~ Scarlett & Hazel

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[22 gennaio 1999- Las vegas, Hotel Lotus.]

Era una serata splendida come tutte le altre lì al casinò Lotus, tutti si divertivano, giocavano, ballavano, bevevano e mangiavano.

Io ero appena uscita dalla mia camera pronta per la cena a base di fiori di Loto.

Raggiunsi la sala del ristorante e mi sedetti ad un tavolo dove c'erano dei ragazzi della mia età, quando servirono il cibo li vidi esultare come se fosse la prima volta

che mangiassero quei fiori, okay che erano buoni..Ma non esageriamo!

   Dopo cena andai un po' al casinò per giocare a qualche gioco di simulazione tanto per non andare in camera presto, passeggiai per un po' per la sala e raggiunsi

quella meravigliosa fontana piena di luci e pesci coloratissimi, magnifico, rimanevo sempre senza fiato quando la vedevo.

Ma a quanto pare QUELLA sera non solo rimanevo senza fiato ma ci sono rimasta anche quasi elettrizzata! Dico nel vero senso della parola..

(haz, continui te?

"certo, passa il microfono.)

-HAZEL-

Allora tanto per cominciare mi presento: SOno Hazel Grace, 14 anni e vivo anche io a New York.

Sin da quando ero bambina ho avuto un piccolissimo difetto, ovvero quello di dare la scossa alle persone quando ero nervosa, emozionata o arrabbiata come nel caso di quella sera

dove intenta a scappare da mia madre corsi dentro al casinò Lotus e per sbaglio urtai la povera Scarlett e gli diedi un gran bello scossone...

Ero arrivata da pochissimo a Las Vegas e ormai era sera. Avevo raccolto dei soldi e finalmente ero potuta scappare dalla mia città, dalla mia casa, da mia madre.Odiavo stare in quel

posto e adesso eccomi lì a Las Vegas, dove avevo sempre desiderato andare.

Dovevo trovare un posto in cui passare la notte. Girai un po’ intorno fino a quando non trovai il Casinò Lotus dove a quanto pare c’erano anche delle camere in cui stare.

Sarebbe stato divertente stare un po’ lì. Entrai e mi feci largo tra la folla guardandomi in giro con la bocca aperta per lo stupore.

Era piena di giochi e… era fantastico.

  Andai verso la fontana e mi fermai ad ammirarla. Dovevo ammetterlo...Quella era sicuramente la fontana più bella e più grande che avessi mai visto in vita mia!

Piena di luci che cambiavano il colore dell'acqua, una marea di pesci che non avevo mai visto in vita mia.

Non sapevo quanto tempo avessi passato a fissare quello spettacolo mozzafiato, ma chi mi riportò nel mondo dei comuni mortali fù un gruppo di ragazzi che mi travolse

e per sbaglio andai a sbattere contro una ragazza che appena la toccai mandai accidentalmente una piccola scossa.

"Oh cavolo,scusa! Non volevo..”

-SCARLETT-

Quando mi arrivò la scossa mi sentii disorientata..Mi guardai intorno come se non sapessi dove mi trovassi in quel momento, poi ricordai tutto...Quasi tutto, mi si fece

scura la vista e nella mia testa iniziarono a fluttuare delle immagini vaghe: due neonate, una bambina, una donna, una coperta di stelle, una targa che sembrava più

un calendario con su scritto "1898" e infine vidi l'immagine di una ragazzina che veniva lasciata davanti ad una porta..La porta del casinò lotus.

Sempre più confusa mi appoggiai al muretto della fontana e notai che la ragazza mi guardava preoccupata.

"Stai..Stai bene? Devo chiamare qualcuno?"

La guardai e scossi la testa.

"Eh? Oh..No, no sto bene..Mi capitano spesso questi giramenti di testa". Dissi rimettendomi composta.

Ma, appena mi toccai la fronte successe di nuovo, la cosa strana delle immagini nella mia testa solo che sta volta sentii anche una voce cupa che mi diceva:

"Scappa dal casinò, lei ti porterà di fuori..Scappa!"

Sgranai gli occhi e mi sedetti sul pavimento tenendomi la testa tra le mani.

"Non credo che vada tutto bene."

Disse la ragazza accucciandosi davanti a me.

"Via..Dobbiamo andare via. Siamo in pericolo."

Si vedeva che la ragazza mi stava prendendo per una pazza ma si limitò ad annuire lentamente.

"In pericolo? E da cosa?"

Girai la testa verso il bar e notai che i camerieri o qualunque fosse il loro ruolo mi..no ci stavano guardando e parlavano sotto voce, come se stessero parlando di una

cosa "top secret". Guardai di nuovo la ragazza e indicai i tizi in divisa che continuavano a guardarci e a parlare sotto voce.

"Da loro! Stanno venendo!"

E senza avvisare mi alzai di scatto, presi per il polso la ragazza e cominciai a correre verso l'uscita.

Nightshade-La gemellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora