capitolo 28

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Mi alzo dal divano, altissime urla si alzano dal piazzale.

C'è Fatima giù!

Corro a mettermi le scarpe, sono sola in casa, lei è giù con Omar e sua madre.

Ma può essere che non ho un minimo di pace?

Corro giù dalle scale, mi precipito nell'angolo dove i bambini giocano.

Vuoto.

Entro in panico.

E ora?

Una voce alle mie spalle mi chiama.

È la mamma di Omar.

È sul balcone della propria abitazione.

"Tesoro, Fatima è qui su in casa, stai attenta a quelli!" Mi indica un gruppo enorme di ragazzi.

Sami.

Porca puttana.

Li corro incontro.

Prendo Amed dalle spalle.

Lo tiro indietro.

"Stai fuori tu, non vorrai finire dentro per una cazzata del genere vero? Se lo sa tua mamma stacca la pelle dalla faccia a te e a tuo fratello" urlo.

"Dov'è quel deficente?" Urlo ancora più forte.

Tutti si girano.

C'è Zaccaria.

Fino a po ho secondi fa mi sentivo invincibile, fortissima e grande.

Ora mi sento solo una formichina impotente sotto il suo sguardo.

"Jasmin, sali!" Mi urla Aziz

"Stai zitto! Chi cazzo sei? Ora mi date anche gli ordini? Ma vi sembra normale che un ragazzino di quindici anni sia dentro una cazzo di rissa fra ventenni?! Ma siete usciti di testa? Non vi basta vedere Anas dentro? No? Volete andare a fargli compagnia? Volete veder stare male le vostre famiglie? Complimenti! Pensavo di avervi infilato in quella zucca vuota delle cose ben più importanti! Vi avevo detto di non usare la violenza per ottenere ciò che volete! State andando bene con la musica! Perché cazzo dovete rovinare pure questo?! L'unica via d'uscita! Mi avete delusa! Dal primo all'ultimo! " Urlo piangendo

"Jasmin! Vai su per favore!" Urla Zaccaria

"Sei l'ultimo che può dirmi cosa fare! State zitti tutti! Me ne vado!" Inizio a correre.

Salgo le scale di corsa.

Prendo il cellulare, chiamo zio.

Con i pochi soldi che avevo racimolato prendo il primo volo per il Marocco.

Corro via.

Dal buco nella staccionata dietro il palazzo.

Così che nessuno mi vedi.

Che si arrangino.

Io ci ho provato.

Pensavo di averli fatti crescere con delle idee buone.

Invece il mio sforzo non è servito a nulla.

Non me l'aspettavo.

Da nessuno.

E Zaccaria che cercava di fare il gentile?! Non ci posso credere davvero.

Sembra che per lui non sia successo nulla.

Ma in realtà è successo troppo.

Del bambino o bambina che sia, me ne prenderò cura da sola.

L'ho deciso ora.

Ora da sola.

Nessuno con me.

Odio la mia vita.

Perché?

Dovevo per forza nascere qui? Nella parte abbandonata a se della società? Povera?

A quanto pare si

Nessuno mi ha ascoltato, ho solo cercato di procurargli un futuro degno di essere vissuto.

E invece non è servito a nulla.

Che si fottano tutti.

Spazio autrice

Colpo di scena!!

Che ne pensate?

chérie// baby gangDove le storie prendono vita. Scoprilo ora