~ Hazel

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Ecco i miei eroi"

Ecate, la dea della magia si volatilizzò dal suo trono e ci comparì davanti.
Aveva cambiato aspetto: prima sembrava una statua di cera ora, una giovane donna dai capelli neri e occhi azzurri con un'elegante veste argentata che emanava un leggerissimo
bagliore verde foschia.
La dea ci sorrise - se sorriso si poteva chiamare- e ci fissò per qualche secondo.

"Avete superato la mia prova egregiamente, giovani semidei e piccola dea -rivolse un sorriso quasi dolce a Scarlett- ora, datemi il mio pugnale e io vi darò il mio piccolo regalino."

Ci guardammo un'attimo, poi la figlia di Atlante si avvicinò alla dea con grazia e si inginocchiò sollevando il pugnale verso la leggittima padrona. Ecate non prese il pugnale ma
ci passò sopra una mano e l'oggetto sparì lasciando una nuvoletta di fumo verde.
La mia migliore amica si alzò, ci raggiunse e infine ci inchinammo tutti e sei alla dea - che parve gradire molto la cosa-che aprì le braccia ed evocò una "palla" di fumo argenteo
che si divise in sei e cominciarono a rimbalzareper tutta la stanza.

"Cosa sono?" Bisbigliai ma nessuno mi rispose.

"Vedrai, figlia di Zeus." Disse Ecate che aveva assunto un'aria divertita nel guardare quelle sei sfere che si stavano ingrandendo e pian piano prendevano la forma di...

"Pegasi!" Esclamò Alyvia

"Tuttti direttamente dal campo Mezzosangue-La dea guardò Scarlett- tranne uno." E poi scomparve.

Confusi? sì. Spaventati? Un po'. Felici di tornarcene a casa? Oh sì ragazzi miei! giuro, avrei baciato il terreno del campo non appena varcato la soglia.

["E perchè non l'hai fatto allora?"

Alex, conosci la parola "sarcasmo"?

"Sì, ma non l'hai fatto perchè eri impegnata a baciare An..Che cavolo la scossa!"

Ben ti sta. ]

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"Oh, miei divini dei." All'improvviso Scarlett aveva gli occhi lucidi e fissi su un maestoso pegaso nero con balzane e muso bianchi e ali nere con pomellature bianche ( sono macchioline
che formano delle sfumature, in questo caso hanno fatto così: Alla fine delle piume nere sono partite piccole macchiette circolari nere che poi sono passate al grigio ed infine al bianco)
A prima vista pensai che fosse quel meraviglioso stallone del campo ma quello era interamente nero e stava alla destra di un pegaso grigio pezzato di bianco. Che occhio che ho.
Alex si avvicinò alla ragazza e le appoggiò una mano sulla spalla e le asciugò le lacrime.

"Scar, va tutto bene?"

Lei lo guardò un'attimo, annuì lentamente, e poi corse -moolto ma moolto velocemente- verso il pegaso nero che allo stesso tempo stava trottando verso di lei.
Quando si ritrovarono uno di fronte all'altra Scarlett gli saltò al collo e lo abbracciò cominciando a chiamarlo per nome: Gomiro.
Anche Gomiro trovò il modo di abbracciare la padrona, coprì la figlia di Atlante con le sue immense ali e posò il muso nero con una macchia bianca sulla sua spalla -questo provocò
alla mia amica un carico extra di lacrime-.
Noi sembravamo pesci lessi: Alex e Malcolm guardavano la scena a bocca aperta, io avevo la pelle d'oca e trattenevo le lacrime - sì, mi sono commossa- e Alyvia e Anthea
piangevano silenziosamente. Siamo tipi tosti, noi.
Finito il momento dei pianti Scarlett, ancora chiusa nelle ali di Gomiro si asciugò le lacrime e ci rivolve un sorriso così..Indescrivibile, felice era poco.

"Dai ragazzi, torniamo a casa." E detto questo montò a cavallo come se lo facesse da secoli e Gomiro impennò eccitato.

"Uhm...Io non sono mai andata a cavallo, figuriamoci su un pegaso!" Dissi

Scarlett sorrise di nuovo.

"Scegline uno."

"Quello nero del campo"

La mia amica annuii e fece uno strano verso al pegaso che si avvicinò subito.

"Vedi di non fare il pazzo, thunder. - Thunder sbuffò e Scarlett gli grattò la fronte affettuosamente- Dai, non fare il monellone..Hai quattrocento anni! E se fai il bravo ti do
le fragole del campo che non potresti prendere ma che ti piacciono tanto." A quelle parole Thunder addrizzò le orecchie e trottò verso di me tutto felice.

"Dea che sussurava ai pegasi -scherzai- come faccio a salire su questo colosso?- Thunder mi diede una piccola ma forte musata- Ehy!"

La figlia di Atlante rise e con Gomiro trottò nella mia direzione.

"Digli :Giù."

"Uhm..Okay. Giù." E subito Thunter si inginocchiò e io riuscii a salire.

"Perfetto, ora tocca a voi.- Poi Scarlett si rivolse agli altri pegasi che l'avevano seguita- La cosa che ho detto a lui vale anche per voi."

"Parli con i cavalli? Pensavo che solo i figli di Poseidone..." Disse Anthea stupita mentre saliva in groppa al pezzato bianco e marrone.

"Solo con i pegasi. I mio elemento è l'aria, e anche il loro lo è. Abbiamo una specie di collegamento."

---

Dopo mezz'ora eravamo in volo.
Cavolo, non riuscivo a crederci, era fantastico.
Thunder qualche volta nitriva e sbuffava e Scarlett gli diceva di stare buono e di non fare cretinate. Mi stavo seriamente preoccupando, magari con una sgroppata mi lanciava
per aria e li avrei pensato alla canzone "i believe i can fly" solo modificata in "do not believe I can fly, help me!"
I ragazzi si stavano divertendo come pazzi: Alex faceva gli scherzi a Malcolm che cercava di cantare in santa pace, Alyvia evocava farfalle, Anthea volava ad occhi chiusi e teneva
le braccia aperte - "I believe i can fly" ci stava alla grande- e Scarlett..Scarlett sembrava la dea dei cavalli. Si era alzata in piedi sulla groppa di Gomiro e poi si era seduta all'incontrario e si era sdraiata con la testa appoggiata sui morbidi crini del pegaso.

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Viaggiammo per due ore, ore che si fecero sentire dai miei poveri occhi che si cominciavano a stancare.
La cosa che mi rianimò? Facile, la vista della collina Mezzosangue a soli cento metri di distanza.

"Siamo a casa!" Gridarono Alex e Malcolm dandosi il cinque e rischiando di cadere.
Scarlett si rimise composta e -pronti per una cosa nuova?- diede un bacio sulla guancia del figlio di Ermes che le prese la mano.

E in questi casi si dice:

Casa..Dolce casa.

--Angolo autrice--

Siamo quasi alla fine della storia almeno che non mi vengano pazze idee XD
Volevo dirvi una cosa sulla parte dell'incontro tra Scarlett e Gomiro.
Gomiro è esistito. Ovviamente sottoforma di cavallo "normale"...E' stato il primo cavallo che ho cavalcato, per SETTE anni quasi otto.
Era, è un cavallo fantastico e pochi mesi fa..Beh, avete capito. Lo ricorderò per sempre e ammetto che ho pianto - e sto trattenendo le lacrime mentre vi dico questo- mentre scrivevo quella parte.
Ora non ricordo se si possono mettere questo genere di commenti nei capitoli ma ho voluto comunque farlo.

Bene ragazzi che leggono la mia ff, ci si vede (?) al prossimo capitolo!

-Scarlett Nightshade

Nightshade-La gemellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora