
Mi lascia tanti baci sulla testa.

"Jasmin!" Urla Sami dal bagno.
"Voglio farmi la tinta" dice appena varco la soglia del bagno.
"Sami non fare minchiate!" Urla Rayan
"Ha ragione tuo fratello" dice papà facendo scendere di poco i suoi occhiali da vista, sta leggendo un vecchio libro che aveva comprato da piccolo in Marocco. L'ho letto anche io, mi è piaciuto davvero tanto.
"Che colore?" Chiedo ridacchiando
"Biondi" sorride
"Sembrerai una cipolla" dice Fatima ridendo
"Grazie amore mio, anche io ti voglio bene" la prende in braccio Sami.

"Mamma" urlo ridendo come una matta.
"Che cosa succede qui?" Apre la porta del bagno
"O mamma mia cosa hai fatto ai capelli" sgrana gli occhi, inizia a confabulare qualcosa in marocchino, qualcosa di indecifrabile, questa cosa mi fa apprezzare ancora di più la scena.
"Sami stai malissimo" urla
"Grazie mamma, dovresti essere tu a dirmi che sono sempre bello" fa finta di piangere, questa scena fa scatenare un risata generale.

"Piccola" mi abbraccia Sami
"Ti voglio bene lo sai?" Sorride cingendo i miei fianchi.
"Anche io amore, anche io" lo abbraccio fortissimo e lascio il mio corpo nelle sue braccia.
È proprio vero l'amore che può darti un fratello è infinito.
Riesce a farmi distrarre, mi fa sentire unica. Lo amo.

Spazio autrice

Che ne pensate della storia?

Scusate se ho pubblicato solo ora, ma sono piena di verifiche e interrogazioni, è tanto se riesco a guardare il telefono!

chérie// baby gangDove le storie prendono vita. Scoprilo ora