~ Hazel

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Il mattino seguente ci svegliammo tutte e due all'improvviso alle sette in punto.

A quanto pare i figli di Efesto hanno deciso bene di provare se i loro automi funzionavano..Bene. Uno di loro è appena esploso. E credo che tutto il campo abbia infartato.

" Dei immortali santissimi!" Esclamò Scarlett alzandosi di scatto.

"Ma cosa cavolo era quel baccano!? Giuro che se scopro chi è lo fulmino!" Dissi alzandomi e andando ad aprire la porta.

I semidei delle altre cabine erano usciti a vedere cosa era successo.

Scarlett mi raggiunse e insieme ci dirigemmo al centro dove c'erano tutti gli altri.

Appena ci videro calò il silenzio, la maggior parte dei ragazzi indietreggiarono appena Scarlett gli sorrideva o li salutava, altri invece bisbigliavano tra di loro.

"Ma ieri sera mi avete sentito si o no!?- dissi lanciando un'occhiataccia a due ragazze che sghignazzavano tra di loro guardando la mia amica come se fosse

la cosa più orribile del mondo.- Vi ho detto che se Scarlett è figlia di Atlante, non sarà mica una spia! Voi avete cominciato subito a giudicarla da quando ha detto il suo cognome,

ed è una cosa stupida. Intesi? Allora. La prossima volta che sento una persona che insulta, critica o incolpa Scarlett..Si può ritenere un buon conduttore elettrico!"-

Vidi i semidei annuire spaventati.

"La ragazza elettrica non ha tutti i torti" Disse una voce familiare e dalla folla si fecero spazio due ragazzi, Malcolm Rodriguez e Alex Castellan.

Lanciai un'occhiataccia al figlio di Hermes che mi rispose con un sorrisetto furbo che faceva venire i nervi.

"Tu. Castellan, se ti azzardi a chiamarmi ancora ragazza elettrica te ne farò pentire." Dissi puntandogli il dito al petto.

"Dai, evitate di uccidervi qui.." Aggiunse Malcolm dando una pacca ad Alex che andò a canto a Scarlett insieme al figlio di Apollo.

"Allora? Si può sapere che è successo?" Chiesi

"E' appena esploso un nostro Automa..Abbiamo esagerato con l'olio." Disse un ragazzo della casa di Efesto mettendosi in piedi su un muretto di marmo.

Detto questo, la massa di semidei si sciolse e quasi tutti tornarono nelle loro cabine fino a quando non restammo noi quattro anzi..Noi cinque..Io, Haz, Alex, Malcolm

e una ragazza della nostra età che ci veniva incontro sorridente.

La guardai attentamente dall'alto verso il basso, da come si muoveva sembrava una di quelle ragazze che vivevano nel mondo dei sogni ventiquattr'ore su ventiquattro,

era poco più bassa di me, lineamenti affusolati molto simili a quelli di scarlett, occhi castani, capelli castano chiaro raccolti in una coda alta e, intorno alla testa teneva

una corroncina di edera...Strana.

"E tu saresti...?" Chiesi raggiungendo Scarlett.

La ragazza ci sorrise raggiante.

"Io sono Alyvia, Alyvia Sunflower..Figlia di Demetra. Son venuta qui perchè volevo dirvi che vi credo..Su Scarlett e che è una brava persona, si vede da chilometri!"

Scarlett accennò un sorriso.

"Grazie Alyvia. Son veramente felice che almeno c'è qualcuno oltre a loro che mi crede." Disse sospirando.

"Bene, sono le..sette e mezza, che si fa?" chiese il figlio d Apollo.

"Io direi di andar a mangiare qualcosa alla mensa.." Disse Alyvia.

"Sì, Dai."

Quando arrivammo alla mensa ci sedemmo tutti e cinque al tavolo di Zeus ( ovviamente con il permesso di Chirone) e iniziammo a mangiar qualcosa e a chiacchierare.

"Oggi io e Haz dobbiamo fare il giro del campo, Alyvia..Ti va di farci da guida?" Chiese la mia migliore amica alla ragazza che sedeva davanti a noi, la squadrai un'attimo,

non è che mi fidavo molto di lei..Magari era una di quelle ragazze che all'apparenza sembrano degli angioletti e invece sono delle streghe, feci un verso di scherno

e tornai a mangiare.

"Certo, con molto piacere!" Esclamò entusiasta.

"Voi due invece che fate?" Chiesi ai ragazzi senza neanche gardarli.

"Lezione di tiro con l'arco" Dissero contemporaneamente

"Ah, bello." Annuii

Una volta finito di mangiare io, Scarlett e Alyvia andammo a fare il tour del campo mentre Alex e Malcolm andarono a lezione di tiro con l'arco, il girò iniziò dall'arena,

ci sedemmo a guardare gli allenamenti, erano davvero forti quei ragazzi, ma c'erano anche delle ragazze che erano dei "mostri"!

"Sono i figli di Ares, il dio della guerra giusto?" intuii continuandoli a guardare, mi sarebbe piaciuto combattere così!

Le due ragazze annuirono e poi Alyvia si alzò.

"Bene, ora se andiamo alle stalle dei pegasi."

"Pegasi? Esistono?" Dissi alzandomi, la ragazza annuì "Bhe..Ora posso aspettarmi di tutto."

"Ohh..Vedrai cara Haz!" Mi avvertì Scar dandomi delle piccole pacche sulla schiena.

Trascinai Scarlett fino alle stalle perchè volevo assolutamente vedere un pegaso perchè sapete..Non è mica cosa da tutti i giorni vedere un cavallo con tre metri di apertura alare!

Appena entrammo rimasi a bocca aperta: Mi ritrovai davanti un maestono pegaso nero, era altissimo, bellissimo! Appena aprì le ali mi sentii la pelle d'oca.

"Wow..E' bellissimo!" sussurrai fissando il cavallo

"Già, lui è Thunder, uno dei pegasi più antichi del mondo." spiegò la figlia di Demetra andando verso il pegaso

"Avrà più di quattrocento anni!" Esclamò Scarlett

Alyvia la guardò sorpresa.

"E tu come fai a saperlo?"

"E' una lunga storia..Vi spiego tutto dopo. In un posto più sicuro.- Disse la figlia di Atlante legandosi i lunghi capelli neri in una coda alta.

"Ehm..abbiamo finito il giro?"

"No Haz, mancano solo l'area allenamento." Disse Scarlett

"Giusto, andiamo" Concluse Alyvia cominciando a camminare verso l'area di allenamento che era dalla parte opposta delle stalle, quindi ci bastò attraversare la strada,

diedi un'ultimo sguardo a Thunder e poi seguii le altre.

Il primo spazio era quello dedicato alla scherma,dove si stavano allenando i figli di Apollo, vidi che scarlett salutava qualcuno e, seguendo il suo sguardo vidi quel pazzo

di Alex e Malcolm seduti tranquillamente sotto un albero.

Erano in armatura e avevano uno un'arco d'oro e l'altro una spada con il pugnale a forma di testa di serpente.

Nightshade-La gemellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora