~ Scarlett

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Quando entrammo nel piccolo locale lo trovammo vuoto anzi no, dietro al bancone c'era un ragazzo sui diciotto anni che ci rivolse un gran sorriso, un sorriso familiare.

ci sedemmo al primo tavolo che trovammo e aspettammo che qualcuno venisse a prendere l'ordine.

"Come hai fatto a capire che quelle erano empuse?" Chiese Alyvia

"facile, l'ho capito quando ha cercato di baciare Alex, è questa la loro tattica con i ragazzi." Dissi

"Ah, io pensavo che ti eri ingelosita" Scherzò hazel che era seduta vicino a me, le lanciai un'occhiataccia e lei mi fece la linguaccia.

"Sei impossibile"

"E' il mio terzo nome"

"Qual'è il secondo?"

"Elettrizzante, ovvio."

"Quindi posso continuare a chiamarti ragazza elettrica?" Chiese Alex

"No."

"Mi dispiace interrompervi ragazzi -Disse il ragazzo che prima era dietro al bancone, con quel sorriso stampato in faccia continuava a ricordarmi qualcuno..ma chi?- ma il locale chiuderà tra mezz'ora quindi se volete ordinare.."

"Sì, sì certo." Dissi, ordinammo da mangiare e da bere e lui, con un'altro sorriso ritornò dietro al bancone.

"Ehy, Malcolm..Avvicinati un'attimo." Dissi abbassando la voce, lui si chinò verso di me.

"tu hai mai visto tuo padre? Apollo intendo." Chiesi, lui mi guardò per un momento poi scosse la testa.

"No, non l'ho mai visto. Perchè?"

"No, no..Nulla." lanciai di nuovo un'occhiata al ragazzo che faceva finta di leggere il giornale, si vedeva lontano chilometri che ci stava osservando.

"Ti piace il barista?" Scherzò Alex, lo guardai e scossi la testa

"No. Solo che..Ha un che di familiare..L'ho già visto."

In quel preciso momento arrivò il ragazzo con un vassoio pieno di bibite e panini avvolti di carta, come sempre ci rivolse un sorriso e questa volta cominciò a canticchiare.

"Ecco a voi. - Si avvicinò alla finestra dandoci le spalle- Imprigionata/Spoglia nel freddo vento/solitudine. Ma quanto sono bravo."

"MA che..Sta parlando da solo questo?" Disse Alyvia mentre beveva la sua bibita.

"bah, sarà pazzo." Rispose Anthea

"Ora so chi è. - Alzai la voce e mi rivolsi al ragazzo- Era un haiku!"

"Un haiku?" Chiese Haz, ma la ignorai. Il ragazzo si voltò e nei suoi occhi brillò una luce d'orgogio, si avvicinò al nostro tavolo con passo lento come per dire "Ammiratemi gente, sono un figo."

"Ma bene. Uno a zero per Scarlett, lei mi ha riconosciuto."

"Che ci fai qui?" Chiesi

"Vi conoscete?" Chiesero i ragazzi

"Ma propio non mi riconoscete? Mi deludete..-Si finse offeso- E soprattutto tu figlio mio..possibile che non riconosci il tuo papi?" Chiese rivolgendosi a

Malcolm che a momenti non mi sputava la bibita addosso.

"Che? Vorresti dire che tu sei..Sei Apollo? Non immaginavo che tu..."

"Non mi immaginavi così bello?" Concluse Apollo portandosi le braccia al petto.

"Che ci fai qui?" Continuai

Nightshade-La gemellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora