5 maggio 2020
È arrivato il giorno.
Possiamo uscire.
Non vedo l'ora di andare da Anas e stringerlo a me.
Non vedo l'ora di vedere il mio Amedino, ho assistito in prima persona alla sua crescita in questi mesi.
Non riesco a realizzare, quello che fino a cinque mesi fa era la normalità ora è un sogno, solo pensare di poter andare a bere un caffè al bar vicino casa è quasi un miraggio.
Prima tappa.
Salire due rampe di scale.
Questa cosa mi consumava, sapevo che Anas fosse a due piani sopra di me, e al solo pensiero di non poterlo vedere. Mi mandava in bestia.
"Vieni qui amore mio" urla aprendo le braccia il ragazzo che più di tutti mi è mancato. Il mio Anas, l'unico.
L'abbraccio fortissimo, come se non ci vedessimo da anni, nella mia mente il tempo passato in quelle quattro mura è proprio un'eternità.
"Non puoi capire quanto mi sia mancato il tuo profumo" dico sprofondando con il viso nel petto del ragazzo
"Non sai quanto tu mi sia mancata in generale" sorride come solo lui riesce a fare."Mamma ha detto che vuole vedervi tutti" annuncio seduta sulla sedia che da sul piazzale.
"Dille di affacciarsi, ci siamo tutti ora" dice Aziz accendendosi una sigaretta
"Perché dopo dove vuoi andare che non puoi uscire da Milano?!" Ride Amine, l'affermazione del ragazzo scatena una risata generale.
"Sai che è quello stupido del gruppo" ride Amed
"Amed, t'asfalto" Fa il duro Aziz
"Si sa che quello rincoglionito è Zaccaria" mette un braccio attorno alle mie spalle Ben, guadagnandosi un'occhiataccia da Sami.
"Si è fatto scappare la ragazza più bella e dolce del mondo" continua.
"Come sei geloso Sami" ride Yosef, mio fratello si mette a ridere e con lui tutti."Ragazzi! Eccovi" li saluta mamma appollaiata sul balcone.
"Come sei cresciuto amore!" Si riferisce ad Amed.
"Spero che al più presto possiate venire a casa, vi preparo qualcosa da mangiare a tutti"."Fatima! Vieni che facciamo i compiti" dico.
"Arrivo! Cosa devo portare?" Chiede
"Un quaderno e il libro di storia"
"Così ha scritto la maestra" continuo.Sono sotto la doccia, il telefono si accende, lasciandomi intravedere l'arrivo di una notifica, la vedrò dopo.
Sblocco il telefono.
Perché per quel piccolo lasso di tempo che non penso a lui mi si deve ripresentare davanti?
Io non riesco a continuare così.
Nel messaggio c'è scritto "Jasmin, tuo fratello mi ha detto quanto tu sia stata male in questi mesi, non riesco a darmi pace, non riuscirò a percepire il dolore che provi per colpa mia, ma io sto male per te, non capisco come abbia fatto a mandare tutto a puttane in poco tempo, per cosa? Per una poco di buono che mi si strusciava addosso, per il troppo alcol, per l'erba.
Mi dispiace, appena si potrà verrò a Milano, vorrei davvero farlo ora, ma come puoi capire non posso, verrò per chiederti scusa. Spero di non averti disturbata. Tuo Zaccaria."Spazio autrice
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chérie// baby gang
RandomJasmin, abita nel quartiere popolare di San Siro, con la propria famiglia. Ha una sorellina e due fratelli, uno di questi in comunità, Sami, hanno un rapporto speciale, unico. Cosa potrà mai succedere se Sami invitasse il proprio migliore amico, co...